Terzo rialzo consecutivo ad agosto per il tasso di riferimento per il credito agevolato ad industria, commercio, artigianato, editoria, industria tessile e zone sinistrate del Vajont (settore industriale), la cui misura in vigore dal primo del mese si porta infatti sul valore di 2,53%, evidenziando un nuovo forte incremento dello 0,30% rispetto al 2,23 % in vigore a luglio, intensità praticamente analoga allincremento già intervenuto lo scorso mese (+0,35%) e nettamente superiore se confrontata con le variazioni di segno opposto intervenute da inizio anno.
Prosegue pertanto la tendenza al rialzo nei valori dellindicatore avviatasi con linversione di marcia intervenuta lo scorso giugno e che evidenzia un andamento inusuale per questo periodo: per ritrovare una analoga serie di incrementi consecutivi nei valori dellindicatore si deve, infatti, risalire al periodo giugno-agosto 2012.
Lentità della variazione intervenuta fa si che molti dei valori dei tassi agevolati delle leggi che dipendono dal tasso di riferimento nazionale mostrino nuovamente oscillazioni decisamente superiori alla media.
Si segnala, al contrario, una nuova diminuzione nellandamento del tasso di riferimento comunitario da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per concessione di incentivi a favore delle imprese. Il livello di questo indicatore si porta, infatti, dal primo agosto sul valore di 1,17 % (0,17 tasso base maggiorato di 100 punti) con un decremento dello 0,050% rispetto al valore di 1,22% in vigore dal primo maggio scorso.
Resta ancora invariato, invece, il tasso di sconto comunitario dopo lultima modifica decisa dalla Banca centrale europea, che ha diminuito il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dellEurosistema, con validità a partire dalloperazione con regolamento 10 settembre 2014, fissando il valore del parametro allattuale 0,05 % rispetto alla precedente misura dello 0,15%, con una diminuzione complessiva dello 0,10 per cento.
Si rileva una prosecuzione della tendenza al rialzo in atto dallo scorso mese anche nellevoluzione dei valori dei rendimenti effettivi lordi dei titoli pubblici: il dato per giugno 2015 del Rendistato si fissa, infatti, all1,568% con una nuova e notevole variazione in aumento pari allo 0,312% rispetto al valore di 1,256 % fatto segnare a maggio.
Si rammenta che allandamento del Rendistato è direttamente legato il valore del tasso di riferimento di cui rappresenta la componente variabile, unitamente al valore della commissione onnicomprensiva a favore degli istituti di credito che, al contrario, resta fissa per tutto lanno.
Si segnala al contrario una nuova diminuzione anche a luglio nellevoluzione dei valori medi mensili dellEuribor; le misure medie mensili relative allEuribor (Euro Interbank Offered Rate) tre mesi, tasso di riferimento per il mercato interbancario si portano, infatti, sul valore negativo di 0,018 % sia per lindicatore a base 360, sia per lindicatore a base 365, con una variazione dello 0,004 rispetto ai precedenti dati di giugno.
Detta evoluzione risulta confermata anche facendo riferimento ai dati puntuali con valuta 31 luglio 2015, i cui valori si collocano sempre sotto lo zero, allo 0,022% che si rileva sia per i valori a base 360, sia 365.
Autore: Alessandro Spinelli
Fonte:
Il Sole 24 Ore
Prosegue pertanto la tendenza al rialzo nei valori dellindicatore avviatasi con linversione di marcia intervenuta lo scorso giugno e che evidenzia un andamento inusuale per questo periodo: per ritrovare una analoga serie di incrementi consecutivi nei valori dellindicatore si deve, infatti, risalire al periodo giugno-agosto 2012.
Lentità della variazione intervenuta fa si che molti dei valori dei tassi agevolati delle leggi che dipendono dal tasso di riferimento nazionale mostrino nuovamente oscillazioni decisamente superiori alla media.
Si segnala, al contrario, una nuova diminuzione nellandamento del tasso di riferimento comunitario da applicare per le operazioni di attualizzazione e rivalutazione per concessione di incentivi a favore delle imprese. Il livello di questo indicatore si porta, infatti, dal primo agosto sul valore di 1,17 % (0,17 tasso base maggiorato di 100 punti) con un decremento dello 0,050% rispetto al valore di 1,22% in vigore dal primo maggio scorso.
Resta ancora invariato, invece, il tasso di sconto comunitario dopo lultima modifica decisa dalla Banca centrale europea, che ha diminuito il livello del tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dellEurosistema, con validità a partire dalloperazione con regolamento 10 settembre 2014, fissando il valore del parametro allattuale 0,05 % rispetto alla precedente misura dello 0,15%, con una diminuzione complessiva dello 0,10 per cento.
Si rileva una prosecuzione della tendenza al rialzo in atto dallo scorso mese anche nellevoluzione dei valori dei rendimenti effettivi lordi dei titoli pubblici: il dato per giugno 2015 del Rendistato si fissa, infatti, all1,568% con una nuova e notevole variazione in aumento pari allo 0,312% rispetto al valore di 1,256 % fatto segnare a maggio.
Si rammenta che allandamento del Rendistato è direttamente legato il valore del tasso di riferimento di cui rappresenta la componente variabile, unitamente al valore della commissione onnicomprensiva a favore degli istituti di credito che, al contrario, resta fissa per tutto lanno.
Si segnala al contrario una nuova diminuzione anche a luglio nellevoluzione dei valori medi mensili dellEuribor; le misure medie mensili relative allEuribor (Euro Interbank Offered Rate) tre mesi, tasso di riferimento per il mercato interbancario si portano, infatti, sul valore negativo di 0,018 % sia per lindicatore a base 360, sia per lindicatore a base 365, con una variazione dello 0,004 rispetto ai precedenti dati di giugno.
Detta evoluzione risulta confermata anche facendo riferimento ai dati puntuali con valuta 31 luglio 2015, i cui valori si collocano sempre sotto lo zero, allo 0,022% che si rileva sia per i valori a base 360, sia 365.
Autore: Alessandro Spinelli
Fonte:
Il Sole 24 Ore