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BpVi e Vb, Baretta: «bad bank agirà con prudenza»

Secondo le stime, saranno 80 mila le posizioni deteriorate di Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca che finiranno in gestione alla Sga, la “bad bank” che dovrebbe essere attivata tramite un decreto del governo a breve. E il sottosegretario all’Economia Pier Paolo Baretta (in foto) insiste: «dobbiamo evitare un eccesso di allarmismo». Come scrive Eleonora Vallin su La Tribuna di Treviso di oggi a pagina 15, Baretta ha ricordato: «tutti conosciamo bene quali sono i problemi ma sappiamo anche che l’economia veneta è in ripresa: le aziende vogliono investire e hanno bisogno di flussi di credito. Bisogna agire con grande prudenza e con tranquillità: capisco la preoccupazione e i timori di restringimento delle linee di credito, ma non vedo rischi».

Per le associazioni di categoria il problema principale è la licenza bancaria, che gli artigiani veneti hanno richiesto al governo sia prevista nel decreto. La Sga si occupa di recupero crediti, senza la licenza bancaria  non potrebbe rifinanziare il debitore per gestire il credito. Su questo il sottosegretario all’Economia ha precisato: «la licenza bancaria prescinde dai decreti legge e, di norma, non ha iter brevissimo. Peraltro, può essere utile ma non necessaria: la Sga può operare anche con interlocutori già abilitati, ma questa è una delle questioni che dobbiamo approfondire a breve, forse faremo la richiesta ma dobbiamo muoverci a prescindere».

l governo deve scegliere tra una gestione diretta dei crediti da parte della bad bank (controllata al 100% del ministero dell’Economia e delle Finanze) o collaborazioni con privati a cui affidare la gestione (tra i nomi proposti Banca Ifis e Finint). Prima di procedere col decreto i commissari liquidatori dovranno chiudere la propria ricognizione dei crediti npl, per poi cederli alla Sga, che potrà, secondo il decreto legge per la liquidazione delle ex popolari venete, «gestire i crediti deteriorati in un’ottica di recupero paziente, perseguendo l’obiettivo del miglior realizzo su un orizzonte temporale medio-lungo». Baretta conclude: «puntiamo al recupero del 90% in un arco temporale di otto anni per evitare il rischio di una svendita che può arrivare da una gestione speculativa. La linea non è fare subito liquidità, ma di garanzia dei prezzi e dei territori. Per questo il controllo della Sga deve essere pubblico. Riguardo Intesa SanPaolo, ci aspettiamo una forte collaborazione».

 


Fonte:

Vvox

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