In attesa del verdetto della Banca Centrale Europea sul capital plan, il Monte dei Paschi prepara un tassello importante del proprio piano industriale. Secondo quanto risulta a milanofinanza.it, la banca senese guidata da Fabrizio Viola e presieduta da Alessandro Profumo punterebbe a esternalizzare la gestione dei crediti in sofferenza non core, quelli cioé con un importo medio fino a 150 mila euro, pari all’80% delle posizioni complessive. Sarebbero in corso contatti con sette-otto operatori specializzati che, in ambiti diversi, dovrebbero prendersi in carico le diverse tipologie di crediti.
Si tratterebbe dunque di un progetto assai più articolato di quello, per esempio, concluso da Intesa Sanpaolo in queste settimane. La Ca’ de Sass infatti si sarebbe affidata solo a tre operatori, meno dunque di quelli previsti per il piano di Rocca Salimbeni. Le gare starebbero partendo proprio in questi giorni e il closing dell’operazione potrebbe arrivare entro il mese di marzo. Le posizioni core invece (con importi superiori ai 150 mila euro) continueranno a essere gestite dalla banca.
Autore: Luca Gualtieri
Fonte:
Milano Finanza
In attesa del verdetto della Banca Centrale Europea sul capital plan, il Monte dei Paschi prepara un tassello importante del proprio piano industriale. Secondo quanto risulta a milanofinanza.it, la banca senese guidata da Fabrizio Viola e presieduta da Alessandro Profumo punterebbe a esternalizzare la gestione dei crediti in sofferenza non core, quelli cioé con un importo medio fino a 150 mila euro, pari all’80% delle posizioni complessive. Sarebbero in corso contatti con sette-otto operatori specializzati che, in ambiti diversi, dovrebbero prendersi in carico le diverse tipologie di crediti.
Si tratterebbe dunque di un progetto assai più articolato di quello, per esempio, concluso da Intesa Sanpaolo in queste settimane. La Ca’ de Sass infatti si sarebbe affidata solo a tre operatori, meno dunque di quelli previsti per il piano di Rocca Salimbeni. Le gare starebbero partendo proprio in questi giorni e il closing dell’operazione potrebbe arrivare entro il mese di marzo. Le posizioni core invece (con importi superiori ai 150 mila euro) continueranno a essere gestite dalla banca.
Autore: Luca Gualtieri
Fonte:
Milano Finanza