Oggi anche i cattivi pagatori possono ottenere un prestito, nonostante siano stati segnalati in passato alla centrale dei rischi (Crif) per non aver adempiuto nei tempi a saldare un debito. Ovviamente, trattandosi di clienti speciali, il prestito viene concesso a certe condizioni e la strada per ottenerli è leggermente più irta. Gli istituti di credito cercheranno di tutelarsi maggiormente da un rischio maggiore derivante dalla scarsa affidabilità creditizia precedente, in sostanza permane il dubbio che chi non abbia rispettato in passato le scadenze di un pagamento possa rifarlo.
Prestiti per segnalati crif: tutte le alternative sul mercato.
Il profilo di rischio è elevato, quindi va da sé, che il tasso di interesse proposto per un finanziamento è di solito molto alto, il cattivo pagatore può però optare anche per la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Questa alternativa è vista come maggiormente sicura dalle banche. Infatti, a rimborsare il debito non sarà direttamente il cattivo pagatore ma, in un certo senso, il suo datore di lavoro. La banca infatti concederà il finanziamento al cattivo pagatore e lazienda per cui lavora il diretto interessato tratterrà ogni mese un quinto del valore dello stipendio che verserà regolarmente in banca.
I prestiti segnalati alla crif tramite la cessione del quinto possono essere richiesti sia dai dipendenti pubblici quanto da quelli privati con contratto a tempo indeterminato o con contratto a termine. Unico limite la durata dello stesso dovrà essere uguale o superiore a quella del finanziamento. I prestiti con questa modalità vengono erogati anche ai titolari di pensioni Inps o Ipost: cederanno un quinto del loro assegno previdenziale per rimborsare il debito. Le condizioni variano a seconda della tipologia del cliente, ma di norma viene concesso un rimborso da 24 a 120 mesi, a tasso fisso e con una copertura assicurativa.
Coloro che invece non possono optare per il prestito tramite la cessione del quinto, hanno due altre alternative:
1. chiedere un prestito cambializzato oppure cercare una società dedita a questo tipo di servizi;
2. puntare dunque ad un prestito tra privati.
La prima possibilità è quella delle vecchie cambiali: si paga una rata mensile allo sportello della banca per rimborsare un prestito a tasso e ad importo fissi. La durata di questo rimborso per cattivi pagatori segnalati alla crif varia generalmente dai 18 ai 72 mesi. La seconda possibilità, quella del prestito tra privati, è quella che permette di ottenere un prestito da una società o da un soggetto disponibile ad erogare dei soldi dietro il pagamento di un tasso di interesse, molte le soluzioni proposte su internet.
Oggi anche i cattivi pagatori possono ottenere un prestito, nonostante siano stati segnalati in passato alla centrale dei rischi (Crif) per non aver adempiuto nei tempi a saldare un debito. Ovviamente, trattandosi di clienti speciali, il prestito viene concesso a certe condizioni e la strada per ottenerli è leggermente più irta. Gli istituti di credito cercheranno di tutelarsi maggiormente da un rischio maggiore derivante dalla scarsa affidabilità creditizia precedente, in sostanza permane il dubbio che chi non abbia rispettato in passato le scadenze di un pagamento possa rifarlo.
Prestiti per segnalati crif: tutte le alternative sul mercato.
Il profilo di rischio è elevato, quindi va da sé, che il tasso di interesse proposto per un finanziamento è di solito molto alto, il cattivo pagatore può però optare anche per la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. Questa alternativa è vista come maggiormente sicura dalle banche. Infatti, a rimborsare il debito non sarà direttamente il cattivo pagatore ma, in un certo senso, il suo datore di lavoro. La banca infatti concederà il finanziamento al cattivo pagatore e lazienda per cui lavora il diretto interessato tratterrà ogni mese un quinto del valore dello stipendio che verserà regolarmente in banca.
I prestiti segnalati alla crif tramite la cessione del quinto possono essere richiesti sia dai dipendenti pubblici quanto da quelli privati con contratto a tempo indeterminato o con contratto a termine. Unico limite la durata dello stesso dovrà essere uguale o superiore a quella del finanziamento. I prestiti con questa modalità vengono erogati anche ai titolari di pensioni Inps o Ipost: cederanno un quinto del loro assegno previdenziale per rimborsare il debito. Le condizioni variano a seconda della tipologia del cliente, ma di norma viene concesso un rimborso da 24 a 120 mesi, a tasso fisso e con una copertura assicurativa.
Coloro che invece non possono optare per il prestito tramite la cessione del quinto, hanno due altre alternative:
1. chiedere un prestito cambializzato oppure cercare una società dedita a questo tipo di servizi;
2. puntare dunque ad un prestito tra privati.
La prima possibilità è quella delle vecchie cambiali: si paga una rata mensile allo sportello della banca per rimborsare un prestito a tasso e ad importo fissi. La durata di questo rimborso per cattivi pagatori segnalati alla crif varia generalmente dai 18 ai 72 mesi. La seconda possibilità, quella del prestito tra privati, è quella che permette di ottenere un prestito da una società o da un soggetto disponibile ad erogare dei soldi dietro il pagamento di un tasso di interesse, molte le soluzioni proposte su internet.