Lo Stato dovrebbe assumere il controllo di Banca Mps a luglio. E’ quanto risulta all’agenzia di stampa Ansa che cita fonti vicine al dossier allo studio di Bce e Commissione europea chiamate a dare il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale dell’istituto.
L’accordo tre il ministero dell’Economia e l’Unione europea su temi delicati come gli esuberi e il fabbisogno di capitale sono attese entro due settimane. A quel punto ne servirebbe un altro paio per i passaggi formali in Commissione europea e Tesoro italiano.
Per la fine di giugno è attesa anche la decisione sullo schema di smaltimento dei 29 miliardi di crediti deteriorati, su cui banca e istituzioni stanno ancora lavorando.
L’ipotesi prevede che le sofferenze vengano cedute in parte al fondo privato Atlante in parte con l’attribuzione ai soci e in parte ancora con una cartolarizzazione garantita dalle Gacs (la Garanzia pubblica sulla cartolarizzazione delle sofferenze).
A quel punto il ministero dovrà varare il decreto con cui lo Stato diventerà l’azionista di riferimento della banca senese (con circa il 70% del capitale).
«Non abbiamo perso tempo, stiamo lavorando 24 ore al giorno e siamo fiduciosi che concluderemo i colloqui con le autorità europee con successo» dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in una intervista al Financial Times in cui sottolinea che «stiamo facendo le cose all’interno delle regole e il fatto che sia necessario del tempo dipende dal fatto che si sta sperimentando un terreno nuovo».
Fonte:
Il Sole 24 Ore
gacs – atlante – crediti deteriorati – mps
Lo Stato dovrebbe assumere il controllo di Banca Mps a luglio. E’ quanto risulta all’agenzia di stampa Ansa che cita fonti vicine al dossier allo studio di Bce e Commissione europea chiamate a dare il via libera alla ricapitalizzazione precauzionale dell’istituto.
L’accordo tre il ministero dell’Economia e l’Unione europea su temi delicati come gli esuberi e il fabbisogno di capitale sono attese entro due settimane. A quel punto ne servirebbe un altro paio per i passaggi formali in Commissione europea e Tesoro italiano.
Per la fine di giugno è attesa anche la decisione sullo schema di smaltimento dei 29 miliardi di crediti deteriorati, su cui banca e istituzioni stanno ancora lavorando.
L’ipotesi prevede che le sofferenze vengano cedute in parte al fondo privato Atlante in parte con l’attribuzione ai soci e in parte ancora con una cartolarizzazione garantita dalle Gacs (la Garanzia pubblica sulla cartolarizzazione delle sofferenze).
A quel punto il ministero dovrà varare il decreto con cui lo Stato diventerà l’azionista di riferimento della banca senese (con circa il 70% del capitale).
«Non abbiamo perso tempo, stiamo lavorando 24 ore al giorno e siamo fiduciosi che concluderemo i colloqui con le autorità europee con successo» dice il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan in una intervista al Financial Times in cui sottolinea che «stiamo facendo le cose all’interno delle regole e il fatto che sia necessario del tempo dipende dal fatto che si sta sperimentando un terreno nuovo».
Fonte:
Il Sole 24 Ore
gacs – atlante – crediti deteriorati – mps