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Holding unica per le Bcc e Gacs. Varato il pacchetto banche

Holding unica per le Bcc, con la possibilità per le banche di non aderire; traduzione in norme dell’accordo con Bruxelles sulla garanzia pubblica per le sofferenze; un disegno di legge delega di riforma del diritto fallimentare per accelerare il recupero dei crediti da parte delle banche. Dal Consiglio dei ministri di ieri sera, terminato poco prima di mezzanotte, sono al contrario rimasti fuori i criteri per gli indennizzi agli obbligazionisti penalizzati dai salvataggi di Banca Etruria,  Banca Marche, CariFerrara e CariChieti, che, ha assicurato Matteo Renzi, “arriveranno a giorni”.

Nello specifico dell’atteso e più volte rinviato pacchetto banche il premier ha invece assicurato che le misure varate ieri renderanno “più solido” il sistema. Tant’è che il governo colloca le decisioni di ieri accanto al più ampio disegno di riordino del settore assieme alla riforma della banche popolari e all’autoriforma delle Fondazioni.

La riforma del credito cooperativo, sollecitata anche dall’Unione europea e che entrerà in vigore tra 18 mesi, ricalca “con alcune differenze” quella ideata dallo stesso mondo delle Bcc. Lo schema prevede l’obbligo per le Bcc di aderire ad un gruppo bancario cooperativo che abbia come capogruppo una società per azioni con un patrimonio non inferiore a 1 miliardo di euro. L’adesione avverrà attraverso contratti di coesione. Le Bcc manterranno comunque la maggioranza del capitale della holding.

Gli istituti che non intenderanno aderire saranno liberi di farlo ma dovranno avere un patrimonio minino di almeno 200 milioni. Al momento, ha ricordato il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sono una decina le banche con tale requisito, ma questo “non significa che debbano farlo”. Chi comunque scegliesse di non unirsi dovrebbe inoltre versare all’erario il 20% e non potrebbe operare come banca di credito cooperativo, ma trasformarsi in spa o optare per la liquidazione.

Con il Cdm è arrivata anche l’approvazione dei Gacs, la garanzia pubblica sulla cartolarizzazione delle sofferenze, che ieri aveva ricevuto anche il via libera ufficiale dalla Commissione europea. La garanzia ricorda il governo, “può essere concessa solo ai titoli della classe senior e  purché questi abbiano previamente ottenuto un livello di rating da una agenzia riconosciuta dalla Bce, corrispondente a un investment grade”. Inoltre la garanzia è efficace quando la banca ha venduto più del 50% dei titoli junior.

Infine le norme sul recupero crediti: è stata inserita una misura che agevola la vendita di immobili in esito a procedure esecutive, prevedendo una netta riduzione dell’imposta di registro che deve essere versata nella misura fissa di 200 euro (anziché del 9% per valore di assegnazione).


Autore: Mauro Romano
Fonte:

Milano Finanza

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