Fisco, tributi e riscossioni

Equitalia: arriva la sanatoria per le rate non pagate. Cosa cambia?

Via libera alla sanatoria delle rate non pagate a Equitalia: per chi è decaduto dalla dilazione ora vi sarebbe la  possibilità di una riammissione senza sanzioni. Si potrà dunque riottenere il beneficio senza dover pagare l’arretrato. Questo in sintesi  l’emendamento al dl Enti Locali che il Parlamento si appresta a votare con la fiducia. La proposta avanzata dunque non sarebbe solo quella della sanatoria dei piani di rateazione, ma si tratterebbe, per dirla in modo intuitivo ai più, anche di una rottamazione delle cartelle di pagamento attraverso lo scorporo di sanzioni e interessi moratori.

Cosa prevede l’emendamento che sta per divenire legge?

L’emendamento appena approvato che si appresta a divenire legge, prevede la possibilità di essere riammessi ai piani con Equitalia per tutti i contribuenti decaduti alla data del 1° luglio 2016. Quindi ciò vale anche per le dilazioni concesse sia prima che dopo l’entrata in vigore del decreto attuativo sulla riscossione della delega fiscale, datato il 22 ottobre 2015. La novità è che per poter essere riammessi al pagamento a rate non sarà più necessario pagare tutte le rate non saldate, da qui il termine sanatoria. Che permetterà di chiedere la riapertura della dilazione senza dover pagare lo scaduto in un’unica soluzione, ma proseguendo le scadenze delle rate in precedenza concordate.

Rottamazione delle cartelle di pagamento: quali le novità?

  1. Inizialmente verrà concesso per tutti un piano di massimo 72 rate (sei anni), senza bisogno di dimostrare la difficoltà economica, qualora successivamente venga provato che vi è in atto un peggioramento della situazione economica, ma il contribuente continua a garantire la solvibilità, la rateazione potrà addirittura essere ulteriormente spalmata in un arco temporale maggiore
  2. L’istanza di riammissione ai piani di rateizzazione dovrà essere presentata tassativamente entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del Dl enti locali.
  3. La norma prevede  ora la possibilità di rateizzazione per debiti fino a 60 mila euro, entro tale limite, che aumenta di 10 mila euro rispetto al precedente fissato a 50 mila,  la rateazione può avvenire su semplice presentazione della domanda, senza documentazione che comprovi la difficoltà economica.

 

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