UniCredit sceglie Amundi per la trattativa in esclusiva su Pioneer. La notizia, in circolazione dalla serata di ieri, è stata confermata stamattina da Piazza Gae Aulenti: il gruppo guidato da Jean-Pierre Mustier ha inserito da tempo la controllata, che è il sesto asset manager europeo con i suoi 225 miliardi di masse gestite, tra i pezzi in vendita in occasione del nuovo piano industriale che sarà presentato la settimana prossima a Londra.
Secondo quanto raccolto da Reuters, il gruppo francese – lanciato da Crédit Agricole e SocGen, dove ai tempi c’era proprio da Mustier – avrebbero offerto oltre 3,5 miliardi di euro, anche se non è chiaro se la cifra tenga conto o meno dei 325 milioni di liquidità di cui dispone oggi Pioneer. L’offerta di Amundi avrebbe pertanto superato le altre due ancora in corsa (dopo che un paio di settimane fa si erano sfilati gli scozzesi di Aberdeen): Ameriprise e la cordata domestica Poste-Cdp-Anima, con cui non si sarebbe trovato un accordo sulla distribuzione dei prodotti a marchio Pioneer.
Domani in Piazza Gae Aulenti si riunisce il cda per un esame preliminare del piano industriale, dunque è probabile che si parli anche di Pioneer. Per la firma di un primo accordo potrebbe servire ancora qualche giorno, e l’annuncio potrebbe arrivare martedì prossimo in occasione dell’investor day; tra le altre partite in via di definizione in queste ore, la cessione della polacca Pekao e lo scorporo di 50 miliardi di Npl lordi a un veicolo compartecipato da un fondo (in corsa ci sono Pimco, Cerberus e Fortress). Secondo i rumors di mercato, le dismissioni si affiancheranno a un aumento da 13 miliardi di euro, buona parte dei quali serviranno a elevare le coperture sulle sofferenze.
Autore: Marco Ferrando
Fonte:
Il Sole 24 Ore
npl – amundi – pioneer – unicredit
UniCredit sceglie Amundi per la trattativa in esclusiva su Pioneer. La notizia, in circolazione dalla serata di ieri, è stata confermata stamattina da Piazza Gae Aulenti: il gruppo guidato da Jean-Pierre Mustier ha inserito da tempo la controllata, che è il sesto asset manager europeo con i suoi 225 miliardi di masse gestite, tra i pezzi in vendita in occasione del nuovo piano industriale che sarà presentato la settimana prossima a Londra.
Secondo quanto raccolto da Reuters, il gruppo francese – lanciato da Crédit Agricole e SocGen, dove ai tempi c’era proprio da Mustier – avrebbero offerto oltre 3,5 miliardi di euro, anche se non è chiaro se la cifra tenga conto o meno dei 325 milioni di liquidità di cui dispone oggi Pioneer. L’offerta di Amundi avrebbe pertanto superato le altre due ancora in corsa (dopo che un paio di settimane fa si erano sfilati gli scozzesi di Aberdeen): Ameriprise e la cordata domestica Poste-Cdp-Anima, con cui non si sarebbe trovato un accordo sulla distribuzione dei prodotti a marchio Pioneer.
Domani in Piazza Gae Aulenti si riunisce il cda per un esame preliminare del piano industriale, dunque è probabile che si parli anche di Pioneer. Per la firma di un primo accordo potrebbe servire ancora qualche giorno, e l’annuncio potrebbe arrivare martedì prossimo in occasione dell’investor day; tra le altre partite in via di definizione in queste ore, la cessione della polacca Pekao e lo scorporo di 50 miliardi di Npl lordi a un veicolo compartecipato da un fondo (in corsa ci sono Pimco, Cerberus e Fortress). Secondo i rumors di mercato, le dismissioni si affiancheranno a un aumento da 13 miliardi di euro, buona parte dei quali serviranno a elevare le coperture sulle sofferenze.
Autore: Marco Ferrando
Fonte:
Il Sole 24 Ore
npl – amundi – pioneer – unicredit