DoBank accelera verso la quotazione a Piazza Affari. Il gruppo finanziario controllato dal colosso statunitense Fortress, che opera nella gestione e recupero dei crediti non-performing, potrebbe provare a sbarcare in Borsa prima dellestate. Sarebbe infatti questo il piano in corso di realizzazione da parte dellazionista, che controlla il 100% di Dobank tramite il veicolo Eurocastle e altri fondi. Quella di DoBank potrebbe essere la seconda Ipo di matrice finanziaria dellanno, dopo lo sbarco di Banca Farmafactoring.
DoBank potrebbe depositare il filing per lIpo nelle prossime settimane con la domanda a Borsa Italiana di ammissione alla quotazione sul mercato telematico azionario e a Consob la richiesta di autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo relativo allofferta.
DoBank, che è affiancata da un pool bancario costituito da Rothschild, Citi, JPMorgan e Unicredit oltre che dagli avvocati di Legance, potrebbe valere in Borsa tra 700 milioni di euro e un miliardo. Opera in un settore salito velocemente ai vertici della finanza italiana, quello dei non performing loan, cioè le sofferenze che fanno capo alle banche tricolori.
Ma a differenza dellazionista Fortress, che investe direttamente in portafogli di Npl, DoBank è attivo nella gestione dei portafogli stessi con una piattaforma di recupero. In un incontro con gli analisti nello scorso marzo Francesco Colasanti, managing director di Fortress aveva indicato che la società ha realizzato nel 2016 circa 61,6 milioni di Ebitda e che i comparable del settore trattano a multipli pari a 10-12 volte il margine operativo lordo atteso per il 2017. Se si aggiungono anche gli altri asset in bilancio, la valutazione è sicuramente a nord di 700 milioni di euro, aveva spiegato Colasanti, sottolineando Dobank è iscritta attualmente nel bilancio di Fortress a 540 milioni.I termini di confronto, più che le italiane Cerved e Prelios, quotati entrambi a Piazza Affari, sono alcuni gruppi europei: come quella il servicer polacco Kruk e lo svedese Intrum Justitia.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
The Insider
gestione crediti – recupero crediti – npl – fortress – quotazione – borsa – dobank
DoBank accelera verso la quotazione a Piazza Affari. Il gruppo finanziario controllato dal colosso statunitense Fortress, che opera nella gestione e recupero dei crediti non-performing, potrebbe provare a sbarcare in Borsa prima dellestate. Sarebbe infatti questo il piano in corso di realizzazione da parte dellazionista, che controlla il 100% di Dobank tramite il veicolo Eurocastle e altri fondi. Quella di DoBank potrebbe essere la seconda Ipo di matrice finanziaria dellanno, dopo lo sbarco di Banca Farmafactoring.
DoBank potrebbe depositare il filing per lIpo nelle prossime settimane con la domanda a Borsa Italiana di ammissione alla quotazione sul mercato telematico azionario e a Consob la richiesta di autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo relativo allofferta.
DoBank, che è affiancata da un pool bancario costituito da Rothschild, Citi, JPMorgan e Unicredit oltre che dagli avvocati di Legance, potrebbe valere in Borsa tra 700 milioni di euro e un miliardo. Opera in un settore salito velocemente ai vertici della finanza italiana, quello dei non performing loan, cioè le sofferenze che fanno capo alle banche tricolori.
Ma a differenza dellazionista Fortress, che investe direttamente in portafogli di Npl, DoBank è attivo nella gestione dei portafogli stessi con una piattaforma di recupero. In un incontro con gli analisti nello scorso marzo Francesco Colasanti, managing director di Fortress aveva indicato che la società ha realizzato nel 2016 circa 61,6 milioni di Ebitda e che i comparable del settore trattano a multipli pari a 10-12 volte il margine operativo lordo atteso per il 2017. Se si aggiungono anche gli altri asset in bilancio, la valutazione è sicuramente a nord di 700 milioni di euro, aveva spiegato Colasanti, sottolineando Dobank è iscritta attualmente nel bilancio di Fortress a 540 milioni.I termini di confronto, più che le italiane Cerved e Prelios, quotati entrambi a Piazza Affari, sono alcuni gruppi europei: come quella il servicer polacco Kruk e lo svedese Intrum Justitia.
Autore: Carlo Festa
Fonte:
The Insider
gestione crediti – recupero crediti – npl – fortress – quotazione – borsa – dobank