Il titolo Mps (+1,34% a 0,174 euro) è uno dei pochi a reggere alle vendite a Piazza Affari dopo che il fondo Atlante ha confermato il proprio investimento nella tranche mezzanine per un ammontare fino a 1,6 miliardi alla luce della conclusione della due diligence e alle condizioni concordate con la banca senese lo scorso 29 luglio.
Il mercato ora attende il 24 ottobre per conoscere i dettagli del nuovo piano di rilancio, concordato con la Banca centrale europea, che dovrebbe contenere la maxi cartolarizzazione dei non performing loans e l’aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro.
Ma, secondo quanto anticipato oggi da MF, l’ex ministro, Corrado Passera, starebbe ancora lavorando a una proposta alternativa per il salvataggio di Rocca Salimbeni per evitare la ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro studiata da JP Morgan, operazione che non riesce ad attirare l’interesse degli investitori. Passera starebbe lavorando con il fondo Usa Warburg Pincus e altri investitori a un piano che include un aumento di capitale riservato fino a 2,5 miliardi.
E’ però improbabile che la proposta venga presa in considerazione prima del 24 ottobre. Intanto a quanto pare fondi speculativi esteri stanno accumulando posizioni sui bond Mps per trattare sulla loro possibile conversione in azioni. Il tutto dopo che ieri il governo ha escluso forme di sostegno pubblico per la banca senese.
“Va ribadito che per Mps non si prospettano misure di supporto pubblico o men che meno di nazionalizzazione, così come l’apertura di procedure di risoluzione. Qualsiasi riferimento all’applicazione del bail in è frutto solo di infondate speculazioni”, ha detto ieri il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, durante il Question time alla Camera.
Fonte:
Milano Finanza
npl – atlante – mps
Il titolo Mps (+1,34% a 0,174 euro) è uno dei pochi a reggere alle vendite a Piazza Affari dopo che il fondo Atlante ha confermato il proprio investimento nella tranche mezzanine per un ammontare fino a 1,6 miliardi alla luce della conclusione della due diligence e alle condizioni concordate con la banca senese lo scorso 29 luglio.
Il mercato ora attende il 24 ottobre per conoscere i dettagli del nuovo piano di rilancio, concordato con la Banca centrale europea, che dovrebbe contenere la maxi cartolarizzazione dei non performing loans e l’aumento di capitale fino a 5 miliardi di euro.
Ma, secondo quanto anticipato oggi da MF, l’ex ministro, Corrado Passera, starebbe ancora lavorando a una proposta alternativa per il salvataggio di Rocca Salimbeni per evitare la ricapitalizzazione da 5 miliardi di euro studiata da JP Morgan, operazione che non riesce ad attirare l’interesse degli investitori. Passera starebbe lavorando con il fondo Usa Warburg Pincus e altri investitori a un piano che include un aumento di capitale riservato fino a 2,5 miliardi.
E’ però improbabile che la proposta venga presa in considerazione prima del 24 ottobre. Intanto a quanto pare fondi speculativi esteri stanno accumulando posizioni sui bond Mps per trattare sulla loro possibile conversione in azioni. Il tutto dopo che ieri il governo ha escluso forme di sostegno pubblico per la banca senese.
“Va ribadito che per Mps non si prospettano misure di supporto pubblico o men che meno di nazionalizzazione, così come l’apertura di procedure di risoluzione. Qualsiasi riferimento all’applicazione del bail in è frutto solo di infondate speculazioni”, ha detto ieri il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, durante il Question time alla Camera.
Fonte:
Milano Finanza
npl – atlante – mps