La semestrale ha fatto numeri importanti, con un utile netto di 130 milioni, ma c’e’ la componente non ricorrente della rimodulazione dei portafoglio dei titoli di Stato che era arrivato a 8 miliardi e mezzo di euro”, spiega Bossi, ricordando che “la componente e’ stata positiva per 80 milioni di euro che restano a potenziare il capitale della banca”. Nel terzo e quarto trimestre, anche senza componenti straordinarie, l’evoluzione si prospetta tale portare “gli utili dell’esercizio in linea con aspettative del mercato”. Gli analisti si attendono un utile netto di 175 milioni di euro per quest’anno contro i 96 milioni del 2014. Nel 2016 non ci sara’ l’effetto dei titoli di Stato e pertanto la performance non potra’ essere replicata, indica d’altro canto Bossi. Per gli analisti l’attesa e’ infatti di 95 milioni. La banca – sottolinea il ceo – ha molto “excess capital, con un ‘total own funds ratio’ pari al 15,5%. C’e’ molto spazio per crescere. Il minimo regolamentare e’ del 10,5%. In teoria potremmo aumentare l’attivita’ di rischio del 50%. Non lo faremo ma abbiamo appetito per la crescita, cosa insolita per una banca italiana. Quello che non faremo, in ogni caso, sono interventi per linee esterne, salvo occasioni straordinarie, perche’ privilegiamo la crescita organica”, sottolinea Bossi. Quanto all’acquisizione di altri portafogli di npl, “abbiamo tante operazioni nella pipeline ed e’ molto probabile che qualcuna si chiuda entro anno”. Attualmente gli npl rappresentano attorno al 10% del margine di intermediazione della banca, “nel 2017 pensiamo che il settore possa rappresentare il 20%”.
Fonte:
Borsa Italiana
La semestrale ha fatto numeri importanti, con un utile netto di 130 milioni, ma c’e’ la componente non ricorrente della rimodulazione dei portafoglio dei titoli di Stato che era arrivato a 8 miliardi e mezzo di euro”, spiega Bossi, ricordando che “la componente e’ stata positiva per 80 milioni di euro che restano a potenziare il capitale della banca”. Nel terzo e quarto trimestre, anche senza componenti straordinarie, l’evoluzione si prospetta tale portare “gli utili dell’esercizio in linea con aspettative del mercato”. Gli analisti si attendono un utile netto di 175 milioni di euro per quest’anno contro i 96 milioni del 2014. Nel 2016 non ci sara’ l’effetto dei titoli di Stato e pertanto la performance non potra’ essere replicata, indica d’altro canto Bossi. Per gli analisti l’attesa e’ infatti di 95 milioni. La banca – sottolinea il ceo – ha molto “excess capital, con un ‘total own funds ratio’ pari al 15,5%. C’e’ molto spazio per crescere. Il minimo regolamentare e’ del 10,5%. In teoria potremmo aumentare l’attivita’ di rischio del 50%. Non lo faremo ma abbiamo appetito per la crescita, cosa insolita per una banca italiana. Quello che non faremo, in ogni caso, sono interventi per linee esterne, salvo occasioni straordinarie, perche’ privilegiamo la crescita organica”, sottolinea Bossi. Quanto all’acquisizione di altri portafogli di npl, “abbiamo tante operazioni nella pipeline ed e’ molto probabile che qualcuna si chiuda entro anno”. Attualmente gli npl rappresentano attorno al 10% del margine di intermediazione della banca, “nel 2017 pensiamo che il settore possa rappresentare il 20%”.
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Borsa Italiana