«La crescita è lenta, ancora fragile ma comunque effettivamente in atto». Lo ha detto Giovanni Sabatini, direttore generale dell Abi, in occasione del convegno Credito al credito 2016 dedicato alle condizioni del mercato dei finanziamenti a famiglie e imprese nel nuovo contesto normativo e concorrenziale. «Finalmente vediamo segnali positivi, nella variazione e anche nello stock del credito erogato» ha spiegato aggiungendo che anche per i prestiti alle famiglie «la dinamica è tornata positiva» mentre «resta in terreno leggermente negativo quella per le imprese non finanziarie».
In particolare, le nuove erogazioni di mutui, secondo quanto emerso dal convegno, hanno segnato un incremento del 38% nel periodo gennaio-settembre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. Ammontano, invece, complessivamente a 139 miliardi di euro le quote di debito residuo sospese a Pmi e famiglie con le varie moratorie sulle rate dei finanziamenti. Liniziativa attualmente in corso Accordo per il credito 2015 ha consentito la moratoria alle rate per 434.808 Pmi con un debito residuo di 125 miliardi di euro e una liquidità aggiuntiva messa a disposizione delle imprese per 24,7 miliardi. A ciò vanno aggiunti i plafond previsti per le domande di finanziamento di Pmi in bonis che intendano effettuare investimenti in beni materiali e immateriali strumentali allattività di impresa. Ad oggi si tratta di 21.397 Pmi per un controvalore erogato di 6,3 miliardi di euro. La sospensione rate mutui in corso ha interessato 186.618 famiglie e circa 14 miliardi di debito residuo sospeso. Tra le iniziative anche per il sostegno al credito come il Fondo di garanzia per lacquisto della prima casa che a inizio novembre aveva registrato 15.767 richieste di accesso per un controvalore di 1,8 miliardi di euro.
Fonte:
Il Sole 24 Ore
abi – credito – famiglie – imprese – mutui
«La crescita è lenta, ancora fragile ma comunque effettivamente in atto». Lo ha detto Giovanni Sabatini, direttore generale dell Abi, in occasione del convegno Credito al credito 2016 dedicato alle condizioni del mercato dei finanziamenti a famiglie e imprese nel nuovo contesto normativo e concorrenziale. «Finalmente vediamo segnali positivi, nella variazione e anche nello stock del credito erogato» ha spiegato aggiungendo che anche per i prestiti alle famiglie «la dinamica è tornata positiva» mentre «resta in terreno leggermente negativo quella per le imprese non finanziarie».
In particolare, le nuove erogazioni di mutui, secondo quanto emerso dal convegno, hanno segnato un incremento del 38% nel periodo gennaio-settembre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015. Ammontano, invece, complessivamente a 139 miliardi di euro le quote di debito residuo sospese a Pmi e famiglie con le varie moratorie sulle rate dei finanziamenti. Liniziativa attualmente in corso Accordo per il credito 2015 ha consentito la moratoria alle rate per 434.808 Pmi con un debito residuo di 125 miliardi di euro e una liquidità aggiuntiva messa a disposizione delle imprese per 24,7 miliardi. A ciò vanno aggiunti i plafond previsti per le domande di finanziamento di Pmi in bonis che intendano effettuare investimenti in beni materiali e immateriali strumentali allattività di impresa. Ad oggi si tratta di 21.397 Pmi per un controvalore erogato di 6,3 miliardi di euro. La sospensione rate mutui in corso ha interessato 186.618 famiglie e circa 14 miliardi di debito residuo sospeso. Tra le iniziative anche per il sostegno al credito come il Fondo di garanzia per lacquisto della prima casa che a inizio novembre aveva registrato 15.767 richieste di accesso per un controvalore di 1,8 miliardi di euro.
Fonte:
Il Sole 24 Ore
abi – credito – famiglie – imprese – mutui