Il settore dei beni acquistati in leasing segna andamenti positivi, a conferma che la fase più acuta della crisi sembra superata. Ma ancor più interessanti sono quelli relativi al mercato dei beni ex leasing, spesso recuperati dalle banche e messi in circolo a un prezzo minore rispetto a quello di realizzo. Un mercato che, secondo Markagain vale oggi oltre 100 milioni di euro. Nel 2013 e 2014 è stato ripartito tra immobiliare (dal 63 al 86%), nautico (dal 6 all11%), auto (dal 19 all11%) e beni strumentali (dal 13 all8%). Per Assilea, lassociazione che raggruppa gli operatori del leasing in Italia, da gennaio a settembre 2015, il settore ha mostrato unulteriore crescita dello stipulato rispetto allo stesso periodo del 2014, con un incremento pari al +13,5% in numero di contratti e del +6,3% in valore. In particolare si segnala il trend molto positivo dellauto e dello strumentale (si veda tabella).
Cresce anche lo stipulato strumentale che registra un valore positivo nel numero dei contratti (+8,87%), giustificato dal trend del leasing operativo (+23,16%), seppur con una riduzione dellimporto medio finanziato, e prosegue la crescita del comparto aeronavale e ferroviario, grazie alla ripresa, in questi mesi, del leasing nautico, cresciuto del +126,1% nel valore. In controtendenza rispetto ai primi nove mesi del 2014, invece, il leasing su immobili costruiti, che scende del 5,95%, mentre aumenta il valore finanziato nel cosiddetto «da costruire» (+2,55%) a fronte di una stabilità nel numero di stipule.
Bilancio positivo anche per il tasso di recupero sui contratti chiusi nel 2014: +21% rispetto al 2013, a testimonianza del miglioramento delle società di leasing nel gestire il proprio portafoglio di beni ritirati.
Autore: Federico Unnia
Fonte:
Italia Oggi
Il settore dei beni acquistati in leasing segna andamenti positivi, a conferma che la fase più acuta della crisi sembra superata. Ma ancor più interessanti sono quelli relativi al mercato dei beni ex leasing, spesso recuperati dalle banche e messi in circolo a un prezzo minore rispetto a quello di realizzo. Un mercato che, secondo Markagain vale oggi oltre 100 milioni di euro. Nel 2013 e 2014 è stato ripartito tra immobiliare (dal 63 al 86%), nautico (dal 6 all11%), auto (dal 19 all11%) e beni strumentali (dal 13 all8%). Per Assilea, lassociazione che raggruppa gli operatori del leasing in Italia, da gennaio a settembre 2015, il settore ha mostrato unulteriore crescita dello stipulato rispetto allo stesso periodo del 2014, con un incremento pari al +13,5% in numero di contratti e del +6,3% in valore. In particolare si segnala il trend molto positivo dellauto e dello strumentale (si veda tabella).
Cresce anche lo stipulato strumentale che registra un valore positivo nel numero dei contratti (+8,87%), giustificato dal trend del leasing operativo (+23,16%), seppur con una riduzione dellimporto medio finanziato, e prosegue la crescita del comparto aeronavale e ferroviario, grazie alla ripresa, in questi mesi, del leasing nautico, cresciuto del +126,1% nel valore. In controtendenza rispetto ai primi nove mesi del 2014, invece, il leasing su immobili costruiti, che scende del 5,95%, mentre aumenta il valore finanziato nel cosiddetto «da costruire» (+2,55%) a fronte di una stabilità nel numero di stipule.
Bilancio positivo anche per il tasso di recupero sui contratti chiusi nel 2014: +21% rispetto al 2013, a testimonianza del miglioramento delle società di leasing nel gestire il proprio portafoglio di beni ritirati.
Autore: Federico Unnia
Fonte:
Italia Oggi