L’Authority ha sanzionato la Banca veneta in quanto avrebbe obbligato i clienti che richiedevano un mutuo a diventare azionisti finanziando gli aumenti di capitale, una pratica commerciale definita scorretta dallAntitrust che ha multato la Banca Popolare di Vicenza per un importo pari a 4 milioni e 500.000 euro.
La Banca nel periodo 2013-aprile 2015, stando a quanto comunicato dall Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, avrebbe infatti condizionato l’erogazione di finanziamenti a favore dei consumatori all’acquisto da parte degli stessi di proprie azioni od obbligazioni.
Nello specifico, per ottenere i cosiddetti “mutui soci”, contraddistinti da condizioni economiche vantaggiose rispetto ai prodotti di mutuo ordinario, i consumatori sarebbero stati fortemente influenzati: in primis ad acquistare pacchetti minimi di azioni della Banca, pari ad almeno un numero di 100 azioni e inoltre a non venderli per poter continuare a beneficiare delle condizioni economiche agevolate. Contestualmente alla sottoscrizione del “mutuo soci”, i consumatori sarebbero, inoltre, anche stati invitati caldamente ad aprire un conto corrente presso la stessa banca riservato ai soci con la prospettazione della necessità di instaurare un nuovo rapporto di conto corrente ai fini del perfezionamento del mutuo soci e della possibilità di usufruire dei vantaggi della qualifica di soci.
Questo modus operandi è stato considerato lesivo della libertà di scelta da parte dei consumatori in relazione ai prodotti di finanziamento, in quanto, sostiene fermamente lAntitrust, li avrebbe indotti ad assumere una decisione commerciale che non avrebbero preso da soli, in quanto, per giunta, la sottoscrizione di titoli della Banca non era conveniente. L’Antitrust ha, inoltre, accertato che la Banca imponendo ai consumatori anche l’apertura di un conto corrente soci collegato al mutuo presso la stessa, avrebbe posto in essere una pratica legante mutui-conti correnti del tutto vietata dal Codice del Consumo.
L’Authority ha sanzionato la Banca veneta in quanto avrebbe obbligato i clienti che richiedevano un mutuo a diventare azionisti finanziando gli aumenti di capitale, una pratica commerciale definita scorretta dallAntitrust che ha multato la Banca Popolare di Vicenza per un importo pari a 4 milioni e 500.000 euro.
La Banca nel periodo 2013-aprile 2015, stando a quanto comunicato dall Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, avrebbe infatti condizionato l’erogazione di finanziamenti a favore dei consumatori all’acquisto da parte degli stessi di proprie azioni od obbligazioni.
Nello specifico, per ottenere i cosiddetti “mutui soci”, contraddistinti da condizioni economiche vantaggiose rispetto ai prodotti di mutuo ordinario, i consumatori sarebbero stati fortemente influenzati: in primis ad acquistare pacchetti minimi di azioni della Banca, pari ad almeno un numero di 100 azioni e inoltre a non venderli per poter continuare a beneficiare delle condizioni economiche agevolate. Contestualmente alla sottoscrizione del “mutuo soci”, i consumatori sarebbero, inoltre, anche stati invitati caldamente ad aprire un conto corrente presso la stessa banca riservato ai soci con la prospettazione della necessità di instaurare un nuovo rapporto di conto corrente ai fini del perfezionamento del mutuo soci e della possibilità di usufruire dei vantaggi della qualifica di soci.
Questo modus operandi è stato considerato lesivo della libertà di scelta da parte dei consumatori in relazione ai prodotti di finanziamento, in quanto, sostiene fermamente lAntitrust, li avrebbe indotti ad assumere una decisione commerciale che non avrebbero preso da soli, in quanto, per giunta, la sottoscrizione di titoli della Banca non era conveniente. L’Antitrust ha, inoltre, accertato che la Banca imponendo ai consumatori anche l’apertura di un conto corrente soci collegato al mutuo presso la stessa, avrebbe posto in essere una pratica legante mutui-conti correnti del tutto vietata dal Codice del Consumo.