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Banca Ifis, nel mirino 10 portafogli di Npl

Banca Ifis, dopo aver acquistato 2 miliardi di euro di Npl nel primo trimestre di quest’anno, sta esaminando un’altra decina di portafogli di crediti deteriorati. “Siamo interessati ad acquistare altri pacchetti. Abbiamo già perfezionato acquisti per 2 miliardi di euro, abbiamo almeno un’altra decina di portafogli in esame”, ha rivelato Giovanni Bossi, amministratore di Banca Ifis, a margine del Forum Ambrosetti di Cernobbio.

D’altra parte il parco da cui attingere è vasto e diversificato. Ci sono, infatti, moltissimi portafogli di crediti deteriorati di tipo diverso, che è una caratteristica del mercato italiano, rispetto, per esempio, a quanto accade in Spagna dove i crediti deteriorati sono garantiti da immobili. “Da noi la situazione è molto diversificata”, ha osservato l’ad, precisando che Banca Ifis è presente “su gran parte dei dossier, li guardiamo tutti, tralasciamo i crediti rappresentati da grandi portafogli immobiliari”.

Il banchiere ha poi ricordato che il 2017 è iniziato con “il botto” per Banca Ifis e quindi sarà un anno in cui “possiamo superare le nostre previsioni di acquisto. Sul triennio abbiamo previsto acquisti a valore di libro tra i 10 e i 15 miliardi di euro e siamo avviati per il 2017 a fare un grande passo rispetto al piano”. Però gli effetti e i risultati delle ultime operazioni realizzate e di quelle che l’istituto punta a fare saranno visibili in futuro. “Per ora vediamo gli effetti relativi agli acquisti fatti negli ultimi 2-3 anni e la nostra divisione nel 2016 ha fatto +200% per quanto riguarda il margine di intermediazione”, ha puntualizzato Bossi.

Nessuna preoccupazione, infine, per l’intenzione annunciata da Intesa Sanpaolo  di entrare in futuro nel mercato degli Npl come acquirente. “Siamo in tanti in questo settore, ma non ci sono banche attive sui crediti deteriorati per quanto riguarda gli acquisti. Se altre banche entrano ben venga, non credo che il Paese possa tenere in piedi questa situazione sugli Npl molto a lungo, è un problema che va risolto”. Proprio per questo, ha concluso il banchiere, “visto che il mercato è fatto anche da fondi di private equity, possiamo lavorare con loro, al loro fianco per risolvere la questione Npl”. Contatti? “Ci conosciamo tutti quanti”.


Autore: Francesca Gerosa
Fonte:

Milano Finanza

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