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Tre in corsa per i crediti delle bcc

Tre gruppi specializzati nella gestione di crediti deteriorati hanno messo nel mirino il mondo delle bcc. Secondo quanto risulta a MF, Primus Partners, Fortress e Fbs potrebbero presto entrare in due diligence per un importante pacchetto di npl messo sul mercato da Iccrea.

A valore nominale si tratta di uno stock da circa 500 milioni di euro, composto da portafogli sia chirografari che ipotecari, anche se questi ultimi dovrebbero fare la parte del leone.

L’operazione, la prima di questo genere messa in piedi dal gruppo Iccrea presieduto da Giulio Magagni, dovrebbe coinvolgere anche 49 banche di varie dimensioni e completarsi entro l’autunno. Conclusa la fase di due diligence, le offerte vincolanti dovrebbero arrivare entro la fine di ottobre.

A quel punto la palla passerà agli istituti di credito coinvolti che decideranno se e in che misura partecipare all’operazione. In ogni caso l’iniziativa messa in campo da Iccrea arriva in un momento particolarmente delicato per il settore. E’ noto infatti che il deterioramento degli attivi è oggi uno dei problemi più urgenti del credito cooperativo e che numerosi istituti sono finiti in difficoltà.

Peraltro, secondo quanto si apprende in ambienti finanziari, anche Cassa Centrale Banca (partecipata al 25% da Dz Bank) potrebbe coordinare una nuova cessione di npl per conto delle bcc trentine in base a uno schema già impostato lo scorso anno con una primaria banca d’investimento.

Anche in questo caso si starebbe ragionando su uno stock per nominali 400-500 milioni, superiore insomma a quello finito sul mercato nel novembre 2014.

Queste operazioni dimostrano l’attivismo degli operatori specializzati sul mercato italiano degli npl. Proprio Fortress in tandem con Prelios è stata recentemente protagonista dell’acquisizione di Uccmb, la controllata di Unicredit nella gestione dei crediti deteriorati con in pancia 2,4 miliardi di sofferenze. Sempre nell’ultimo anno il gruppo guidato da Federico Ghizzoni ha venduto altro due consistenti portafogli di npl: uno da 1,9 miliardi al fondo di private equity britannico AnaCap Financial Partners e un altro da 625 milioni al gruppo austriaco Pra Group Europe. Molto attivo anche il Monte dei Paschi che si è concentrato soprattutto sui crediti chirografari, cioè quelli non assistiti da alcun tipo di garanzia.

Nel giugno scorso il gruppo senese guidato da Fabrizio Viola ha ceduto un portafoglio dal valore nominale di 1,3 miliardi a Banca Ifis, un’operazione che faceva seguito a quella da 380 mln realizzata a fine 2014 con Fortress.

 


Autore: Claudia Cervini, Luca Gualtieri
Fonte:

Milano Finanza

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