La vigilanza Bce lancerà a breve la consultazione sulle linee guida per le banche in materia di crediti deteriorati. Lo ha detto ieri Daniele Nouy, presidente del consiglio di supervisione della Bce, in un convegno a Bratislava. Il documento fornisce raccomandazioni e presenta alcune best practice, ha precisato Nouy.
Il testo potrà essere commentato dal mercato nella consultazione e, anche dopo lapprovazione finale non sarà vincolante per le banche. In ogni caso, ha rilevato Nouy le linee guida definiscono le aspettative della Vigilanza Bce e servono come base per i supervisori per valutare come le banche gestiscono i crediti deteriorati.
Il documento della Bce è il risultato dellindagine qualitativa avviata dalla task force sul credito costituita allinterno del Meccanismo Unico di Vigilanza. La richiesta di informazioni Bce, rivolta a molte banche europee a gennaio aveva preoccupato i mercati, intimoriti dalleventualità di nuovi accantonamenti per le banche italiane (anche se non cera e non cè un focus specifico sul Paese). Sulla materia, dopo alcuni giorni di silenzio dei vertici della Vigilanza Bce, è dovuto poi intervenire il presidente Mario Draghi, che ha smentito lintenzione di chiedere nuove rettifiche alle banche e ha chiarito la natura conoscitiva del questionario inviato agli istituti europei.
Ieri Nouy ha ribadito che il problema delle sofferenze deve essere affrontato oggi ma non può essere risolto in un giorno e che ci vuole tempo per ridurle. Il presidente della Vigilanza Bce ha anche aggiunto che alcuni Paesi potrebbero migliorare ulteriormente il sistema giudiziario e legale per facilitare lo smaltimento dei crediti deteriorati: un messaggio rivolto probabilmente anche allItalia, dopo le riforme già varate del governo.
Tornando alle linee guida in arrivo dalla Bce, ulteriori informazioni sono state date nei giorni scorsi da Paolo Angelini, vice-capo del dipartimento vigilanza della Banca dItalia: Lintensità dellazione di vigilanza sarà proporzionale alla dimensione del problema, che sarà individuata dai gruppi di supervisione (Jst) in base a unanalisi sia degli indicatori di qualità del credito sia di tutti i principali aspetti coperti dalla guida. Tra questi, Angelini ha citato la definizione degli npl e di altre particolari categorie di attivi (ad esempio i performing forbearance e i foreclosed); lindividuazione anticipata dei segnali di difficoltà del creditore; il tema dellorganizzazione interna e degli incentivi; lindividuazione di una strategia di gestione; lassetto informatico; il monitoraggio e il quadro delle informazioni statistiche. Il dirigente Bankitalia ha osservato che lobiettivo della guida è incoraggiare le banche a una gestione attiva degli npl, mirata a massimizzare i tassi di recupero e a velocizzare lo smaltimento dello stock esistente. Inoltre la guida potrà fornire alle banche del Ssm utili indicazioni per effettuare una valutazione complessiva dei propri metodi di gestione degli npl e per introdurre miglioramenti. In futuro potrebbe essere presentata a una seconda versione della guida, adattata per le banche che sono ora sottoposte alla vigilanza delle autorità nazionali.
Sempre in tema di sofferenze, la Bce ha lanciato da tempo anche il progetto Anacredit: Francoforte avrà una banca dati sui crediti degli istituti dellEurozona verso le imprese, con informazioni più approfondite e comparabili tra diversi Paesi.
Le banche dovranno comunicare a Francoforte a partire da settembre 2018 circa 90 dati per ogni esposizione verso aziende superiori a 25 mila euro. I dati serviranno sia per la politica monetaria che per la vigilanza. La Banca dItalia si è mossa in anticipo rispetto ad Anacredit, con un progetto simile in partenza da settembre: gli istituti dovranno fornire più dati sulle garanzie e sullo stato delle procedure di recupero. Le nuove rilevazioni di Via Nazionale riguarderanno le sofferenze lorde verso controparti italiane con valore di oltre 100 mila euro. Il primo invio dovrà essere effettuato entro il 25 settembre sul 50% dellesposizione verso imprese (o le prime 500 posizioni). Le informazioni raccolte da Bankitalia confluiranno poi in Anacredit.
Ieri Nouy ha rilevato che i mercati sono preoccupati soprattutto per la redditività delle banche, condizionata da tassi bassi e npl, ma anche per lincertezza regolamentare. Su questultimo punto ha assicurato che le novità stanno per terminare. Il numero uno della supervisione ha invece negato effetti negativi sui mercati legato allaumento dei requisiti patrimoniali. Nouy ha poi rivendicato uno spazio di manovra per il giudizio dei supervisori nei requisiti di secondo pilastro, anche se lorientamento Ue al momento è al contrario quello di ridurre la discrezionalità della vigilanza e chiarire la differenza tra requisiti di primo pilastro (definiti dalle leggi Ue e obbligatori per tutte le banche) e quelli di secondo pilastro (fissati dalla Bce per ogni banca).
Autore: Francesco Ninfole
Fonte:
Milano Finanza
best practice – banche – bce – sofferenze
La vigilanza Bce lancerà a breve la consultazione sulle linee guida per le banche in materia di crediti deteriorati. Lo ha detto ieri Daniele Nouy, presidente del consiglio di supervisione della Bce, in un convegno a Bratislava. Il documento fornisce raccomandazioni e presenta alcune best practice, ha precisato Nouy.
Il testo potrà essere commentato dal mercato nella consultazione e, anche dopo lapprovazione finale non sarà vincolante per le banche. In ogni caso, ha rilevato Nouy le linee guida definiscono le aspettative della Vigilanza Bce e servono come base per i supervisori per valutare come le banche gestiscono i crediti deteriorati.
Il documento della Bce è il risultato dellindagine qualitativa avviata dalla task force sul credito costituita allinterno del Meccanismo Unico di Vigilanza. La richiesta di informazioni Bce, rivolta a molte banche europee a gennaio aveva preoccupato i mercati, intimoriti dalleventualità di nuovi accantonamenti per le banche italiane (anche se non cera e non cè un focus specifico sul Paese). Sulla materia, dopo alcuni giorni di silenzio dei vertici della Vigilanza Bce, è dovuto poi intervenire il presidente Mario Draghi, che ha smentito lintenzione di chiedere nuove rettifiche alle banche e ha chiarito la natura conoscitiva del questionario inviato agli istituti europei.
Ieri Nouy ha ribadito che il problema delle sofferenze deve essere affrontato oggi ma non può essere risolto in un giorno e che ci vuole tempo per ridurle. Il presidente della Vigilanza Bce ha anche aggiunto che alcuni Paesi potrebbero migliorare ulteriormente il sistema giudiziario e legale per facilitare lo smaltimento dei crediti deteriorati: un messaggio rivolto probabilmente anche allItalia, dopo le riforme già varate del governo.
Tornando alle linee guida in arrivo dalla Bce, ulteriori informazioni sono state date nei giorni scorsi da Paolo Angelini, vice-capo del dipartimento vigilanza della Banca dItalia: Lintensità dellazione di vigilanza sarà proporzionale alla dimensione del problema, che sarà individuata dai gruppi di supervisione (Jst) in base a unanalisi sia degli indicatori di qualità del credito sia di tutti i principali aspetti coperti dalla guida. Tra questi, Angelini ha citato la definizione degli npl e di altre particolari categorie di attivi (ad esempio i performing forbearance e i foreclosed); lindividuazione anticipata dei segnali di difficoltà del creditore; il tema dellorganizzazione interna e degli incentivi; lindividuazione di una strategia di gestione; lassetto informatico; il monitoraggio e il quadro delle informazioni statistiche. Il dirigente Bankitalia ha osservato che lobiettivo della guida è incoraggiare le banche a una gestione attiva degli npl, mirata a massimizzare i tassi di recupero e a velocizzare lo smaltimento dello stock esistente. Inoltre la guida potrà fornire alle banche del Ssm utili indicazioni per effettuare una valutazione complessiva dei propri metodi di gestione degli npl e per introdurre miglioramenti. In futuro potrebbe essere presentata a una seconda versione della guida, adattata per le banche che sono ora sottoposte alla vigilanza delle autorità nazionali.
Sempre in tema di sofferenze, la Bce ha lanciato da tempo anche il progetto Anacredit: Francoforte avrà una banca dati sui crediti degli istituti dellEurozona verso le imprese, con informazioni più approfondite e comparabili tra diversi Paesi.
Le banche dovranno comunicare a Francoforte a partire da settembre 2018 circa 90 dati per ogni esposizione verso aziende superiori a 25 mila euro. I dati serviranno sia per la politica monetaria che per la vigilanza. La Banca dItalia si è mossa in anticipo rispetto ad Anacredit, con un progetto simile in partenza da settembre: gli istituti dovranno fornire più dati sulle garanzie e sullo stato delle procedure di recupero. Le nuove rilevazioni di Via Nazionale riguarderanno le sofferenze lorde verso controparti italiane con valore di oltre 100 mila euro. Il primo invio dovrà essere effettuato entro il 25 settembre sul 50% dellesposizione verso imprese (o le prime 500 posizioni). Le informazioni raccolte da Bankitalia confluiranno poi in Anacredit.
Ieri Nouy ha rilevato che i mercati sono preoccupati soprattutto per la redditività delle banche, condizionata da tassi bassi e npl, ma anche per lincertezza regolamentare. Su questultimo punto ha assicurato che le novità stanno per terminare. Il numero uno della supervisione ha invece negato effetti negativi sui mercati legato allaumento dei requisiti patrimoniali. Nouy ha poi rivendicato uno spazio di manovra per il giudizio dei supervisori nei requisiti di secondo pilastro, anche se lorientamento Ue al momento è al contrario quello di ridurre la discrezionalità della vigilanza e chiarire la differenza tra requisiti di primo pilastro (definiti dalle leggi Ue e obbligatori per tutte le banche) e quelli di secondo pilastro (fissati dalla Bce per ogni banca).
Autore: Francesco Ninfole
Fonte:
Milano Finanza
best practice – banche – bce – sofferenze