Scelti per voi

Banche, a fine 2017 nuove sofferenze in calo in tutti i settori

A fine 2017 le nuove sofferenze bancarie risulteranno in calo in tutti i settori. Così il secondo outlook sulle sofferenze delle imprese italiane presentato oggi da Abi e Cerved. Secondo la ricerca, che include per la prima volta le previsioni per il 2017, il tasso di ingresso in sofferenza delle società non finanziarie si ridurrà in modo significativo nei prossimi anni, passando dal picco del 3,9%, toccato a giugno 2015, al 2,3% stimato per la fine del 2017. Il trend positivo riguarda tutte le fasce dimensionali già a partire dal 2015, con cali più marcati per le microimprese, una riduzione del divario tra società maggiori e società minori e livelli delle nuove sofferenze al di sotto di quelli pre-crisi tra le Pmi e le grandi società manifatturiere.

Giunto alla sua seconda edizione, l’outlook realizzato su base semestrale da Abi e Cerved, diffonde stime e previsioni dei tassi di ingresso in sofferenza delle società non finanziarie per classe dimensionale, con l’obiettivo di ampliare il bacino di informazioni a disposizione sul tessuto economico nazionale. L’outlook prevede una diminuzione delle nuove sofferenze diffusa in tutti i settori dell’economia già a fine 2015, con la sola eccezione delle costruzioni per cui ci si attende un deciso miglioramento a partire dal 2016.

In questo settore, nonostante il significativo calo registrato tra 2015 e 2017 (dal 5,9% al 4,1%), il tasso di ingresso in sofferenza rimarrà comunque a livelli più che tripli rispetto al 2008. Per quanto riguarda i servizi, l’incidenza delle sofferenze scenderà al 2% nel 2017 rispetto al 3,3% del 2015, rimanendo anche in questo caso superiore ai livelli pre-crisi.

Dal punto di vista territoriale, le rilevazioni di Abi e Cerved stimano che le nuove sofferenze caleranno in modo diffuso in tutto il Paese, accompagnate da una progressiva riduzione dei divari territoriali, che si erano ampliati in modo significativo durante la crisi. In particolare, l’outlook evidenzia un trend positivo per le imprese del Sud e delle Isole (con una riduzione dal 5,1% del 2015 al 3,6% atteso nel 2017), che rimarranno quelle a maggior rischio di default.

Le imprese del Nord Ovest (che passano dal 2,8% del 2015 all’1,9% del 2017) si avvicinano ai livelli del Nord Est, che si confermano così quelle a minor rischio (1,8% nel 2017). Considerando le imprese che entrano in default per fascia dimensionale, un aspetto particolarmente rilevante che il rapporto permette di monitorare con continuità, l’outlook Abi-Cerved indica che nel 2017 il tasso di ingresso in sofferenza per le grandi imprese arriverà allo 0,8%, un dato molto vicino a quello registrato nel 2008 (0,7%). Per quanto riguarda le altre fasce dimensionali (microimprese, piccole imprese e medie imprese) si stima un restringimento dei divari dal 2,2% del 2014 all’1,7% del 2017.


Fonte:

Milano Finanza

Credit Village è oggi il punto di incontro e riferimento - attraverso le sue tre aree, web, editoria, eventi - di professionisti, manager, imprenditori e operatori della gestione del credito. Nasce nel 2002 con l’intento di diffondere anche in Italia, così come avveniva nel mondo anglosassone, la cultura del Credit e Collection Management.