Un primo banco di prova per i due poli del credito cooperativo sara’ lo smaltimento dei crediti problematici. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Cassa Centrale Banca vuole cartolarizzare entro l’anno non performing loan per un valore nominale di 560 milioni. Proprio ieri l’istituto trentino presieduto da Giorgio Fracalossi e guidato dal dg Mario Sartori avrebbe ricevuto le offerte non vincolanti, primo passaggio tecnico di un percorso che potrebbe durare ancora qualche mese. A destare molto interesse tra gli investitori sarebbe soprattutto la composizione del portafoglio, messo sul mercato con l’ausilio dell’advisor Banca Imi (dove e’ al lavoro il team di Vittorio Savarese). La componente ipotecaria rappresenta l’85% dello stock complessivo, livello decisamente alto, che potrebbe garantire agli istituti cedenti un buon prezzo. Questi elementi di novita’ differenziano il deal anche da quelli realizzati negli anni scorsi da Cassa Centrale, a partire dall’ultimo nell’ambito del quale l’istituto cedette 338 milioni. Non bisogna comunque dimenticare che il processo e’ solo all’inizio. Prima delle offerte vincolanti sara’ infatti necessaria un’approfondita due diligence. Si trattera’ poi di capire se gli istituti che hanno aderito al progetto di Cassa Centrale accetteranno il prezzo offerto dagli investitori, anche alla luce del fatto che la vendita e’ vincolata a una valutazione minima. Il closing e’ atteso per fine anno.
Fonte:
Milano Finanza
cartolarizzazione – cassa centrale banca – npl
Un primo banco di prova per i due poli del credito cooperativo sara’ lo smaltimento dei crediti problematici. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, Cassa Centrale Banca vuole cartolarizzare entro l’anno non performing loan per un valore nominale di 560 milioni. Proprio ieri l’istituto trentino presieduto da Giorgio Fracalossi e guidato dal dg Mario Sartori avrebbe ricevuto le offerte non vincolanti, primo passaggio tecnico di un percorso che potrebbe durare ancora qualche mese. A destare molto interesse tra gli investitori sarebbe soprattutto la composizione del portafoglio, messo sul mercato con l’ausilio dell’advisor Banca Imi (dove e’ al lavoro il team di Vittorio Savarese). La componente ipotecaria rappresenta l’85% dello stock complessivo, livello decisamente alto, che potrebbe garantire agli istituti cedenti un buon prezzo. Questi elementi di novita’ differenziano il deal anche da quelli realizzati negli anni scorsi da Cassa Centrale, a partire dall’ultimo nell’ambito del quale l’istituto cedette 338 milioni. Non bisogna comunque dimenticare che il processo e’ solo all’inizio. Prima delle offerte vincolanti sara’ infatti necessaria un’approfondita due diligence. Si trattera’ poi di capire se gli istituti che hanno aderito al progetto di Cassa Centrale accetteranno il prezzo offerto dagli investitori, anche alla luce del fatto che la vendita e’ vincolata a una valutazione minima. Il closing e’ atteso per fine anno.
Fonte:
Milano Finanza
cartolarizzazione – cassa centrale banca – npl