Salgono nuovamente gli importi richiesti per stipulare un mutuo e quelli erogati dalle banche, questo il primo e più importante risultato emerso dall’Osservatorio congiunto Facile.it Mutui.it relativo ai mutui italiani nel periodo febbraio 2016 febbraio 2017. A febbraio, limporto medio richiesto è stata pari a circa 134mila euro, vale a dire il 7,35% in più rispetto ai valori registrati a febbraio 2016. L’analisi fanno sapere dallosservatorio è stata condotta su un campione di oltre 13mila pratiche ed ha lobiettivo di mettere in risalto che sebbene vi sia stato un incremento annuale questo è stato maggiore nei primi sei mesi. Infatti l’incremento sembra in qualche modo aver rallentato col passare del tempo visto che se si ferma l’analisi ai sei mesi l’aumento è pari al 5,34% e, nei tre mesi scorsi, al 4,21%. All’aumento degli importi richiesti corrisponde conseguentemente anche quello nelle somme erogate dalle banche, sebbene, ci tengono a sottolineare gli analisti che hanno predisposto il report, la crescita delle somme effettivamente erogate dagli istituti di credito è inferiore a quanto richiesto dagli aspiranti mutuatari. A febbraio 2017 lerogato medio è stato pari a 121.039 euro, comunque un trend positivo ed equivalente al 6,22% in più rispetto ad un anno fa.
Il tasso fisso la fa da padrone
Sono moltissimi gli italiani che cercano di garantirsi per tutta la durata del mutuo le migliori condizioni possibili, dati gli attuali indici di riferimento ai valori più bassi di sempre. Questo porta moltissime famiglie a scegliere il tasso fisso. Addirittura, evidenzia losservatorio, ben il 77% dei mutui richiesti a febbraio 2017 è indirizzato al tasso fisso, anche se tra dicembre 2016 ed febbraio 2017, il tasso variabile è tornato a crescere +4,32%.
Se si osserva il rapporto fra valore dellimmobile e importo del mutuo, gli italiani chiedono prestiti su importi che coprirebbero allincirca il 60% del prezzo dellimmobile oggetto della compravendita, poi però le banche finanziano in media solo il 53% del valore. Invariate, invece, ormai da un anno, sia la durata media del piano di restituzione, che si attesta a 22 anni sia letà media del richiedente tipo che ha sui 40 anni.
Dalle analisi si evince altresì che rimangono sostanzialmente immutate anche letà media dei richiedenti 38 anni, uno in meno rispetto al febbraio 2016, e i tempi di restituzione del mutuo 24 anni, erano 23 nel febbraio 2016, per coloro che richiedono i mutui per acquistare la prima casa.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Credit Village
famiglie – banche – congiuntura economica – prestiti – mutui
Salgono nuovamente gli importi richiesti per stipulare un mutuo e quelli erogati dalle banche, questo il primo e più importante risultato emerso dall’Osservatorio congiunto Facile.it Mutui.it relativo ai mutui italiani nel periodo febbraio 2016 febbraio 2017. A febbraio, limporto medio richiesto è stata pari a circa 134mila euro, vale a dire il 7,35% in più rispetto ai valori registrati a febbraio 2016. L’analisi fanno sapere dallosservatorio è stata condotta su un campione di oltre 13mila pratiche ed ha lobiettivo di mettere in risalto che sebbene vi sia stato un incremento annuale questo è stato maggiore nei primi sei mesi. Infatti l’incremento sembra in qualche modo aver rallentato col passare del tempo visto che se si ferma l’analisi ai sei mesi l’aumento è pari al 5,34% e, nei tre mesi scorsi, al 4,21%. All’aumento degli importi richiesti corrisponde conseguentemente anche quello nelle somme erogate dalle banche, sebbene, ci tengono a sottolineare gli analisti che hanno predisposto il report, la crescita delle somme effettivamente erogate dagli istituti di credito è inferiore a quanto richiesto dagli aspiranti mutuatari. A febbraio 2017 lerogato medio è stato pari a 121.039 euro, comunque un trend positivo ed equivalente al 6,22% in più rispetto ad un anno fa.
Il tasso fisso la fa da padrone
Sono moltissimi gli italiani che cercano di garantirsi per tutta la durata del mutuo le migliori condizioni possibili, dati gli attuali indici di riferimento ai valori più bassi di sempre. Questo porta moltissime famiglie a scegliere il tasso fisso. Addirittura, evidenzia losservatorio, ben il 77% dei mutui richiesti a febbraio 2017 è indirizzato al tasso fisso, anche se tra dicembre 2016 ed febbraio 2017, il tasso variabile è tornato a crescere +4,32%.
Se si osserva il rapporto fra valore dellimmobile e importo del mutuo, gli italiani chiedono prestiti su importi che coprirebbero allincirca il 60% del prezzo dellimmobile oggetto della compravendita, poi però le banche finanziano in media solo il 53% del valore. Invariate, invece, ormai da un anno, sia la durata media del piano di restituzione, che si attesta a 22 anni sia letà media del richiedente tipo che ha sui 40 anni.
Dalle analisi si evince altresì che rimangono sostanzialmente immutate anche letà media dei richiedenti 38 anni, uno in meno rispetto al febbraio 2016, e i tempi di restituzione del mutuo 24 anni, erano 23 nel febbraio 2016, per coloro che richiedono i mutui per acquistare la prima casa.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Credit Village
famiglie – banche – congiuntura economica – prestiti – mutui