La Bce interviene nel negoziato sul piano di ristrutturazione di B.Mps e mette alcuni paletti sulla cartolarizzazione, uno dei passaggi fondamentali del percorso di ricapitalizzazione precauzionale da 8,8 mld con burden sharing (condivisione degli oneri). Lo scrive Il Messaggero ricordando che il deconsolidamento di 28,7 mld di sofferenze lorde deve avvenire dopo l’iniezione di capitale da parte del Mef. Lo schema dell’operazione di smaltimento, nella quale da mesi e’ rientrata in campo Atlante 2, ricalca il vecchio modello su cui si e’ lavorato lo scorso anno, durante la ricapitalizzazione di mercato da 5 mld, nella quale il fondo gestito da Quaestio aveva un ruolo chiave investendo 1,6 mld. Ma nelle interlocuzioni piu’ recenti che coinvolgono il Ministero, prosegue il giornale, Francoforte avrebbe rivisto la proposta presentata: Mps non puo’ sottoscrivere alcune tranche perche’ altrimenti non ci sarebbe deconsolidamento. E la Vigilanza pretende un’offerta vincolante da parte di qualche investitore in modo da cristallizzare la situazione, accertando che le perdite vengano assorbite dall’attuale patrimonio che si attesta a 6,5 mld. Questo lo schema di massima su cui sono in corso i negoziati con Atlante, Sga e qualche altro investitore. Mediobanca e Lazard avrebbero sondato anche doBank (Fortress) e Pimco.
Fonte:
Milano Finanza
cartolarizzazione – mps – bce
La Bce interviene nel negoziato sul piano di ristrutturazione di B.Mps e mette alcuni paletti sulla cartolarizzazione, uno dei passaggi fondamentali del percorso di ricapitalizzazione precauzionale da 8,8 mld con burden sharing (condivisione degli oneri). Lo scrive Il Messaggero ricordando che il deconsolidamento di 28,7 mld di sofferenze lorde deve avvenire dopo l’iniezione di capitale da parte del Mef. Lo schema dell’operazione di smaltimento, nella quale da mesi e’ rientrata in campo Atlante 2, ricalca il vecchio modello su cui si e’ lavorato lo scorso anno, durante la ricapitalizzazione di mercato da 5 mld, nella quale il fondo gestito da Quaestio aveva un ruolo chiave investendo 1,6 mld. Ma nelle interlocuzioni piu’ recenti che coinvolgono il Ministero, prosegue il giornale, Francoforte avrebbe rivisto la proposta presentata: Mps non puo’ sottoscrivere alcune tranche perche’ altrimenti non ci sarebbe deconsolidamento. E la Vigilanza pretende un’offerta vincolante da parte di qualche investitore in modo da cristallizzare la situazione, accertando che le perdite vengano assorbite dall’attuale patrimonio che si attesta a 6,5 mld. Questo lo schema di massima su cui sono in corso i negoziati con Atlante, Sga e qualche altro investitore. Mediobanca e Lazard avrebbero sondato anche doBank (Fortress) e Pimco.
Fonte:
Milano Finanza
cartolarizzazione – mps – bce