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A ottobre migliora e torna ai livelli pre-crisi la fiducia di consumatori e imprese

Migliora a ottobre la fiducia di consumatori e imprese, mentre Bankitalia alza le stime del pil per il 2015, portandole a +1%.
Secondo la rilevazione dell’Istat, l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta a ottobre a 116,9 da 113 del mese precedente: si tratta del valore più alto dal febbraio del 2002, ossia da ben tredici anni. Anche l’indice composito del clima di fiducia delle imprese italiane sale passando a 107,5 da 106,1 di settembre: si tratta del valore più alto dall’ottobre del 2007. Nel commercio, in particolare, l’indice ha toccato il livello più elevato dall’inizio delle serie storiche (gennaio 2003).

L’Istat rileva che tutte le stime delle componenti del clima di fiducia dei consumatori aumentano, con un incremento più marcato per quella economica (a 153 da 143,9) e più lieve per quella personale (a 103,9 da 103,6), quella corrente (a 109,3 da 108,0) e quella futura (a 127,1 da 122,3). Migliorano le stime sia dei giudizi sia delle attese sull’attuale situazione economica del Paese (a -32 da -46 e a 27 da 15, i rispettivi saldi). I giudizi sui prezzi relativi ai passati 12 mesi restano al livello dello scorso mese (a -19 il saldo). Il saldo relativo alle attese sui prezzi nei prossimi 12 mesi passa a -23 da -18. Diminuiscono le attese di disoccupazione (a -2 da 6).
Riguardo alle imprese, cresce il clima di fiducia dei servizi di mercato (a 113,1 da 112,2), quello della manifattura (a 105,9 da 104,4) e quello del commercio al dettaglio (a 116,6 da 109,2), ma scende quello delle costruzioni (a 119,8 da 123,3). Nelle imprese manifatturiere migliorano sia i giudizi sugli ordini (a -9 da -11 il saldo) sia le attese sulla produzione (a 14 da 12), invece i giudizi sulle scorte rimangono stabili (a 3). Nelle costruzioni peggiorano i giudizi sugli ordini e/o piani di costruzione (a -35 da -30, il saldo) mentre le attese sull’occupazione rimangono stabili a -7. Nelle imprese dei servizi migliorano le attese sull’andamento generale dell’economia, il cui saldo sale a 27 da 17; si riducono, invece, sia i giudizi sia le attese sul livello degli ordini (a 7 da 9 e a 4 da 9, i rispettivi saldi). Nel commercio al dettaglio migliorano sia i giudizi sulle vendite correnti (a 24 da 16) sia le attese sulle vendite future (a 41 da 29) e in diminuzione sono giudicate le giacenze di magazzino (a 7 da 10).

Bankitalia vede rosa e rialza le stime del pil per il 2015. Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco durante la giornata mondiale del risparmio ha annunciato che per quest’anno la crescita del pil potrebbe sfiorare l’1%. Nelle sue ultime stime, diffuse a luglio, l’istituto di via Nazionale prevedeva una crescita dello 0,7%. “Nel nostro paese – aggiunge Visco – il pil è tornato a crescere per la prima volta dall’inizio della crisi dei debiti sovrani, a ritmi intorno all’1,5% su base annua”. “Alla spinta iniziale della domanda estera si è affiancata quella delle componenti interne, con il consolidamento dei consumi privati e il graduale riavvio degli investimenti”, dice Visco. Inoltre, “il significativo aumento dell’occupazione, che ha beneficiato anche dei provvedimenti adottati dal governo, continuerà a sostenere i consumi delle famiglie”.
Nell’area euro e in Italia pesano tuttavia, in prospettiva, “i rischi connessi con il rallentamento dell’economia cinese e, più in generale, con l’andamento dei paesi emergenti”.
Il Governatore afferma anche che “la fattibilità” del progetto di una bad bank verrà definitivamente accertata “nel corso delle prossime settimane”. Visco sottolinea che “indipendentemente dall’esito della verifica, le banche gravate da ingenti esposizioni deteriorate dovranno comunque individuare, d’intesa con le autorità di vigilanza, le modalità più adeguate per gestire nel modo più efficiente tali attivi, al fine di pervenire a un loro graduale ridimensionamento”.

Il Csc: produzione industriale in aumento dello 0,2% a ottobre. Il Centro Studi di Confindustria rileva un incremento della produzione industriale dello 0,2% in ottobre su settembre quando ha stimato una variazione di +0,8% su agosto. Nel terzo trimestre del 2015, il Csc calcola un aumento della produzione dello 0,6% sul secondo, quando si era registrato un progresso dello 0,4% sul precedente. La variazione congiunturale acquisita nell’ultimo trimestre di quest’anno è di +0,6%. La produzione, al netto del diverso numero di giornate lavorative, è avanzata in ottobre del 3,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno; in settembre è stato rilevato un aumento del 3,2% su settembre 2014.
Gli ordini in volume hanno registrato una crescita dello 0,6% su settembre e del 2,3% su ottobre 2014. In settembre: +1,5% su agosto e +4,1% sui dodici mesi. La fiducia tra le imprese manifatturiere è ancora aumentata in ottobre e traccia una tendenza positiva dell’attivita’ anche nei prossimi mesi: l’indice è salito di 1,5 punti (dopo +1,5 in settembre), a 105,9, massimo da gennaio 2011; in miglioramento, rispetto al mese scorso, giudizi e attese sui livelli di produzione e sugli ordini interni

Renzi: tornati a livelli pre crisi, l’Italia ci crede. “L’Istat ci dice la fiducia nelle famiglie e nelle imprese è cresciuta. Siamo tornati ai livelli pre-crisi e questo vuol dire che l’Italia ci crede”. Lo ha affermato il premier, Matteo Renzi, commentando i dati Istat nel corso del suo intervento a L’Avana.


Fonte:

Italia Oggi

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