Come ogni anno CRIF Credit Solutions ha analizzato i dati relativi allimporto medio erogato[1] nel corso dellanno 2015, distinto per le diverse forme tecniche del credito al dettaglio, ovvero mutui immobiliari, prestiti personali e prestiti finalizzati.
Per interpretare la dinamica in corso è opportuno considerare che lanalisi dei flussi di credito erogato alle famiglie italiane nel corso del 2015 si inquadra in un contesto economico in lieve recupero. In particolare tra i fattori economici principali della ripresa spiccano il calo del prezzo del petrolio, il favorevole tasso di cambio EUR/USD e soprattutto livello di liquidità monetaria disponibile determinata dal quantitative easing della BCE e il basso livello raggiunto dai tassi di interesse. Questi ultimi fattori hanno avuto un impatto importante sia sulla domanda, che torna a crescere sulla scia di outlook positivi e clima di fiducia in miglioramento, sia sulle condizioni di offerta, divenute più favorevoli.
La ripresa delle erogazioni è visibile in tutte le forme tecniche considerate sebbene vada sottolineato che per i mutui si è assistito ad una grande vivacità delle surroghe e sostituzioni, grazie a condizioni migliorative dellofferta.
A questo riguardo, a dicembre 2015 per i mutui il Taeg[2] sui flussi si attestava, a seguito di un trend di riduzione, al 2.8% mentre per il credito al consumo il Taeg era pari a 7.9%. Il contesto di recupero si può leggere anche nei dati del mercato immobiliare[3], che nel 2015 ha registrato ulteriori segnali di miglioramento: le compravendite sono risultate in crescita del 3,6% rispetto allanno precedente, con un andamento dei prezzi ancora in lieve calo (ma in attenuazione) per le abitazioni (-2,3).
Contestualmente si rileva un ottimo recupero anche del mercato dellauto con un aumento delle immatricolazioni del 15,8%, continuando sul sentiero di crescita già tracciato nel 2014.
La parziale ripresa delle erogazioni comincia a dare un primo slancio ad un mercato che è rimasto fermo a lungo e a stimolare gli investimenti di lungo termine che famiglie e imprese avevano rimandato negli ultimi anni – spiegano Giorgio Costantino, Senior Director CRIF Management Consulting, e Daniela Bastianelli, Reserch Officer CRIF Management Consulting, che hanno curato lo studio -. La spinta per rivitalizzare il segmento retail è stata data anche da condizioni dellofferta decisamente più favorevoli con tassi su livelli minimi e leuribor ancora pari a zero, quindi su livelli eccezionalmente bassi che da diversi trimestri continuano ad agevolare i mutui a tasso variabile.
GLI IMPORTI MEDI EROGATI NEL 2015
Relativamente agli importi medi erogati per singola forma tecnica, i mutui ipotecari hanno registrato nel 2015 un importo medio pari a 122.942 Euro, inferiore del -3.3% rispetto al 2014, che a sua volta aveva già fatto registrare una contrazione rispetto allanno precedente.
Inversione di tendenza invece per i prestiti personali che nel 2015 mostrano una crescita del valore medio pari al +13.0%, che si attesta a 12.385 Euro, mentre limporto medio erogato per i prestiti finalizzati è risultato pari a 4.242 Euro, in una crescita del +5.2%.
Importo medio erogato[4] – tassi di crescita nazionali
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Importo medio erogato – 2015
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Variazione 2015 su 2014
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Variazione anno 2014 su 2013
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Mutui ipotecari
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122.942
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-3.3%
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-10.0%
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Prestiti personali
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12.385
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+13.0%
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-10.0%
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Prestiti finalizzati
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4.242
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+5.2%
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+1.3%
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Fonte: elaborazioni su dati CRIF
Lulteriore diminuzione dellimporto medio erogato relativamente ai mutui nel corso del 2015 risponde anche allesigenza da parte degli operatori di rispettare la sostenibilità economica del finanziamento, per un più attento controllo del rischio di credito. A fronte di politiche di offerta selettive e di una domanda più consapevole, la rischiosità è risultata infatti in contrazione nel corso del 2015 per tutte le forme tecniche considerate. Tuttavia il rischio di credito rimane un tema centrale e ancora di grande attualità anche in questo primo scorcio del 2016 dove la gestione dei non performing loan coinvolge operatori creditizi e istituzioni.
Se si considera unanalisi di lungo periodo, e si mettono a confronto gli importi medi erogati nel 2007, ovvero prima che la crisi facesse sentire i suoi effetti, si nota come effettivamente limpatto dei cambiamenti economici si sia manifestato in modo importante anche nei ticket erogati. In particolare, si nota come la distanza tra le due annate sia considerevole per i mutui e per i prestiti finalizzati mentre per i prestiti personali limporto medio nel 2015, dopo un trend di contrazione, torna al livello pre-crisi.
Importo medio erogato[5] – tassi di crescita nazionali
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Importo medio erogato – 2007
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Importo medio erogato – 2015
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Mutui ipotecari
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148.195
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122.942
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Prestiti personali
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12.388
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12.385
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Prestiti finalizzati
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6.186
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4.242
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Fonte: elaborazioni su dati CRIF
Labbondante liquidità presente sul mercato e le azioni avviate per il controllo della qualità del credito, visibile nella progressiva contrazione del tasso di default per famiglie e imprese, completano un quadro in miglioramento. Rimane una questione aperta: la gestione dello stock di sofferenze accumulate negli anni di crisi – conclude Costantino -. La scelta di avviare investimenti immobiliari è anche incoraggiata dai prezzi degli immobili e da unabbondante offerta di invenduto. Sul fronte dei prestiti al consumo si assiste, invece, ad una ripresa sia dei prestiti finalizzati sia di quelli personali che, come per i mutui, vengono animati da una forte concorrenza tra gli operatori che promuovono unofferta più articolata e diversificata con prodotti più flessibili, che prevedono la possibilità di rivedere i termini di pagamento modificando gli importi nel corso della vita del prestito. In sostanza offrendo la possibilità di rimodulare il proprio debito. Infine, questo incremento dei prestiti erogati è anche legato alla ripresa dei consumi di alcuni beni durevoli, testimoniato dallaumento delle immatricolazioni di auto e moto ma anche di articoli di arredamento.
[1] Indicazioni metodologiche: limporto medio erogato risulta dal rapporto tra limporto complessivo finanziato nellanno di riferimento e il numero di pratiche.
[2]Fonte: Banca dItalia Tassi di interesse bancari sui prestiti in euro alle famiglie: nuove operazioni, tassi armonizzati
[4]Indicazioni metodologiche: limporto medio erogato risulta dal rapporto tra limporto complessivo finanziato nel periodo di riferimento e il numero di pratiche
[5]Indicazioni metodologiche: limporto medio erogato risulta dal rapporto tra limporto complessivo finanziato nel periodo di riferimento e il numero di pratiche
Fonte:
Crif
prestiti personali – famiglie – mutui – banche
Come ogni anno CRIF Credit Solutions ha analizzato i dati relativi allimporto medio erogato[1] nel corso dellanno 2015, distinto per le diverse forme tecniche del credito al dettaglio, ovvero mutui immobiliari, prestiti personali e prestiti finalizzati.
Per interpretare la dinamica in corso è opportuno considerare che lanalisi dei flussi di credito erogato alle famiglie italiane nel corso del 2015 si inquadra in un contesto economico in lieve recupero. In particolare tra i fattori economici principali della ripresa spiccano il calo del prezzo del petrolio, il favorevole tasso di cambio EUR/USD e soprattutto livello di liquidità monetaria disponibile determinata dal quantitative easing della BCE e il basso livello raggiunto dai tassi di interesse. Questi ultimi fattori hanno avuto un impatto importante sia sulla domanda, che torna a crescere sulla scia di outlook positivi e clima di fiducia in miglioramento, sia sulle condizioni di offerta, divenute più favorevoli.
La ripresa delle erogazioni è visibile in tutte le forme tecniche considerate sebbene vada sottolineato che per i mutui si è assistito ad una grande vivacità delle surroghe e sostituzioni, grazie a condizioni migliorative dellofferta.
A questo riguardo, a dicembre 2015 per i mutui il Taeg[2] sui flussi si attestava, a seguito di un trend di riduzione, al 2.8% mentre per il credito al consumo il Taeg era pari a 7.9%. Il contesto di recupero si può leggere anche nei dati del mercato immobiliare[3], che nel 2015 ha registrato ulteriori segnali di miglioramento: le compravendite sono risultate in crescita del 3,6% rispetto allanno precedente, con un andamento dei prezzi ancora in lieve calo (ma in attenuazione) per le abitazioni (-2,3).
Contestualmente si rileva un ottimo recupero anche del mercato dellauto con un aumento delle immatricolazioni del 15,8%, continuando sul sentiero di crescita già tracciato nel 2014.
La parziale ripresa delle erogazioni comincia a dare un primo slancio ad un mercato che è rimasto fermo a lungo e a stimolare gli investimenti di lungo termine che famiglie e imprese avevano rimandato negli ultimi anni – spiegano Giorgio Costantino, Senior Director CRIF Management Consulting, e Daniela Bastianelli, Reserch Officer CRIF Management Consulting, che hanno curato lo studio -. La spinta per rivitalizzare il segmento retail è stata data anche da condizioni dellofferta decisamente più favorevoli con tassi su livelli minimi e leuribor ancora pari a zero, quindi su livelli eccezionalmente bassi che da diversi trimestri continuano ad agevolare i mutui a tasso variabile.
GLI IMPORTI MEDI EROGATI NEL 2015
Relativamente agli importi medi erogati per singola forma tecnica, i mutui ipotecari hanno registrato nel 2015 un importo medio pari a 122.942 Euro, inferiore del -3.3% rispetto al 2014, che a sua volta aveva già fatto registrare una contrazione rispetto allanno precedente.
Inversione di tendenza invece per i prestiti personali che nel 2015 mostrano una crescita del valore medio pari al +13.0%, che si attesta a 12.385 Euro, mentre limporto medio erogato per i prestiti finalizzati è risultato pari a 4.242 Euro, in una crescita del +5.2%.
Importo medio erogato[4] – tassi di crescita nazionali
Importo medio erogato – 2015
Variazione 2015 su 2014
Variazione anno 2014 su 2013
Mutui ipotecari
122.942
-3.3%
-10.0%
Prestiti personali
12.385
+13.0%
-10.0%
Prestiti finalizzati
4.242
+5.2%
+1.3%
Fonte: elaborazioni su dati CRIF
Lulteriore diminuzione dellimporto medio erogato relativamente ai mutui nel corso del 2015 risponde anche allesigenza da parte degli operatori di rispettare la sostenibilità economica del finanziamento, per un più attento controllo del rischio di credito. A fronte di politiche di offerta selettive e di una domanda più consapevole, la rischiosità è risultata infatti in contrazione nel corso del 2015 per tutte le forme tecniche considerate. Tuttavia il rischio di credito rimane un tema centrale e ancora di grande attualità anche in questo primo scorcio del 2016 dove la gestione dei non performing loan coinvolge operatori creditizi e istituzioni.
Se si considera unanalisi di lungo periodo, e si mettono a confronto gli importi medi erogati nel 2007, ovvero prima che la crisi facesse sentire i suoi effetti, si nota come effettivamente limpatto dei cambiamenti economici si sia manifestato in modo importante anche nei ticket erogati. In particolare, si nota come la distanza tra le due annate sia considerevole per i mutui e per i prestiti finalizzati mentre per i prestiti personali limporto medio nel 2015, dopo un trend di contrazione, torna al livello pre-crisi.
Importo medio erogato[5] – tassi di crescita nazionali
Importo medio erogato – 2007
Importo medio erogato – 2015
Mutui ipotecari
148.195
122.942
Prestiti personali
12.388
12.385
Prestiti finalizzati
6.186
4.242
Fonte: elaborazioni su dati CRIF
Labbondante liquidità presente sul mercato e le azioni avviate per il controllo della qualità del credito, visibile nella progressiva contrazione del tasso di default per famiglie e imprese, completano un quadro in miglioramento. Rimane una questione aperta: la gestione dello stock di sofferenze accumulate negli anni di crisi – conclude Costantino -. La scelta di avviare investimenti immobiliari è anche incoraggiata dai prezzi degli immobili e da unabbondante offerta di invenduto. Sul fronte dei prestiti al consumo si assiste, invece, ad una ripresa sia dei prestiti finalizzati sia di quelli personali che, come per i mutui, vengono animati da una forte concorrenza tra gli operatori che promuovono unofferta più articolata e diversificata con prodotti più flessibili, che prevedono la possibilità di rivedere i termini di pagamento modificando gli importi nel corso della vita del prestito. In sostanza offrendo la possibilità di rimodulare il proprio debito. Infine, questo incremento dei prestiti erogati è anche legato alla ripresa dei consumi di alcuni beni durevoli, testimoniato dallaumento delle immatricolazioni di auto e moto ma anche di articoli di arredamento.
[1] Indicazioni metodologiche: limporto medio erogato risulta dal rapporto tra limporto complessivo finanziato nellanno di riferimento e il numero di pratiche.
[2]Fonte: Banca dItalia Tassi di interesse bancari sui prestiti in euro alle famiglie: nuove operazioni, tassi armonizzati
[3] Fonte Nomisma
[4]Indicazioni metodologiche: limporto medio erogato risulta dal rapporto tra limporto complessivo finanziato nel periodo di riferimento e il numero di pratiche
[5]Indicazioni metodologiche: limporto medio erogato risulta dal rapporto tra limporto complessivo finanziato nel periodo di riferimento e il numero di pratiche
Fonte:
Crif
prestiti personali – famiglie – mutui – banche