Il mercato immobiliare è in ripresa e le compravendite nel 2015 sono aumentate consolidando il recupero iniziato nel 2014, questo il quadro roseo che emerge dal Rapporto immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e dell’ Abi per il settore residenziale.
Nel report dettagliato si legge “Nel 2015 il mercato delle abitazioni, dopo la lunga e ripida discesa osservata dal 2007, sembra essere tornato su un sentiero di crescita”. Le 449mila transazioni hanno di fatto confermato e superato il dato del 2014 pari a 421mila transazioni(+6,5%). Il dato anche se è in crescita resta comunque ancora molto lontano, specifica il rapporto, dal picco registratosi nel 2007, ove le compravendite erano state pari a Un dato 877 mila .
Che cosa sostiene lattuale ripresa?
A sostenere la ripresa è anche l’indice di affordability, ossia la possibilità, che viene calcolata dallAbi, delle famiglie di comprare casa indebitandosi. Tale indice prosegue nel suo trend positivo a marzo ha raggiunto il valore massimo dell’11,9%. In quest’ultimo anno la dinamica positiva è stata determinata soprattutto da una forte riduzione del costo dei mutui, mentre continua ad essere positivo anche il contributo dovuto al miglioramento del prezzo relativo delle case rispetto al reddito disponibile.
Sebbene, si legge nello studio, il mercato mostri ancora “livelli lievemente inferiori a quelli della fine degli anni ’80, il dato del 2015 consolida comunque il trend positivo riscontrato già nel 2014 segnando un inequivocabile segnale di ripresa. Se, infatti, la crescita registrata nel 2014 era in realtà influenzata dagli effetti che ha avuto sul mercato l’entrata in vigore del nuovo regime delle imposte di registro, ipotecaria e catastale applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti immobiliare il dato del 2015 rappresenta un dato di crescita tout court”.
Le cause di questa ripresa del mercato residenziale dipendono, stando alle specifiche del rapporto diffuso, da diversi fattori:
- per un bene d’uso come l’abitazione oltre certi livelli è difficile scendere perché le necessità di acquisto per quanto rinviabili, rimangono.
- La complessa congiuntura economica inizia a dare segnali, seppure non esaltanti, di ripresa che si riflettono, in particolare, sui diversi indicatori che misurano la fiducia delle famiglie.
- Infine, si legge, “i tassi di interesse sono ulteriormente diminuiti ed il credito delle banche è aumentato”.
Compravendite in aumento, prezzi in calo
Nonostante salgano le compravendite restano ancora in calo i prezzi. Il valore degli scambi ha raggiunto 76 miliardi, crescendo del 5,4%, meno della variazione delle compravendite. La regione che guida la ripresa è la Lombardia, +9%. Quasi tutte le regioni hanno fatto evidenziare performance positive solo in Molise e Valle d’Aosta si è registrato un saldo negativo. Circa il 45% degli acquisti sono stati realizzati tramite un mutuo ipotecario, con il capitale erogato totale che è passato da 19,3 miliardi a 23 miliardi, +19,4%.
Il mercato immobiliare è in ripresa e le compravendite nel 2015 sono aumentate consolidando il recupero iniziato nel 2014, questo il quadro roseo che emerge dal Rapporto immobiliare dell’Agenzia delle Entrate e dell’ Abi per il settore residenziale.
Nel report dettagliato si legge “Nel 2015 il mercato delle abitazioni, dopo la lunga e ripida discesa osservata dal 2007, sembra essere tornato su un sentiero di crescita”. Le 449mila transazioni hanno di fatto confermato e superato il dato del 2014 pari a 421mila transazioni(+6,5%). Il dato anche se è in crescita resta comunque ancora molto lontano, specifica il rapporto, dal picco registratosi nel 2007, ove le compravendite erano state pari a Un dato 877 mila .
Che cosa sostiene lattuale ripresa?
A sostenere la ripresa è anche l’indice di affordability, ossia la possibilità, che viene calcolata dallAbi, delle famiglie di comprare casa indebitandosi. Tale indice prosegue nel suo trend positivo a marzo ha raggiunto il valore massimo dell’11,9%. In quest’ultimo anno la dinamica positiva è stata determinata soprattutto da una forte riduzione del costo dei mutui, mentre continua ad essere positivo anche il contributo dovuto al miglioramento del prezzo relativo delle case rispetto al reddito disponibile.
Sebbene, si legge nello studio, il mercato mostri ancora “livelli lievemente inferiori a quelli della fine degli anni ’80, il dato del 2015 consolida comunque il trend positivo riscontrato già nel 2014 segnando un inequivocabile segnale di ripresa. Se, infatti, la crescita registrata nel 2014 era in realtà influenzata dagli effetti che ha avuto sul mercato l’entrata in vigore del nuovo regime delle imposte di registro, ipotecaria e catastale applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti immobiliare il dato del 2015 rappresenta un dato di crescita tout court”.
Le cause di questa ripresa del mercato residenziale dipendono, stando alle specifiche del rapporto diffuso, da diversi fattori:
Compravendite in aumento, prezzi in calo
Nonostante salgano le compravendite restano ancora in calo i prezzi. Il valore degli scambi ha raggiunto 76 miliardi, crescendo del 5,4%, meno della variazione delle compravendite. La regione che guida la ripresa è la Lombardia, +9%. Quasi tutte le regioni hanno fatto evidenziare performance positive solo in Molise e Valle d’Aosta si è registrato un saldo negativo. Circa il 45% degli acquisti sono stati realizzati tramite un mutuo ipotecario, con il capitale erogato totale che è passato da 19,3 miliardi a 23 miliardi, +19,4%.