In questi ultimi giorni lAgenzia sta inoltrando le cosiddette ‘comunicazioni dei carichi affidati all’Agente della riscossione nel 2016’. Un’informativa con cui si informa il cittadino dell’imminente arrivo di una cartella o di un avviso di addebito per i cui importi, grazie al recente decreto fiscale che ha sancito la rottamazione delle cartelle, può presentare domanda di ‘definizione agevolata’ .
Il problema nasce dal fatto che molti contribuenti ignari dellavviso hanno scambiato questa comunicazione con una normale cartella esattoriale dalla quale invece differisce perché non si tratta di un titolo esecutivo o di un sollecito. Non è dunque possibile fare nellimmediato ricorso al giudice o presentare istanze di autotutela, al più il contribuente può aspettare gli venga inoltrato il successivo atto che comprenderà la richiesta vera e propria di pagamento, oppure potrà optare subito per la rottamazione.
Che fine faranno i debiti pendenti?
Che fine faranno si chiedono i contribuenti le cartelle e i debiti pendenti con Equitalia nel momento in cui questa dal 1 luglio dovrebbe scomparire?
Il decreto fiscale del 22 ottobre scorso nel primo articolo contiene la risposta: con la soppressione di Equitalia, tutti i rapporti giuridici pendenti, comprese le cause in corso, si trasferiscono al nuovo soggetto che ne prende il posto, ossia Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La norma sancisce testualmente che il nuovo “ente subentra, a titolo universale, nei rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, delle società del Gruppo Equitalia (
) e assume la qualifica di agente della riscossione (
)”. Ciò significa che in linea di massima vi sarà continuità nei crediti e le cartelle non dovranno essere rinotificate con l’indicazione del nuovo creditore, in quanto questo diviene tale per diritto in forza di legge .
Chi ha già ricevuto una cartella di pagamento o chi ha in atto un piano di rateazione sarà dunque tenuto a corrispondere le somme direttamente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il cambio di soggetto non comporterà in alcun modo la cancellazione del debito in corso. E possibile però, visti i tempi che potrebbero non essere rapidissimi, che alcune cartelle finiscano in prescrizione.
In questi ultimi giorni lAgenzia sta inoltrando le cosiddette ‘comunicazioni dei carichi affidati all’Agente della riscossione nel 2016’. Un’informativa con cui si informa il cittadino dell’imminente arrivo di una cartella o di un avviso di addebito per i cui importi, grazie al recente decreto fiscale che ha sancito la rottamazione delle cartelle, può presentare domanda di ‘definizione agevolata’ .
Il problema nasce dal fatto che molti contribuenti ignari dellavviso hanno scambiato questa comunicazione con una normale cartella esattoriale dalla quale invece differisce perché non si tratta di un titolo esecutivo o di un sollecito. Non è dunque possibile fare nellimmediato ricorso al giudice o presentare istanze di autotutela, al più il contribuente può aspettare gli venga inoltrato il successivo atto che comprenderà la richiesta vera e propria di pagamento, oppure potrà optare subito per la rottamazione.
Che fine faranno i debiti pendenti?
Che fine faranno si chiedono i contribuenti le cartelle e i debiti pendenti con Equitalia nel momento in cui questa dal 1 luglio dovrebbe scomparire?
Il decreto fiscale del 22 ottobre scorso nel primo articolo contiene la risposta: con la soppressione di Equitalia, tutti i rapporti giuridici pendenti, comprese le cause in corso, si trasferiscono al nuovo soggetto che ne prende il posto, ossia Agenzia delle Entrate-Riscossione.
La norma sancisce testualmente che il nuovo “ente subentra, a titolo universale, nei rapporti giuridici attivi e passivi, anche processuali, delle società del Gruppo Equitalia ( ) e assume la qualifica di agente della riscossione ( )”. Ciò significa che in linea di massima vi sarà continuità nei crediti e le cartelle non dovranno essere rinotificate con l’indicazione del nuovo creditore, in quanto questo diviene tale per diritto in forza di legge .
Chi ha già ricevuto una cartella di pagamento o chi ha in atto un piano di rateazione sarà dunque tenuto a corrispondere le somme direttamente all’Agenzia delle Entrate-Riscossione, il cambio di soggetto non comporterà in alcun modo la cancellazione del debito in corso. E possibile però, visti i tempi che potrebbero non essere rapidissimi, che alcune cartelle finiscano in prescrizione.