Banca Etruria ha venduto 302 milioni di euro di crediti in sofferenza. Il gruppo ha infatti sottoscritto un accordo per la cessione di un portafoglio crediti in sofferenza a Sallustio srl, Spv del Credito Fondiario (gruppo bancario Tages), composto complessivamente da 1.860 posizioni per un valore di libro lordo, appunto, di 302 milioni di euro.
Il prezzo della cessione è allineato al valore di carico dei crediti. L’operazione rimane naturalmente soggetta all’approvazione delle autorità competenti. Si ricorda che lo scorso 13 novembre il governo ha varato i decreti che recepiscono la direttiva che fissa le nuove regole sul risanamento e sulla risoluzione delle crisi bancarie, che da inizio 2016 prevede anche il bail-in, cioè il coinvolgimento di azionisti e creditori nel salvataggio delle banche in dissesto.
Questi decreti sono essenziali per procedere al tentativo di risanamento di quattro banche commissariate, tra cui anche Banca Etruria attraverso un intervento di ricapitalizzazione con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, a cui contribuiscono tutte le principali banche italiane. Su questo punto però devono essere superate le obiezioni della Ue per possibili aiuti di Stato.
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha già chiarito che se dovesse arrivare uno stop, L’Associazione bancaria è pronta a una raffica di esposti tanto in sede europea che italiana. “Tutte le banche italiane sono pronte a mettere 2,1 miliardi per il salvataggio delle quattro banche (Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti, ndr)”, ha detto Patuelli lo scorso 14 novembre. “Ad oggi però non ci è stata notificata alcuna obiezione. Chi facesse perdere tempo inutilmente deve assumersi le responsabilità. Noi siamo pronti a fare una raffica di esposti alla giurisdizione europea e anche italiana”.
Autore: Francesca Gerosa
Fonte:
Milano Finanza
Banca Etruria ha venduto 302 milioni di euro di crediti in sofferenza. Il gruppo ha infatti sottoscritto un accordo per la cessione di un portafoglio crediti in sofferenza a Sallustio srl, Spv del Credito Fondiario (gruppo bancario Tages), composto complessivamente da 1.860 posizioni per un valore di libro lordo, appunto, di 302 milioni di euro.
Il prezzo della cessione è allineato al valore di carico dei crediti. L’operazione rimane naturalmente soggetta all’approvazione delle autorità competenti. Si ricorda che lo scorso 13 novembre il governo ha varato i decreti che recepiscono la direttiva che fissa le nuove regole sul risanamento e sulla risoluzione delle crisi bancarie, che da inizio 2016 prevede anche il bail-in, cioè il coinvolgimento di azionisti e creditori nel salvataggio delle banche in dissesto.
Questi decreti sono essenziali per procedere al tentativo di risanamento di quattro banche commissariate, tra cui anche Banca Etruria attraverso un intervento di ricapitalizzazione con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, a cui contribuiscono tutte le principali banche italiane. Su questo punto però devono essere superate le obiezioni della Ue per possibili aiuti di Stato.
Il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, ha già chiarito che se dovesse arrivare uno stop, L’Associazione bancaria è pronta a una raffica di esposti tanto in sede europea che italiana. “Tutte le banche italiane sono pronte a mettere 2,1 miliardi per il salvataggio delle quattro banche (Banca Marche, Banca Etruria, Cassa di risparmio di Ferrara e Cassa di Risparmio di Chieti, ndr)”, ha detto Patuelli lo scorso 14 novembre. “Ad oggi però non ci è stata notificata alcuna obiezione. Chi facesse perdere tempo inutilmente deve assumersi le responsabilità. Noi siamo pronti a fare una raffica di esposti alla giurisdizione europea e anche italiana”.
Autore: Francesca Gerosa
Fonte:
Milano Finanza