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JP Morgan aumenta gli accantonamenti sulle sofferenze

Nell’annunciare i risultati trimestrali, giovedì 14, JP Morgan Chase ha fatto qualcosa che nessuna delle grandi banche nazionali aveva mai deciso negli ultimi sei anni: ha costituito una nuova riserva per coprire i crediti inesigibili.

JP Morgan ha aggiunto 136 milioni di dollari alle riserve, provenienti dai profitti del quarto trimestre, cifra che sale a 187 milioni includendo gli accantonamenti per gli impegni legati ai finanziamenti. La mossa è stata provocata in gran parte da un peggioramento delle condizioni del credito tra i debitori del settore energia, che ha spinto la banca ad aggiungere 124 milioni di dollari alle riserve legate al suo portafoglio prestiti nel settore petrolio e gas.

Questa è la prima volta dal quarto trimestre del 2009 che JP Morgan o una qualsiasi delle quattro grandi banche degli Stati Uniti (le altre sono Citigroup, Bank of America e Wells Fargo) aumenta i suoi accantonamenti a riserva per perdite su crediti. Al contrario, negli ultimi sei anni, le banche avevano alleggerito questo tipo di riserve, in misura maggiore degli accantonamenti per nuovi crediti incagliati. JP Morgan, per esempio, aveva rilasciato 396 milioni di dollari di riserve nel terzo trimestre e 362 milioni nel quarto trimestre dello scorso anno.

Le banche motivavano tali alleggerimenti delle riserve con il miglioramento della qualità del credito.
Queste manovre hanno direttamente migliorato i loro profitti, anche in modo significativo negli ultimi anni, quando hanno dovuto affrontare difficoltà a generare profitti dalle attività operative. Negli ultimi sei anni la manovra dell’alleggerimento delle riserve ha contribuito per un totale di più di 86 miliardi di dollari del risultato ante imposte delle quattro banche big.


Autore: Michael Rapoport
Fonte:

Milano Finanza

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