Un aumento di capitale che potrebbe andare da un minimo di un miliardo fino a 4 miliardi di euro. È questo lammontare della ricapitalizzazione attese per Monte dei Paschi di Siena secondo Mediobanca. Listituto di Piazzetta Cuccia, che peraltro è advisor di Mps sul tema dei non performing loans, fa variare in questa forchetta il fabbisogno di capitale che si renderà necessario dopo la cessione delle sofferenze ad Atlante. E il divario è giustificato proprio dal prezzo che il fondo guidato da Alessandro Penati pagherà per le sofferenze.
E proprio un aggiornamento sul fronte degli Npl dovrebbe essere al centro di un Cda che la banca senese dovrebbe tenere domani, a quanto risulta al Sole 24Ore. Un incontro che non avrà alcun carattere risolutivo, ma che daltra parte potrebbe servire a fare il punto sul dossier in vista dellaltro Cda, questa volta invece decisivo, del prossimo 29 luglio.
Tornando allo studio di Mediobanca, va detto la ricerca mette in evidenza i vari impatti delle cessioni sul coefficiente patrimoniale Common Equity Tier 1. Con un Cet 1 attualmente all11,7%, gli Npl sono stati messi a bilancio al prezzo di 36 centesimi per ogni euro: ipotizzando che la Bce fissi il coefficiente patrimoniale minimo del Monte al 12%, in caso di vendita a 20 centesimi la banca avrebbe bisogno di un aumento da 3 miliardi, che scende a 2,1 miliardi in caso di dismissione a 25 cent, a 1,8 miliardi a 27 cent e a 1,3 miliardi a 30 cent.
Se, invece, lEurotower chiedesse un Cet 1 al 13% allora il rafforzamento patrimoniale sarà più oneroso: 3,8 miliardi in caso di vendita a 20 cent, 2,9 miliardi a 25 centesimi, a 2,55 per i 27 cent e a 2 miliardi per i 30 cent. Le ultime indiscrezioni indicavano un prezzo intorno ai 28 centesimi. Va detto che in questo ambito la banca guidata da Fabrizio Viola il cui titolo ieri è sceso del 3,3%, a 32 cents sta lavorando incessantemente al varo del consorzio di garanzia. Il dialogo con le banche daffari è avviato e proprio il prezzo di cessione degli asset sarà decisivo per capire lappeal delloperazione.
Al centro del report di Mediobanca anche alcune ipotesi di intervento pubblico: sul tavolo le indiscrezioni di stampa secondo cui lo Stato potrebbe garantire non solo la tranche senior della cartolarizzazione attraverso lo strumento messo in piedi dal governo (i cosiddetti Gacs) ma anche la parte più rischiosa, quella junior. Unipotesi suggestiva ma che, a quanto risulta, daltra parte non sarebbe facilmente praticabile. Soprattutto alla luce delle complessità delle trattative servite per il varo della garanzia sulle tranche senior.
Il tema del prezzo a cui saranno ceduti gli Npl del Monte dei Paschi -dossier a cui sta lavorando ladvisor di Mps, Jp Morgan è di interesse per lintero sistema bancario italiano. Qualora i crediti in sofferenza fossero ceduti a un prezzo superiore a quello di mercato si potrebbe verificare un repricingcollettivo di tutti gli asset del settore. Un passaggio di rilievo, dopo la pesante valutazione subita dagl Npl dopo il salvataggio delle 4 banche regionali. Il beneficio a catena interesserebbe anche le valutazioni i titoli bancari.
Fonte:
Il Sole 24 ore
npl – atlante – mps
Un aumento di capitale che potrebbe andare da un minimo di un miliardo fino a 4 miliardi di euro. È questo lammontare della ricapitalizzazione attese per Monte dei Paschi di Siena secondo Mediobanca. Listituto di Piazzetta Cuccia, che peraltro è advisor di Mps sul tema dei non performing loans, fa variare in questa forchetta il fabbisogno di capitale che si renderà necessario dopo la cessione delle sofferenze ad Atlante. E il divario è giustificato proprio dal prezzo che il fondo guidato da Alessandro Penati pagherà per le sofferenze.
E proprio un aggiornamento sul fronte degli Npl dovrebbe essere al centro di un Cda che la banca senese dovrebbe tenere domani, a quanto risulta al Sole 24Ore. Un incontro che non avrà alcun carattere risolutivo, ma che daltra parte potrebbe servire a fare il punto sul dossier in vista dellaltro Cda, questa volta invece decisivo, del prossimo 29 luglio.
Tornando allo studio di Mediobanca, va detto la ricerca mette in evidenza i vari impatti delle cessioni sul coefficiente patrimoniale Common Equity Tier 1. Con un Cet 1 attualmente all11,7%, gli Npl sono stati messi a bilancio al prezzo di 36 centesimi per ogni euro: ipotizzando che la Bce fissi il coefficiente patrimoniale minimo del Monte al 12%, in caso di vendita a 20 centesimi la banca avrebbe bisogno di un aumento da 3 miliardi, che scende a 2,1 miliardi in caso di dismissione a 25 cent, a 1,8 miliardi a 27 cent e a 1,3 miliardi a 30 cent.
Se, invece, lEurotower chiedesse un Cet 1 al 13% allora il rafforzamento patrimoniale sarà più oneroso: 3,8 miliardi in caso di vendita a 20 cent, 2,9 miliardi a 25 centesimi, a 2,55 per i 27 cent e a 2 miliardi per i 30 cent. Le ultime indiscrezioni indicavano un prezzo intorno ai 28 centesimi. Va detto che in questo ambito la banca guidata da Fabrizio Viola il cui titolo ieri è sceso del 3,3%, a 32 cents sta lavorando incessantemente al varo del consorzio di garanzia. Il dialogo con le banche daffari è avviato e proprio il prezzo di cessione degli asset sarà decisivo per capire lappeal delloperazione.
Al centro del report di Mediobanca anche alcune ipotesi di intervento pubblico: sul tavolo le indiscrezioni di stampa secondo cui lo Stato potrebbe garantire non solo la tranche senior della cartolarizzazione attraverso lo strumento messo in piedi dal governo (i cosiddetti Gacs) ma anche la parte più rischiosa, quella junior. Unipotesi suggestiva ma che, a quanto risulta, daltra parte non sarebbe facilmente praticabile. Soprattutto alla luce delle complessità delle trattative servite per il varo della garanzia sulle tranche senior.
Il tema del prezzo a cui saranno ceduti gli Npl del Monte dei Paschi -dossier a cui sta lavorando ladvisor di Mps, Jp Morgan è di interesse per lintero sistema bancario italiano. Qualora i crediti in sofferenza fossero ceduti a un prezzo superiore a quello di mercato si potrebbe verificare un repricingcollettivo di tutti gli asset del settore. Un passaggio di rilievo, dopo la pesante valutazione subita dagl Npl dopo il salvataggio delle 4 banche regionali. Il beneficio a catena interesserebbe anche le valutazioni i titoli bancari.
Fonte:
Il Sole 24 ore
npl – atlante – mps