Le linee guida sui non performing loan recentemente pubblicate dalla Bce dedicano grande attenzione ai processi di gestione. Una strategia verso la quale sembrano orientati molti istituti, soprattutto se di dimensioni medio-grandi. Intesa Sanpaolo , scrive MF, comunque ha deciso da tempo di percorrere questa strada e nel 2016 i recuperi sul portafoglio di sofferenze in gestione hanno raggiunto 1,2 miliardi, con un incremento di oltre il 20% rispetto all’esercizio precedente. Al risultato conseguito dalla divisione Capital Light Bank guidata da Giovanni Gilli hanno contribuito sia le gestioni interne (anche grazie ai benefici apportati dalle ultime riorganizzazioni della divisione recupero crediti guidata da Stefano Marchetti) che dall’attivita’ dei servicer esterni a cui Intesa si appoggia soprattutto per i portafogli di piccolo taglio. “Questo risultato”, spiega infatti il bilancio 2016, “e’ stato influenzato positivamente dal contest dedicato ai gestori interni e ha beneficiato delle ultime riorganizzazioni della direzione recupero crediti”. Sulle sofferenze del leasing gestite da Provis e’ proseguita sia l’attivita’ ordinaria di monitoraggio dei beni reimpossessati, soprattutto quelli mobili, sia l’attivita’ straordinaria. Nel frattempo sono continuati i progetti d’integrazione dei sistemi informativi definiti contestualmente al conferimento degli asset nella nella societa’. Parallelamente procede poi l’attivita’ di Reoco, il progetto di gestione attiva delle garanzie immobiliari. La societa’ ha effettuato sia interventi diretti in asta sia attivita’ di auction support, ovvero favorendo l’operativita’ di investitori esterni per perseguire una gestione maggiormente proattiva del collaterale immobiliare. Gli interventi sono ponderati in modo da conciliare l’obiettivo di massimizzare il recupero del credito in sofferenza con sottostante immobiliare e, allo stesso tempo, minimizzare l’investimento di nuovi capitali. Nel 2016, a fronte di interventi a supporto o diretti in asta su oltre 120 immobili, ci sono state aggiudicazioni per un controvalore di circa 11 milioni.
Fonte:
Milano Finanza
npl – sofferenze – intesa sanpaolo
Le linee guida sui non performing loan recentemente pubblicate dalla Bce dedicano grande attenzione ai processi di gestione. Una strategia verso la quale sembrano orientati molti istituti, soprattutto se di dimensioni medio-grandi. Intesa Sanpaolo , scrive MF, comunque ha deciso da tempo di percorrere questa strada e nel 2016 i recuperi sul portafoglio di sofferenze in gestione hanno raggiunto 1,2 miliardi, con un incremento di oltre il 20% rispetto all’esercizio precedente. Al risultato conseguito dalla divisione Capital Light Bank guidata da Giovanni Gilli hanno contribuito sia le gestioni interne (anche grazie ai benefici apportati dalle ultime riorganizzazioni della divisione recupero crediti guidata da Stefano Marchetti) che dall’attivita’ dei servicer esterni a cui Intesa si appoggia soprattutto per i portafogli di piccolo taglio. “Questo risultato”, spiega infatti il bilancio 2016, “e’ stato influenzato positivamente dal contest dedicato ai gestori interni e ha beneficiato delle ultime riorganizzazioni della direzione recupero crediti”. Sulle sofferenze del leasing gestite da Provis e’ proseguita sia l’attivita’ ordinaria di monitoraggio dei beni reimpossessati, soprattutto quelli mobili, sia l’attivita’ straordinaria. Nel frattempo sono continuati i progetti d’integrazione dei sistemi informativi definiti contestualmente al conferimento degli asset nella nella societa’. Parallelamente procede poi l’attivita’ di Reoco, il progetto di gestione attiva delle garanzie immobiliari. La societa’ ha effettuato sia interventi diretti in asta sia attivita’ di auction support, ovvero favorendo l’operativita’ di investitori esterni per perseguire una gestione maggiormente proattiva del collaterale immobiliare. Gli interventi sono ponderati in modo da conciliare l’obiettivo di massimizzare il recupero del credito in sofferenza con sottostante immobiliare e, allo stesso tempo, minimizzare l’investimento di nuovi capitali. Nel 2016, a fronte di interventi a supporto o diretti in asta su oltre 120 immobili, ci sono state aggiudicazioni per un controvalore di circa 11 milioni.
Fonte:
Milano Finanza
npl – sofferenze – intesa sanpaolo