Continua a migliorare l’afflusso di credito bancario nell’economia reale dell’area euro con una dinamica particolarmente marcata sui mutui alle famiglie per l’acquisto di casa e sui prestiti alle imprese dell’Eurozona nel secondo trimestre del 2015. Le pressioni competitive sono state il principale fattore a contribuire al cambiamento. E’ quanto riporta il sondaggio sui prestiti (Bank lending survey, Bls) pubblicato stamane dalla Banca centrale europea. Nel rapporto si legge che “anche gli standard creditizi per l’erogazione di mutui ai privati sono migliorati, nonostante nel sondaggio precedente ci si aspettasse un peggioramento”. In questo caso, come nel precedente, continua l’Istituto di Francoforte, ciò si deve all’aumento della competitività.
Nel secondo trimestre la quota di banche che hanno inasprito il credito sulle imprese ha continuato a segnare valori negativi, un meno 3% sebbene meno marcato del meno 10% dei primi tre mesi. Significa che prevalgono gli istituti che hanno allentato gli standard.
Sui mutui alle famiglie per l’acquisto di immobili abitativi si è registrato un netto allentamento dei criteri, la quota netta di inasprimento è infatti passata ad un meno 9% nel secondo trimestre dal più 2% del periodo antecedente, secondo la Bce. Sul credito al consumo si è passati al meno 4 dal meno 5%. Per il trimestre in corso, in media le banche si attendono una situazione immutata sul credito alle imprese e ulteriori allentamenti sui prestiti ai consumatori.
Fonte:
Italia Oggi
Continua a migliorare l’afflusso di credito bancario nell’economia reale dell’area euro con una dinamica particolarmente marcata sui mutui alle famiglie per l’acquisto di casa e sui prestiti alle imprese dell’Eurozona nel secondo trimestre del 2015. Le pressioni competitive sono state il principale fattore a contribuire al cambiamento. E’ quanto riporta il sondaggio sui prestiti (Bank lending survey, Bls) pubblicato stamane dalla Banca centrale europea. Nel rapporto si legge che “anche gli standard creditizi per l’erogazione di mutui ai privati sono migliorati, nonostante nel sondaggio precedente ci si aspettasse un peggioramento”. In questo caso, come nel precedente, continua l’Istituto di Francoforte, ciò si deve all’aumento della competitività.
Nel secondo trimestre la quota di banche che hanno inasprito il credito sulle imprese ha continuato a segnare valori negativi, un meno 3% sebbene meno marcato del meno 10% dei primi tre mesi. Significa che prevalgono gli istituti che hanno allentato gli standard.
Sui mutui alle famiglie per l’acquisto di immobili abitativi si è registrato un netto allentamento dei criteri, la quota netta di inasprimento è infatti passata ad un meno 9% nel secondo trimestre dal più 2% del periodo antecedente, secondo la Bce. Sul credito al consumo si è passati al meno 4 dal meno 5%. Per il trimestre in corso, in media le banche si attendono una situazione immutata sul credito alle imprese e ulteriori allentamenti sui prestiti ai consumatori.
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Italia Oggi