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Stabilità 2016: nuovo regime dei minimi e partite Iva, cosa cambia?

La nuova Legge di Stabilità 2016, presentata dal governo lo scorso 15 ottobre, prevede diverse novità per il regime dei minimi di titolari di Partite Iva. Quest’anno, infatti, rispetto al regime forfettario presentato l’anno scorso, è stata nuovamente alzata la soglia di reddito da non oltrepassare e abbassata l’aliquota Irpef.

La soglia dei ricavi per rientrare nel regime dei minimi sale ai 30mila, lo scorso anno era 15mila, mentre l’aliquota scende dal 15 al 5%. Possono accedere al regime forfettario anche i lavoratori dipendenti e pensionati che hanno anche un’attività in proprio a condizione che il loro reddito da lavoro dipendente o da pensione non superi i 30.000 euro l’anno.

Novità anche per le start up che potranno godere di un regime fiscale decisamente vantaggioso: nei primi cinque anni di attività, invece che gli attuali tre anni, le start up pagheranno un’aliquota del 5%, invece del 10% attuale. Le novità sulla tassazione per la Partita Iva nel 2016 prevedono, dunque, un’aliquota dell’imposta sostitutiva al 5% per i primi 5 anni, oltre i quali salirebbe al 15%, come previsto dall’attuale regime forfettario; e innalzamento della soglia dei ricavi a 30mila euro per usufruire delle agevolazioni fiscali.

Ecco in sintesi cosa cambia e per chi.
Regime dei Minimi con aliquota al 15% prenderà definitivamente il posto del vecchio sistema con aliquota al 5% (che termina a fine 2015), ma cambiano tutti i massimali per le varie categorie di partite IVA. Resta il meccanismo di fondo, per cui accedono al Regime dei Minimi coloro che fatturano meno di una determinata soglia, senza più vincoli di tempo. Si può applicare l’aliquota forfettaria fino a quando si mantengono i requisiti di reddito.

Per il calcolo dell’imponibile, si applicano ai ricavi coefficienti diversi per ogni categoria. Vediamo come cambiano i tetti di reddito: 15mila euro in più all’anno per i liberi professionisti, 10mila euro in più all’anno per tutte le altre partite IVA. Ecco in tabella i nuovi requisiti di reddito per l’accesso al Regime dei Minimi, e i coefficienti (invariati) per il calcolo dell’imponibile a cui applicare il 15% di imposta.

• professionisti: ricavi a 30mila euro (il precedente tetto era a 15mila euro). Coefficiente 78%;
• artigiani e imprese (non alimentari): ricavi 30mila euro (da 20mila), coefficiente 67%;
• commercianti (ingrosso e dettaglio): ricavi 50mila euro (da 40mila), coefficiente 40%;
• ambulanti di alimentari e bevande: ricavi 40mila euro (da 30mila), coefficiente 40%;
• ambulante di altri prodotti: ricavi 30mila euro (da 20mila), coefficiente 54%;
• alberghi e Ristoranti: ricavi 50mila euro (da 40mila), coefficiente 40%.

 


Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village

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