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Carige: aumento di capitale da 500 milioni e dismissioni per 200 milioni

Il consiglio di amministrazione di Banca Carige ha deciso di procedere a una manovra di patrimonializzazione da almeno 700 milioni di euro comprensiva di un aumento di capitale fino a 500 milioni e di una cessione di asset che punta a realizzare almeno 200 milioni. La decisione è stata presa dal primo consiglio di amministrazione di Carige svoltosi sotto la guida di Paolo Fiorentino, nuovo ad dell’istituto di credito genovese.

In vendita le sedi di Milano, Roma e Londra
La ricapitalizzazione risulta, quindi, come previsto, superiore ai 450 milioni annunciati nel piano strategico di febbraio mentre le cessioni riguardano asset immobiliari, tra i quali ci sarebbero le sedi di Milano, Roma e Londra, nonché la controllata del credito al consumo Creditis, che era in procinto di essere acquisita dal fondo Apollo quando il processo di alienazione ha subito uno stop.

Cessione della piattaforma Npl
Il progetto prevede anche la cessione della piattaforma di gestione degli Npl. A quanto risulta, l’assemblea per la delibera sull’aumento sarà convocata in una prossima riunione del consiglio di amministrazione. Secondo quanto riferiscono fonti finanziarie riportate da Radiocor, la stima della cifra realizzabile con le dismissioni è da considerarsi conservativa rispetto alle possibilità di valorizzazione degli asset che il cda ha deciso di cedere. Tale perimetro non comprende invece le quote detenute da Carige nella Banca d’Italia che, nei giorni scorsi, sembravano poter rientrare nella “manovra” stabilita oggi dal cda.

Intanto il titolo Carige ha segnato una crescita del 3,9% in Piazza Affari, a 0,195 euro. Un aumento registrato prima dell’ufficializzazione dei risultati del cda, considerato cruciale per fornire alla Bce indicazioni sul rafforzamento patrimoniale e la vendita delle sofferenze.


Autore: Raul de Forcade
Fonte:

Il Sole 24 Ore

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