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Controlli, liti, cartelle e rate: ecco come cambia il conto da pagare al Fisco

Nuove regole in arrivo per le cartelle di Equitalia, per rientrare nei pagamenti a rate, per le sanzioni e per chi ha o avrà una lite con il Fisco. Oggi in Consiglio dei ministri l’approvazione definitiva degli ultimi cinque decreti attuativi della delega.

Meno costi per chi si mette subito in regola

Meno costi per chi si metterà subito in regola con il fisco. Uno dei cinque decreti fiscali martedì all’approvazione definitiva del Consiglio dei ministri riscrive le regole sulle sanzioni tributarie e sulle soglie di punibilità dei reati tributari. Nel primo caso le nuove regole si applicheranno dal 1° gennaio 2017 mentre nel secondo si applicheranno fin da subito, in sostanza 15 giorni dopo la pubblicazione in «Gazzetta Ufficiale».

Sul fronte sanzioni amministrative, in sostanza viene concessa al contribuente la chance di pagare di meno se correggerà errori o rimedierà ad omissioni nel più breve tempo possibile. Sul fronte penale si opera in una doppia direzione: regole e pene più severe per le frodi mentre si alzano le soglie per gli omessi versamenti di Iva (da 50mila a 250mila euro) e ritenute (da 50mila a 150mila euro) per venire incontro a chi – a causa della crisi economica – non ha la liquidità per pagare le imposte dichiarate.

Con la mediazione più chance di evitare la lite

Ci saranno più opportunità per evitare le liti con il fisco grazie al decreto attuativo della delega su contenzioso e interpelli. La mediazione tributaria – già obbligatoria dalla primavera 2012 solo per le liti con le Entrate – si estende a tutte le contestazioni sempre fino a 20mila euro, comprese quelle sui tributi locali come per esempio le tasse sulla casa o sui rifiuti. Si «allunga» anche l’opportunità di trovare una via d’uscita con un’intesa anche a controversia già iniziata. La conciliazione giudiziale sarà possibile anche in secondo grado (oggi sostanzialmente si ferma alla prima udienza in primo grado e per questa è stata finora poco utilizzata) e potrà essere promossa sia dal giudice tributaria sia dalle parti in lite.

Nuova chance per recuperare le rate con Equitalia

Tra le novità apportate nelle ultimo passaggio in Consiglio dei ministri nel decreto sulla riscossione, è stata introdotta la possibilità di accedere a un’ulteriore rateizzazione con Equitalia ai soggetti che non sono stati in grado di completare il pagamento di piani precedenti di dilazione. Le somme non ancora versate, oggetto di piani da cui i contribuenti siano decaduti nei 24 mesi prima dell’entrata in vigore decreto, possono essere oggetto di un nuovo piano di rateazione, ripartito fino a un massimo di 72 rate mensili. La richiesta dovrà essere oggetto di una domanda da presentare entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto delegato. Dal piano di rateazione si decade per il mancato pagamento di sole due rate.

Per il resto, il decreto attuativo sulla riscossione riscrive le regole sul compenso spettante a Equitalia per l’attività di recupero. Stop all’aggio all’8% ma la percentuale diventa variabile: 1% se si tratta di riscossione spontanea come nei casi in cui al concessionario pubblico è stata affidata per esempio la riscossione di tributi locali, contributi di bonifica o tasse di iscrizione a Ordini professionali; 3% o 6% in caso in cui la riscossione sia coattiva e quindi si tratti di recuperare un credito a seguito di un mancato versamento del contribuente.

Il 3% si applicherà a chi pagherà entro 60 giorni dalla notifica della cartella mentre il 6% scatterà quando si provvederà oltre questa scadenza. A coprire eventuali buchi di bilancio di Equitalia ci penserà l’agenzia delle Entrate con un contributo che potrà arrivare al massimo a 40 milioni per il 2016, 45 per il 2017 e 40 per il 2018.

Agenzie fiscali più orientate alla compliance

Convenzioni tra Mef e ministero più orientate alla compliance, ossia a favorire l’adempimento spontaneo e le autocorrezioni dei contribuenti. Il decreto sulle agenzie fiscali, però, punta anche a rivedere le regole sull’organizzazione interna, riducendo ulteriormente il rapporto tra numero di dirigenti e totale del personale.

Bonus fiscali «monitorati» ogni anno

Bonus fiscali e risultati della lotta all’evasione costantemente monitorati ogni anno. L’ultimo decreto attuativo della delega prevede un rapporto programmatico volto a ridurre o riformare le spese fiscali ingiustificate, superate dalla nuova situazione sociale ed economica, ovvero le spese fiscali che risultino avere le medesime finalità di programmi di spesa esistenti. La norma pone quindi in capo al Governo la predisposizione di un programma annuale di riordino delle spese fiscali da attuare con la manovra di finanza pubblica.

In particolare viene previsto l’obbligo per il Governo di verificare le agevolazioni fiscali ogni 5 anni dalla loro introduzioni prevedendo la cancellazione, la possibile modifica o la conferma. Per quanto riguarda, invece, la lotta all’evasione, l’Esecutivo dovrà presentare con i documenti di finanza pubblica un monitoraggio annuale per quantificare i recuperi da evasione da destinare al fondo «taglia-tasse».

 

 


Autore: Marco Mobili, Giovanni Parente
Fonte:

Il Sole 24 Ore

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