Riscatto in Borsa per Banco Bpm dopo la notifica di Bce dei requisiti patrimoniali per il 2017 che sembra allentare la tensione delle ultime settimane innescata dai dubbi sulla capacità di gestione dei crediti deteriorati e sui suoi impatti sul capitale dell’istituto. Dal 14 febbraio scorso il titolo aveva lasciato sul terreno il 18% circa, mentre questa mattina è tra i migliori.
Venerdì sera la banca ha comunicato di aver ricevuto,la notifica da parte della Banca Centrale Europea della decisione prudenziale (SREP decision) in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale con i nuovi requisiti da soddisfare su base consolidata per il 2017. I requisiti sono 8,15% Common Equity Tier 1 ratio, 10,40% Total SREP Capital requirement e 11,65% Total Capital ratio.
Il gruppo, al 31 dicembre, aveva un Cet1 ratio proforma del 12,30% in termini phase-in e un total capital ratio del 14,94%. Inoltre la banca ha ricordato nella nota che i ratio a fine 2016 «non beneficiano ancora dellimpatto positivo derivante dallo stacco cedole di società partecipate e, soprattutto, dallestensione delladozione dei modelli AIRB al portafoglio della ex BPM». «Ci aspettiamo che nel I trimestre 2017 ci possa essere un impatto negativo da andamento spread governativi italiani ma compensato in gran parte dai dividendi che verranno pagati dalle controllate» è il commento di Intermonte. «La pubblicazione del buffer con relativo ampio buffer rispetto alle richieste Bce dovrebbe rassicurare il mercato circa la posizione di capitale della banca soprattutto in un`ottica risk-adjusted» aggiunge Equita Sim.
Autore: Andrea Fontana
Fonte:
Credit Village
crediti deteriorati – bce – banco bpm
Riscatto in Borsa per Banco Bpm dopo la notifica di Bce dei requisiti patrimoniali per il 2017 che sembra allentare la tensione delle ultime settimane innescata dai dubbi sulla capacità di gestione dei crediti deteriorati e sui suoi impatti sul capitale dell’istituto. Dal 14 febbraio scorso il titolo aveva lasciato sul terreno il 18% circa, mentre questa mattina è tra i migliori.
Venerdì sera la banca ha comunicato di aver ricevuto,la notifica da parte della Banca Centrale Europea della decisione prudenziale (SREP decision) in seguito al processo di revisione e valutazione prudenziale con i nuovi requisiti da soddisfare su base consolidata per il 2017. I requisiti sono 8,15% Common Equity Tier 1 ratio, 10,40% Total SREP Capital requirement e 11,65% Total Capital ratio.
Il gruppo, al 31 dicembre, aveva un Cet1 ratio proforma del 12,30% in termini phase-in e un total capital ratio del 14,94%. Inoltre la banca ha ricordato nella nota che i ratio a fine 2016 «non beneficiano ancora dellimpatto positivo derivante dallo stacco cedole di società partecipate e, soprattutto, dallestensione delladozione dei modelli AIRB al portafoglio della ex BPM». «Ci aspettiamo che nel I trimestre 2017 ci possa essere un impatto negativo da andamento spread governativi italiani ma compensato in gran parte dai dividendi che verranno pagati dalle controllate» è il commento di Intermonte. «La pubblicazione del buffer con relativo ampio buffer rispetto alle richieste Bce dovrebbe rassicurare il mercato circa la posizione di capitale della banca soprattutto in un`ottica risk-adjusted» aggiunge Equita Sim.
Autore: Andrea Fontana
Fonte:
Credit Village
crediti deteriorati – bce – banco bpm