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Il 2016 inizia con il segno positivo: +11,7% la domanda di prestiti delle famiglie italiane a Gennaio

Nel primo mese dell’anno il numero delle richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane (nell’aggregato di prestiti personali e prestiti finalizzati) ha fatto registrare un incremento pari a +11,7% rispetto allo stesso mese del 2015. L’anno si apre, quindi, con un segno positivo dopo che a dicembre 2015 il numero di richieste di prestiti aveva fatto registrare un’inaspettata flessione.

Nell’ALLEGATO 1 è riportata la rappresentazione grafica dell’andamento delle richieste di prestiti raccolte dagli istituti di credito e contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF, che raccoglie i dati relativi ad oltre 78 milioni di posizioni creditizie.

Le variazioni, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, sono indicate in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi (VEDI ALLEGATO 1).

Al netto del dato negativo registrato lo scorso mese di dicembre continua, quindi, il progressivo recupero verso i volumi pre-crisi anche se rimane ancora da colmare il gap con il biennio 2009-2010 (VEDI ALLEGATO 2).

Entrando maggiormente nel dettaglio, il Barometro CRIF approfondisce l’analisi disaggregando l’andamento della domanda tra la componente dei prestiti finalizzati e quella dei prestiti personali (sempre considerando i dati ponderati sui giorni lavorativi). L’ALLEGATO 3 evidenzia come il risultato positivo di gennaio sia sostanzialmente ascrivibile alla performance dei prestiti finalizzati.

Nello specifico, nel primo mese dell’anno i prestiti finalizzati, trainati da quelli richiesti per sostenere l’acquisto di auto e moto, hanno fatto segnare un aumento del +20,4% rispetto al corrispondente mese del 2015. Più contenuto, invece, l’incremento della domanda di prestiti personali (+0,5%), che torna comunque positiva dopo oltre 6 mesi di costanti flessioni.

Dalle ultime rilevazioni presentate nel Barometro CRIF emerge un ulteriore dato positivo: a gennaio 2016, nel complesso dei prestiti personali più finalizzati, l’importo medio richiesto è stato pari a 8.158 euro, in crescita del +13,5% rispetto a quello registrato nello stesso mese del 2015 ma ancora lontano dai valori registrati negli anni pre-crisi (-11,6% rispetto al 2008). (Vedi ALLEGATO 4)

Entrando maggiormente nel dettaglio, per i prestiti finalizzati l’importo medio è stato pari a 5.446 Euro, +13,5% rispetto a quello registrato a gennaio 2015, mentre per i prestiti personali si è assestato a 10.715 Euro (+4,7% rispetto al valore rilevato nello stesso periodo dello scorso anno).

Analizzando invece la distribuzione per fasce di importo, nell’aggregato di prestiti finalizzati e personali a gennaio 2016 si conferma la preferenza da parte degli italiani per la classe inferiore ai 5.000 Euro, con una quota del 48,9% sul totale, in calo però di 6,4 punti percentuali rispetto allo stesso mese del 2015

Relativamente alle richieste di prestiti finalizzati la classe prevalente si conferma essere quella inferiore ai 5.000 Euro, con una quota pari al 64,7% del totale, ma in contrazione di 5,4 punti percentuali rispetto al 2015; cresce, invece, l’incidenza delle classi di importo comprese tra 5 e10 mila Euro e tra 10 e 20 mila Euro (rispettivamente di 3,1 e 1,6 punti percentuali).

Sul fronte dei prestiti personali, invece, la classe prevalente è quella compresa tra 10 e 20.000 Euro, con il 30,4% del totale. Seguono le classi comprese tra 5 e 10.000 Euro, con il 27,6%, e quella inferiore ai 5.000 Euro, con il 24,8%.

Osservando la domanda dei prestiti richiesti sulla base della loro durata, sempre nell’aggregato di prestiti personali più finalizzati, dall’analisi CRIF emerge che a gennaio 2016 più di un terzo del totale presenta una durata inferiore ai 24 mesi (37,6%). Sono in particolare i prestiti personali ad orientarsi verso le classi di durata più lunghe, nel tentativo di rendere il peso della rata il più basso possibile. (VEDI Allegato 5)

In relazione al profilo dei richiedenti prestiti per fascia di età, infine, a gennaio 2016 si rileva come siano le classi centrali, ovvero quella compresa tra i 35 e 44 anni e quella tra i 45 e 54 anni, ad aver presentato il maggior numero di richieste di prestiti, rispettivamente con il 24,4% e il 25,3% del totale. (VEDI Allegato 6).

“In linea con il migliorato clima di fiducia dei consumatori continua il percorso di consolidamento della domanda di prestiti da parte delle famiglie verso i valori pre-crisi. In particolare, il comparto risulta ancora sostenuto dalla vivacità dei prestiti finalizzati e, più nello specifico, da quelli relativi all’acquisto di auto e moto. Il fatto però che le decisioni di indebitamento si concentrino verso importi ancora contenuti, seppur in crescita, e classi di durata più lunghe rispetto al passato conferma l’atteggiamento ancora cauto da parte delle famiglie – commenta Simone Capecchi, Direttore Predictive Information Solutions di CRIF -. Sul fronte dell’offerta, invece, i crediti deteriorati continuano a gravare sui conti economici degli Istituti, inducendoli a porre la massima attenzione nel mixare strategie commerciali “next to buy” e/o incentrate alla customer experience con una gestione oculata del portafoglio crediti”.

 

 


Fonte:

CRIF

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