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Spostate a venerdì le offerte per il progetto “Rep” di Intesa Sanpaolo

Sono state spostate a venerdì, rispetto al 19 maggio, le offerte non vincolanti per il «Project Rep» di Intesa Sanpaolo. Il progetto (chiamato inizialmente con il nickname Monopoli poi sostituito con il nome Rep) prevede la creazione di un veicolo di cartolarizzazione, a cui dovrà essere ceduto un ampio portafoglio di crediti problematici con sottostante beni immobiliari o progetti di sviluppo da rivalutare. Verrà creato un veicolo Spv 130 in base alla legge numero 30 del 30 aprile 1999. I potenziali investitori saranno chiamati a investire nel veicolo con nuova finanza e a massimizzare la capacità di recupero dei crediti: in corsa, secondo le indiscrezioni, ci sarebbero Fortress, Cerberus, Pimco (con Gwm), Starwood e Tpg. Intesa Sanpaolo resterà socio della piattaforma e, quindi, non si tratta di una cessione tout court.
Il progetto è gestito dalla Capital light bank di Intesa Sanpaolo, cioè la struttura guidata da Giovanni Gilli. Il processo è suddiviso in due fasi con una conclusione attesa entro fine anno.
Nel pacchetto che sarà scorporato ci sono 78 posizioni verso clientela per un controvalore lordo di 1,35 miliardi di «gross book value». Un’ulteriore suddivisione riguarda la tipologia dei crediti: più o meno 1,25 miliardi riguarda infatti debitori societari, mentre 0,1 miliardi è rappresentato da fondi di real estate gestiti da Sgr.
Se si guarda ai volumi per singoli debitori, 7 di questi sono esposti per valori superiori ai 40 milioni (per un controvalore di 384 milioni), mentre 13 posizioni sono tra i 20 e i 40 milioni (per un totale di 338 milioni). Se si punta il focus sulle posizioni minori, invece, 29 di queste (il 31% per 416 milioni) sono tra i 10 e i 20 milioni, mentre altre 29 (il 16% per 211 milioni) sono tra 10 e 5 milioni. Inoltre 66 debitori vedono Intesa Sanpaolo come singolo creditore. Sul fronte della composizione degli asset, come destinazione d’uso, la suddivisione è in uffici (l’8% per 110 milioni), retail (8% per 114 milioni), immobili industriali e logistica (4% per 52 milioni), destinazione mista (15% per 202 milioni), residenziale (58% per 781 milioni) e alberghi (7% per 89 milioni). Quindi la maggioranza degli asset è da riferirsi ad iniziative finanziate da Intesa Sanpaolo nel residenziale (di cui il 30% rappresentato da attività completate e il 70% ancora da sviluppare).
Il 65% (per 880 milioni) del valore dell’operazione Rep è rappresentato da progetti di sviluppo , dei quali il 38% sono terreni e il 27% sono aree sulle quali sono già in corso lavori. Circa il 35% è invece rappresentato da asset completati e affittati. L’allocazione geografica vede la maggioranza delle posizioni debitorie concentrate nel Nord Italia per complessivi 979 milioni (il 73% del portafoglio). Altri 299 milioni sono invece nel Centro Italia (cioè il 22%), mentre il Sud Italia e le Isole contribuiscono al portafoglio con 70 milioni di euro (pari al 5% del pacchetto). La parte del leone, come regione, è della Lombardia dove è concentrato il 41% delle posizioni debitorie, seguita dall’Emilia Romagna (13%) e dal Lazio (12%).


Autore: Carlo Festa
Fonte:

The Insider

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