In arrivo 100 milioni di sconti sul Patto di stabilità interno per consentire agli enti territoriali di pagare i propri debiti in conto capitale al 31 dicembre 2013.
La boccata di ossigeno è stata disposta dalla Ragioneria generale dello stato, che ha distribuito i 40 milioni di euro messi a disposizione di province e comuni dall’art. 4, comma 5, del dl 133/2014 e i 60 milioni previsti dal comma 466 della l 190/2014 a favore delle regioni.
A beneficiare della misura (che non apporta risorse fresche, ma consente di utilizzare quelle ferme in cassa derogando ai vincoli di finanza pubblica) sono le amministrazioni che hanno presentato regolare richiesta entro lo scorso 28 febbraio attraverso la piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti. Doveva trattarsi di debiti in conto capitale rientranti in una delle seguenti tipologie: a) certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2013; b) per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il 31 dicembre 2013; c) riconosciuti alla data del 31 dicembre 2013 ovvero che presentavano i requisiti per il riconoscimento di legittimità entro la medesima data.
Nel caso delle amministrazioni locali, i fabbisogni hanno raggiunto quota 343,76 milioni (234,98 da parte dei comuni, 44,42 da parte delle province), superando nettamente il plafond disponibile. Il riparto, quindi, è avvenuto in proporzione, assegnando a ciascun ente il 14,3% della propria richiesta. L’assegno più consistente è quello staccato al comune di Torino (1.641.000 euro), che ha superato anche la super indebitata Reggio Calabria (1.144.000 euro), terza Grosseto (1.109.000 euro).
Fra gli enti di area vasta, è andata meglio di tutti a Salerno (1.488.000 euro), davanti a Siracusa (1.227.000 euro) e Brindisi (928.000 euro). Per le regioni, invece, la torta è stata divisa in sole cinque fette, ciascuna delle quali pari al 93,3% della richiesta: circa 20 milioni sono andati a Calabria e Lazio, poco più di 9 alla Liguria, 7,3 al Molise e 1,7 alle Marche.
Sempre ieri, la Rgs ha diffuso il decreto con le specifiche per la certificazione del Patto 2014. Tuttavia, il provvedimento dovrà essere a breve modificato per recepire le novità in materia di sanzioni già concordate da governo e associazioni delle autonomie locali in sede di Conferenza stato-città e autonomie locali.
Autore: Matteo Barbero
Fonte:
Italia Oggi
In arrivo 100 milioni di sconti sul Patto di stabilità interno per consentire agli enti territoriali di pagare i propri debiti in conto capitale al 31 dicembre 2013.
La boccata di ossigeno è stata disposta dalla Ragioneria generale dello stato, che ha distribuito i 40 milioni di euro messi a disposizione di province e comuni dall’art. 4, comma 5, del dl 133/2014 e i 60 milioni previsti dal comma 466 della l 190/2014 a favore delle regioni.
A beneficiare della misura (che non apporta risorse fresche, ma consente di utilizzare quelle ferme in cassa derogando ai vincoli di finanza pubblica) sono le amministrazioni che hanno presentato regolare richiesta entro lo scorso 28 febbraio attraverso la piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti. Doveva trattarsi di debiti in conto capitale rientranti in una delle seguenti tipologie: a) certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2013; b) per i quali sia stata emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento entro il 31 dicembre 2013; c) riconosciuti alla data del 31 dicembre 2013 ovvero che presentavano i requisiti per il riconoscimento di legittimità entro la medesima data.
Nel caso delle amministrazioni locali, i fabbisogni hanno raggiunto quota 343,76 milioni (234,98 da parte dei comuni, 44,42 da parte delle province), superando nettamente il plafond disponibile. Il riparto, quindi, è avvenuto in proporzione, assegnando a ciascun ente il 14,3% della propria richiesta. L’assegno più consistente è quello staccato al comune di Torino (1.641.000 euro), che ha superato anche la super indebitata Reggio Calabria (1.144.000 euro), terza Grosseto (1.109.000 euro).
Fra gli enti di area vasta, è andata meglio di tutti a Salerno (1.488.000 euro), davanti a Siracusa (1.227.000 euro) e Brindisi (928.000 euro). Per le regioni, invece, la torta è stata divisa in sole cinque fette, ciascuna delle quali pari al 93,3% della richiesta: circa 20 milioni sono andati a Calabria e Lazio, poco più di 9 alla Liguria, 7,3 al Molise e 1,7 alle Marche.
Sempre ieri, la Rgs ha diffuso il decreto con le specifiche per la certificazione del Patto 2014. Tuttavia, il provvedimento dovrà essere a breve modificato per recepire le novità in materia di sanzioni già concordate da governo e associazioni delle autonomie locali in sede di Conferenza stato-città e autonomie locali.
Autore: Matteo Barbero
Fonte:
Italia Oggi