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Mps ultimi ritocchi ma accordo in arrivo

Ancora mancano gli ultimi (ma non trascurabili) dettagli. Ma l’accordo per la ricapitalizzazione precauzionale di Banca Monte dei Paschi di Siena è in dirittura d’arrivo. Ad assicurarlo è stato ieri Fabrizio Pagani, capo della segreteria tecnica del ministero dell’Economia, a margine dell’Italian Investment Conference organizzata da UniCredit e Kepler a Milano. Il funzionario del Mef ha ribadito che «stiamo chiudendo l’accordo con la Commissione europea», e per questo «è questione di giorni».

Tempi brevi, anche se forse meno brevi di quanto si pensava qualche giorno fa, per mettere il sigillo al piano di ricapitalizzazione che dovrà porre in sicurezza la banca senese. Il cui fabbisogno di capitale – pari a 8,8 miliardi di euro – dovrebbe essere confermato, o forse limato al ribasso di qualche centinaio di milioni.Tema di discussione tra Roma, Bruxelles e Francoforte è soprattutto la modalità con cui verrà effettuata la cartolarizzazione dei circa 29 miliardi di crediti deteriorati. Punto imprescindibile per la Dg Competition come per la Bce è che le tranche equity e mezzanina vengano cedute almeno per il 51% a investitori che siano diversi dalla stessa banca, così da permetterne l’effettivo deconsolidamento (mentre per le senior è confermata la prospettiva della Gacs). Da qua la caccia ad altri investitori. Si guarda anzitutto ad Atlante, che però dovrebbe muoversi in abbinata ad altri operatori, come Fonspa e Fortress. Che i lavori attorno al dossier siano frenetici lo ha confermato lo stesso Pagani, che comunque ha voluto rassicurare sul tema evidenziando che la securitization «è in chiusura».

Qualche incertezza in più si respira invece ancora attorno al tema dei tagli al personale. Si parla di 5mila esuberi, ma non vi sono certezze. Ciò che è chiaro è che Siena vuole minimizzare i tagli, anche per non mettere a repentaglio la tenuta dei ricavi in prospettiva mentre la Dg Competition punta ad alzare il numero delle uscite per snellire al massimo la struttura. Tutto si chiarirà meglio comunque nei prossimi giorni, quando verrà alzato il velo sull’accordo finale.

L’umore sul dossier resta comunque positivo, come confermato da Bruxelles anche dallo stesso ministro Pier Carlo Padoan, secondo cui «a volte da parte di altri Stati membri c’è il sospetto che l’Italia non stia rispettando le regole: stiamo lavorando rispettando le regole», ha detto il ministro riferendo al caso Mps, mentre è la «prima volta che viene attuato il meccanismo della ricapitalizzazione precauzionale e lo stiamo facendo tutti insieme».

L’attenzione del Mef sembra tuttavia destinata a concentrarsi su Pop. Vicenza e Veneto Banca. «Poi parliamo delle venete», ha aggiunto lo stesso Pagani, alludendo al prossimo tema in agenda da condividere con Bruxelles.


Autore: Luca Davi
Fonte:

Il Sole 24 Ore

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