Morelli: «Parleremo con il piano» Confermato lesame da parte del board lunedì 24
Non è un «sì», ma non è neanche un «no» quello che ieri il cda di Mps ha riservato al piano presentato da Corrado Passera. Come anticipato da Il Sole 24 Ore, dopo un confronto durato otto ore il board della banca ha optato senza ricorrere a una votazione per unapertura, seppur interlocutoria, allo schema di ricapitalizzazione proposto dallex ceo di Intesa Sanpaolo. «Parleremo con il piano», si è limitato a dire il ceo Marco Morelli, al termine del cda riunitosi nella sede milanese dellistituto.
Secondo quanto si apprende, il consiglio, dopo aver esaminato le diverse simulazioni effettuate dagli advisor Lazard e Bonelli Erede sui due piani sul tavolo e sulle possibilità di una loro convergenza, ha ritenuto di non essere nelle condizioni di poter rifiutare pregiudizialmente alcun potenziale investitore, e pertanto di dover proseguire con gli approfondimenti; anche perché il mercato apprezza: ieri il titolo Mps ha vestito la maglia rosa di Piazza affari con un rimbalzo del 12,82% a 0,19 euro.
Sta di fatto che a Siena cè poco tempo e molto da fare, quindi si tenta di procedere un passo alla volta: «Il cda si legge in una nota ha proseguito gli approfondimenti in merito ai contenuti del piano industriale, che verrà approvato il prossimo 24 ottobre», e che pertanto resta un punto fermo e consentirà a tutti gli investitori potenziali di fare le proprie scelte senza disallineamenti informativi. Poi si ragionerà sullimpianto del piano di ricapitalizzazione e cessione delle sofferenze: al riguardo, chiarisce la banca, «il cda conferma la ferma intenzione di proseguire nellattuazione delloperazione di ricapitalizzazione e contestuale cessione delle sofferenze precedentemente comunicata al mercato», cioè lo schema Jp Morgan-Mediobanca, ma al tempo stesso «ha preso atto dellaggiornamento da parte dellad e degli advisors in merito alla proposta non vincolante ricevuta dal dottor Passera lo scorso 13 ottobre». Sulla quale, come si diceva, cè lintenzione di non chiudere, visto che «il consiglio ha deciso di proseguire, subito dopo la presentazione del piano industriale, gli approfondimenti avviati». In ogni caso «è stata infine confermata la tempistica di convocazione dellassemblea dei soci entro la fine di ottobre»; proprio la convocazione dei soci era già allordine del giorno della riunione di ieri, ma non si è fatto in tempo a predisporre la documentazione necessaria e dunque si farà tutto lunedì prossimo durante la nuova seduta del cda: lassemblea, con ogni probabilità, si terrà a questo punto giovedì 24 o venerdì 25 novembre, la finestra delleventuale conversione dei bond si aprirà lunedì 28 e due settimane dopo, il 12 dicembre e quindi dopo il referendum, partirà laumento vero e proprio.
Al di là della nota ufficiale, necessariamente cerchiobottista, i prossimi giorni saranno intensi e delicati. Da una parte ilceo Marco Morelli lavorerà pancia a terra sul piano industriale che porterà lunedì in consiglio, dallaltro le diplomazie lavoreranno per chiarire alcuni elementi ritenuti determinanti del piano Passera: chi sono gli investitori, ad esempio, ma anche il gradimento della Bce nonché le possibilità di una convergenza con l piano di Jp Morgan e Mediobanca, chiaramente fedeli allimpianto costruito a fine luglio con lallora ceo Fabrizio Viola.
Il piano presentato da Corrado Passera, che ha spinto il titolo del Monte a Piazza affari, è stato oggetto di un colloquio del manager in Consob. Lauthority lha convocato nel pomeriggio per approfondimenti, e dopo una mezzora lex ceo di Intesa è uscito dalla sede romana insieme al presidente, Giuseppe Vegas: «Può essere un progetto bellissimo che, se va come deve andare, vedrebbe lItalia uscirne alla grande». Di più non ha detto, anche se secondo quanto trapelato vedrebbe larrivo di 3,5 miliardi di risorse fresche. Passera disporrebbe di una lettera dintenti di alcuni investitori istituzionali lunico pr ora noto è il fondo Atlas di Bob Diamond per un ammontare di circa 2,5 miliardi; un altro miliardo sarebbe previsto come aumento in opzione ai soci attuali, mentre non si prevederebbe alcuna conversione dei bond. Come nel piano A si punterebbe alla maxi-cartolarizzazione di crediti in tandem con il fondo Atlante, per un importo superiore 32 miliardi anziché 27,7 ma soprattutto in una fase immediatamente successiva, e non contestuale, allaumento. In questo modo, secondo lo schema Passera, le quote (cioè la tranche junior dei titoli cartolarizzati) dellSpv finirebbero a tutti i nuovi azionisti del Monte, e non a quelli attuali.
Autore: Marco Ferrando
Fonte:
Il Sole 24 Ore
atlante – corrado passera – mps
Morelli: «Parleremo con il piano» Confermato lesame da parte del board lunedì 24
Non è un «sì», ma non è neanche un «no» quello che ieri il cda di Mps ha riservato al piano presentato da Corrado Passera. Come anticipato da Il Sole 24 Ore, dopo un confronto durato otto ore il board della banca ha optato senza ricorrere a una votazione per unapertura, seppur interlocutoria, allo schema di ricapitalizzazione proposto dallex ceo di Intesa Sanpaolo. «Parleremo con il piano», si è limitato a dire il ceo Marco Morelli, al termine del cda riunitosi nella sede milanese dellistituto.
Secondo quanto si apprende, il consiglio, dopo aver esaminato le diverse simulazioni effettuate dagli advisor Lazard e Bonelli Erede sui due piani sul tavolo e sulle possibilità di una loro convergenza, ha ritenuto di non essere nelle condizioni di poter rifiutare pregiudizialmente alcun potenziale investitore, e pertanto di dover proseguire con gli approfondimenti; anche perché il mercato apprezza: ieri il titolo Mps ha vestito la maglia rosa di Piazza affari con un rimbalzo del 12,82% a 0,19 euro.
Sta di fatto che a Siena cè poco tempo e molto da fare, quindi si tenta di procedere un passo alla volta: «Il cda si legge in una nota ha proseguito gli approfondimenti in merito ai contenuti del piano industriale, che verrà approvato il prossimo 24 ottobre», e che pertanto resta un punto fermo e consentirà a tutti gli investitori potenziali di fare le proprie scelte senza disallineamenti informativi. Poi si ragionerà sullimpianto del piano di ricapitalizzazione e cessione delle sofferenze: al riguardo, chiarisce la banca, «il cda conferma la ferma intenzione di proseguire nellattuazione delloperazione di ricapitalizzazione e contestuale cessione delle sofferenze precedentemente comunicata al mercato», cioè lo schema Jp Morgan-Mediobanca, ma al tempo stesso «ha preso atto dellaggiornamento da parte dellad e degli advisors in merito alla proposta non vincolante ricevuta dal dottor Passera lo scorso 13 ottobre». Sulla quale, come si diceva, cè lintenzione di non chiudere, visto che «il consiglio ha deciso di proseguire, subito dopo la presentazione del piano industriale, gli approfondimenti avviati». In ogni caso «è stata infine confermata la tempistica di convocazione dellassemblea dei soci entro la fine di ottobre»; proprio la convocazione dei soci era già allordine del giorno della riunione di ieri, ma non si è fatto in tempo a predisporre la documentazione necessaria e dunque si farà tutto lunedì prossimo durante la nuova seduta del cda: lassemblea, con ogni probabilità, si terrà a questo punto giovedì 24 o venerdì 25 novembre, la finestra delleventuale conversione dei bond si aprirà lunedì 28 e due settimane dopo, il 12 dicembre e quindi dopo il referendum, partirà laumento vero e proprio.
Al di là della nota ufficiale, necessariamente cerchiobottista, i prossimi giorni saranno intensi e delicati. Da una parte ilceo Marco Morelli lavorerà pancia a terra sul piano industriale che porterà lunedì in consiglio, dallaltro le diplomazie lavoreranno per chiarire alcuni elementi ritenuti determinanti del piano Passera: chi sono gli investitori, ad esempio, ma anche il gradimento della Bce nonché le possibilità di una convergenza con l piano di Jp Morgan e Mediobanca, chiaramente fedeli allimpianto costruito a fine luglio con lallora ceo Fabrizio Viola.
Il piano presentato da Corrado Passera, che ha spinto il titolo del Monte a Piazza affari, è stato oggetto di un colloquio del manager in Consob. Lauthority lha convocato nel pomeriggio per approfondimenti, e dopo una mezzora lex ceo di Intesa è uscito dalla sede romana insieme al presidente, Giuseppe Vegas: «Può essere un progetto bellissimo che, se va come deve andare, vedrebbe lItalia uscirne alla grande». Di più non ha detto, anche se secondo quanto trapelato vedrebbe larrivo di 3,5 miliardi di risorse fresche. Passera disporrebbe di una lettera dintenti di alcuni investitori istituzionali lunico pr ora noto è il fondo Atlas di Bob Diamond per un ammontare di circa 2,5 miliardi; un altro miliardo sarebbe previsto come aumento in opzione ai soci attuali, mentre non si prevederebbe alcuna conversione dei bond. Come nel piano A si punterebbe alla maxi-cartolarizzazione di crediti in tandem con il fondo Atlante, per un importo superiore 32 miliardi anziché 27,7 ma soprattutto in una fase immediatamente successiva, e non contestuale, allaumento. In questo modo, secondo lo schema Passera, le quote (cioè la tranche junior dei titoli cartolarizzati) dellSpv finirebbero a tutti i nuovi azionisti del Monte, e non a quelli attuali.
Autore: Marco Ferrando
Fonte:
Il Sole 24 Ore
atlante – corrado passera – mps