Le famiglie italiane in condizione di povertà assoluta sono quasi raddoppiate negli anni della crisi: +78,5%, con una incidenza sul totale passata dal 3,5% pre-recessione al 5,7% del 2014. Lo segnala un’indagine dellUfficio studi della Confcommercio. Le famiglie assolutamente indigenti erano oltre 823mila nel 2007, sono salite a quasi 1,5 mln nel 2014. Le persone in povertà assoluta hanno superato nel 2014 i 4 milioni, con un incremento di quasi il 130% rispetto al 2007, arrivando a sfiorare il 7% della popolazione. Lo studio segnala, però, che nel 2015, si è verificata uninversione del ciclo. E che in questa prima parte del 2016 sembrano rafforzarsi i segnali di ripresa già timidamente manifestatisi lo scorso anno.
Quasi raddoppiate famiglie povere: +79%
Il reddito disponibile delle famiglie, misurato in termini di potere d’acquisto ai prezzi del 2015, si è ridotto nel settennato della recessione di oltre il 10% e, al tempo stesso, la spesa in termini reali delle famiglie si è contratta di circa sette punti percentuali. Le famiglie cioè, hanno in qualche misura cercato di non contrarre della stessa entità del reddito il proprio tenore di vita, a scapito però del risparmio, i cui flussi si sono ridotti di quasi il 36%. In termini pro capite le flessioni risultano anche più accentuate, in quanto la popolazione è comunque cresciuta nel periodo considerato di circa il 4%, erodendo così le dimensioni delle `fette´ di una `torta´ di redditi e consumi divenuta più piccola.
Spesa alimentare in calo
La prolungata e profonda recessione ha modificato drasticamente i comportamenti e i modelli di consumo. Le principali funzioni di consumo hanno evidenziato, tra il 2008 e il 2014, pesanti riduzioni, compresa la stessa spesa alimentare che si è contratta in quantità di oltre il 12%, così come fortemente penalizzati sono risultati gli acquisti di beni durevoli (-25% circa), con punte superiori al 40% relativamente all’acquisto di mezzi di trasporto.
Inversione del trend nel 2015
Nel 2015, rileva lo studio, si è verificata però una svolta con linversione del ciclo. Reddito disponibile e spesa delle famiglie in termini reali sono cresciuti dell1% circa, sia come livelli assoluti, sia come grandezze pro capite, mentre il risparmio ha evidenziato un recupero più modesto, intorno a mezzo punto percentuale. Nel corso del 2015, le principali funzioni di consumo, misurate in quantità, sono ritornate ad esibire tassi di crescita positivi, con un forte balzo dei mezzi di trasporto (+18% circa rispetto al 2014), conseguenza del rimbalzo statistico favorevole.
Verso un rafforzamento dei segnali di ripresa
Si tratta, comunque, di un recupero assai modesto rispetto alle posizioni perse nel corso della recessione. In questa prima parte del 2016, sotto il profilo congiunturale, sembrano rafforzarsi i segnali di ripresa già timidamente manifestatisi nel corso del 2015.
Autore: Confcommercio: famiglie povere raddoppiate negli anni della crisi
Fonte:
Il Sole 24 Ore
crisi – congiuntura economica – povertà – famiglie
Le famiglie italiane in condizione di povertà assoluta sono quasi raddoppiate negli anni della crisi: +78,5%, con una incidenza sul totale passata dal 3,5% pre-recessione al 5,7% del 2014. Lo segnala un’indagine dellUfficio studi della Confcommercio. Le famiglie assolutamente indigenti erano oltre 823mila nel 2007, sono salite a quasi 1,5 mln nel 2014. Le persone in povertà assoluta hanno superato nel 2014 i 4 milioni, con un incremento di quasi il 130% rispetto al 2007, arrivando a sfiorare il 7% della popolazione. Lo studio segnala, però, che nel 2015, si è verificata uninversione del ciclo. E che in questa prima parte del 2016 sembrano rafforzarsi i segnali di ripresa già timidamente manifestatisi lo scorso anno.
Quasi raddoppiate famiglie povere: +79%
Il reddito disponibile delle famiglie, misurato in termini di potere d’acquisto ai prezzi del 2015, si è ridotto nel settennato della recessione di oltre il 10% e, al tempo stesso, la spesa in termini reali delle famiglie si è contratta di circa sette punti percentuali. Le famiglie cioè, hanno in qualche misura cercato di non contrarre della stessa entità del reddito il proprio tenore di vita, a scapito però del risparmio, i cui flussi si sono ridotti di quasi il 36%. In termini pro capite le flessioni risultano anche più accentuate, in quanto la popolazione è comunque cresciuta nel periodo considerato di circa il 4%, erodendo così le dimensioni delle `fette´ di una `torta´ di redditi e consumi divenuta più piccola.
Spesa alimentare in calo
La prolungata e profonda recessione ha modificato drasticamente i comportamenti e i modelli di consumo. Le principali funzioni di consumo hanno evidenziato, tra il 2008 e il 2014, pesanti riduzioni, compresa la stessa spesa alimentare che si è contratta in quantità di oltre il 12%, così come fortemente penalizzati sono risultati gli acquisti di beni durevoli (-25% circa), con punte superiori al 40% relativamente all’acquisto di mezzi di trasporto.
Inversione del trend nel 2015
Nel 2015, rileva lo studio, si è verificata però una svolta con linversione del ciclo. Reddito disponibile e spesa delle famiglie in termini reali sono cresciuti dell1% circa, sia come livelli assoluti, sia come grandezze pro capite, mentre il risparmio ha evidenziato un recupero più modesto, intorno a mezzo punto percentuale. Nel corso del 2015, le principali funzioni di consumo, misurate in quantità, sono ritornate ad esibire tassi di crescita positivi, con un forte balzo dei mezzi di trasporto (+18% circa rispetto al 2014), conseguenza del rimbalzo statistico favorevole.
Verso un rafforzamento dei segnali di ripresa
Si tratta, comunque, di un recupero assai modesto rispetto alle posizioni perse nel corso della recessione. In questa prima parte del 2016, sotto il profilo congiunturale, sembrano rafforzarsi i segnali di ripresa già timidamente manifestatisi nel corso del 2015.
Autore: Confcommercio: famiglie povere raddoppiate negli anni della crisi
Fonte:
Il Sole 24 Ore
crisi – congiuntura economica – povertà – famiglie