Sono 35mila le richieste di sospensione inviate online in un anno. Lo rende noto Equitalia sul suo account Twitter (@equitalia_it). Si tratta della chance in base alla quale il contribuente che ritiene che la richiesta di pagamento presente nella cartella o nell’avviso non sia dovuta può chiedere all’agente della riscossione di sospendere le procedure di riscossione per far verificare all’ente creditore la situazione.
La procedura prevede la presentazione di una richiesta a Equitalia. Ricevuta l’istanza, il concessionario sospende le procedure e inoltra la richiesta all’ente che deve rispondere per legge. Se trascorrono 220 giorni dallarichiesta senza che l’ente risponda, quel debito sarà comunque annullato. Se invece i documenti inviati non sono idonei, l’ente comunica a Equitalia di riprendere le attività. Da un anno la richiesta si può inviare online. La chance è stata prevista per legge dalla legge di stabilità 2013 (legge 228/2012) ma in realtà era stata già anticipata da una direttiva di Equitalia del 2O1O. E nel complesso sono circa 2Omila le richieste di sospensione arrivate.
Fonte:
Il Sole 24 Ore
Sono 35mila le richieste di sospensione inviate online in un anno. Lo rende noto Equitalia sul suo account Twitter (@equitalia_it). Si tratta della chance in base alla quale il contribuente che ritiene che la richiesta di pagamento presente nella cartella o nell’avviso non sia dovuta può chiedere all’agente della riscossione di sospendere le procedure di riscossione per far verificare all’ente creditore la situazione.
La procedura prevede la presentazione di una richiesta a Equitalia. Ricevuta l’istanza, il concessionario sospende le procedure e inoltra la richiesta all’ente che deve rispondere per legge. Se trascorrono 220 giorni dallarichiesta senza che l’ente risponda, quel debito sarà comunque annullato. Se invece i documenti inviati non sono idonei, l’ente comunica a Equitalia di riprendere le attività. Da un anno la richiesta si può inviare online. La chance è stata prevista per legge dalla legge di stabilità 2013 (legge 228/2012) ma in realtà era stata già anticipata da una direttiva di Equitalia del 2O1O. E nel complesso sono circa 2Omila le richieste di sospensione arrivate.
Fonte:
Il Sole 24 Ore