La crisi impatta tristemente anche sul Natale che, in tempo di difficoltà economica, diventa avarissimo.
Secondo lultimo sondaggio Confesercenti-Swg infatti ben il 13% degli italiani non comprerà regali e la tredicesima, per chi la percepirà, servirà per pagare bollette e mutui.
Il sondaggio rivela altresì che nel 2014 solo un italiano su due è arrivato con tranquillità alla fine del mese, mentre il 36% non è riesciuto nemmeno a superare la terza settimana ed il 13% ha fatto fatica anche ad arrivare con tranquillità alla fine della seconda. Basta ormai un imprevisto per mandare sul lastrico le famiglie ed ogni spesa non preventivata diventa un incubo (http://www.creditvillage.it/notizie/gli-italiani-le-spese-impreviste-diventano-un-incubo).
Il peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie italiane è dimostrato anche da un confronto con i dati relativi a 7 anni fa, quando la percentuale degli italiani che dichiaravano di avere un reddito sufficiente per tutto il mese era pari al 64%, in numeri assoluti si tratta di oltre 6 milioni di persone in più.
Per questa ragione anche questo Natale i consumi rimarranno in una fase di stagnazione, come ormai accade da diversi anni. Il sondaggio analizza anche i sentimenti dei negozianti:
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il 48% degli imprenditori non intravede miglioramenti, in margini di guadagno, rispetto al 2013;
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la restante metà si divide tra ottimisti (il 24% intravede un lieve miglioramento) e pessimisti (per il 28% vi sarà un ulteriore declino).
A conferma del Natale magro riportiamo anche un infografica, apparsa sul sito Soldionline (vedi ALLEGATO 1) che riporta landamento dei consumi natalizi dal 2007 al 2014, stimati in miliardi di euro.
Dal periodo pre-crisi ad oggi si è registrato, stando alle stime diffuse dal Codacons, un crollo vertiginoso dei consumi natalizi, che si sono ridotti del 45,5%. La cifra spesa dagli italiani si è ridotta di 8,2 miliardi di euro in 7 anni
Le feste natalizie rimangono comunque un momento importante per il commercio: è in questo periodo, dicono i dati, che si concentra, in media, il 24% del fatturato annuale dei negozi. I regali verranno acquistati soprattutto presso le grandi strutture commerciali, dove si recherà il 40% degli italiani. Il 31% si affiderà per gli acquisti ai piccoli negozi o mercatini di Natale.
Si sta registrando poi un vero e boom degli acquisti online: quasi un italiano su quattro, comprerà su internet i propri regali, si tratta di un dato significativo se si considera che nel 2007 la percentuale era pari solo del 7%.
Proseguendo con lo studio Confesercenti, vi segnaliamo qualche curiosità: tra gli italiani rimane forte la tradizione dell’albero di Natale, ben 7 italiani su 10 non vi rinunciano, il 33% si limiterà allalbero, mentre il 39% affiancherà allalbero anche il presepe. Tra il 96% di coloro che affermano che faranno comunque il possibile per fare almeno un dono ai propri cari, il 71% ha deciso di investire i propri soldi in un regalo utile.
In conclusione si può dire che il Natale 2014 sarà allinsegna della parsimonia e dellausterità, forse dopo tutto, gli italiani si sono resi conto che lobiettivo delle feste e passare del tempo insieme alla propria famiglia, senza per questo doversi necessariamente indebitare.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village
La crisi impatta tristemente anche sul Natale che, in tempo di difficoltà economica, diventa avarissimo.
Secondo lultimo sondaggio Confesercenti-Swg infatti ben il 13% degli italiani non comprerà regali e la tredicesima, per chi la percepirà, servirà per pagare bollette e mutui.
Il sondaggio rivela altresì che nel 2014 solo un italiano su due è arrivato con tranquillità alla fine del mese, mentre il 36% non è riesciuto nemmeno a superare la terza settimana ed il 13% ha fatto fatica anche ad arrivare con tranquillità alla fine della seconda. Basta ormai un imprevisto per mandare sul lastrico le famiglie ed ogni spesa non preventivata diventa un incubo (http://www.creditvillage.it/notizie/gli-italiani-le-spese-impreviste-diventano-un-incubo).
Il peggioramento delle condizioni economiche delle famiglie italiane è dimostrato anche da un confronto con i dati relativi a 7 anni fa, quando la percentuale degli italiani che dichiaravano di avere un reddito sufficiente per tutto il mese era pari al 64%, in numeri assoluti si tratta di oltre 6 milioni di persone in più.
Per questa ragione anche questo Natale i consumi rimarranno in una fase di stagnazione, come ormai accade da diversi anni. Il sondaggio analizza anche i sentimenti dei negozianti:
A conferma del Natale magro riportiamo anche un infografica, apparsa sul sito Soldionline (vedi ALLEGATO 1) che riporta landamento dei consumi natalizi dal 2007 al 2014, stimati in miliardi di euro.
Dal periodo pre-crisi ad oggi si è registrato, stando alle stime diffuse dal Codacons, un crollo vertiginoso dei consumi natalizi, che si sono ridotti del 45,5%. La cifra spesa dagli italiani si è ridotta di 8,2 miliardi di euro in 7 anni
Le feste natalizie rimangono comunque un momento importante per il commercio: è in questo periodo, dicono i dati, che si concentra, in media, il 24% del fatturato annuale dei negozi. I regali verranno acquistati soprattutto presso le grandi strutture commerciali, dove si recherà il 40% degli italiani. Il 31% si affiderà per gli acquisti ai piccoli negozi o mercatini di Natale.
Si sta registrando poi un vero e boom degli acquisti online: quasi un italiano su quattro, comprerà su internet i propri regali, si tratta di un dato significativo se si considera che nel 2007 la percentuale era pari solo del 7%.
Proseguendo con lo studio Confesercenti, vi segnaliamo qualche curiosità: tra gli italiani rimane forte la tradizione dell’albero di Natale, ben 7 italiani su 10 non vi rinunciano, il 33% si limiterà allalbero, mentre il 39% affiancherà allalbero anche il presepe. Tra il 96% di coloro che affermano che faranno comunque il possibile per fare almeno un dono ai propri cari, il 71% ha deciso di investire i propri soldi in un regalo utile.
In conclusione si può dire che il Natale 2014 sarà allinsegna della parsimonia e dellausterità, forse dopo tutto, gli italiani si sono resi conto che lobiettivo delle feste e passare del tempo insieme alla propria famiglia, senza per questo doversi necessariamente indebitare.
Autore: Erica Venditti
Fonte:
Redazione Credit Village