Il risultato degli esami Bce nei confronti delle banche italiane “certifica una situazione oggettivamente difficile a cui sarebbe utile trovare prontamente dei rimedi strutturali come varare una bad bank nazionale” di cui beneficerebbero sia le banche che le imprese. Questa la valutazione degli economisti del Cer nel rapporto Banche dell’istituto di ricerca. I risultati piu’ brillanti delle banche degli altri paesi Ue nello stress test di Francoforte non e’ colpa tanto della costruzione del modello per la valutazione delle banche in condizioni estreme quanto “dall’impianto delle regole internazionali che tendono ancora a favorire la finanza rispetto al credito e che a oggi, a 7 anni dalla crisi dello shadow banking system, non hanno ancora posto un freno all’uso eccessivo della leva finanziaria anche attraverso le voci fuori bilancio”.
Comunque per le banche italiane si profila dall’anno prossimo un triennio roseo con utili netti per oltre 24 miliardi, anche se la redditività resterò bassa con un roe che nel 2017 sarà poco superiore al 2,5%, ben lontano quindi dai livelli pre crisi. Le banche italiane stanno per archiviare un 2014 che sarà ancora in rosso soprattutto per gli accantonamenti legati agli esami della Bce, ma già nel 2015 la stima è di utili netti per 3,1 miliardi, che saliranno a 8 miliardi nel 2016 e a 13,5 nel 2017.
Autore: Carlo Brustia
Fonte:
Milano Finanza
Il risultato degli esami Bce nei confronti delle banche italiane “certifica una situazione oggettivamente difficile a cui sarebbe utile trovare prontamente dei rimedi strutturali come varare una bad bank nazionale” di cui beneficerebbero sia le banche che le imprese. Questa la valutazione degli economisti del Cer nel rapporto Banche dell’istituto di ricerca. I risultati piu’ brillanti delle banche degli altri paesi Ue nello stress test di Francoforte non e’ colpa tanto della costruzione del modello per la valutazione delle banche in condizioni estreme quanto “dall’impianto delle regole internazionali che tendono ancora a favorire la finanza rispetto al credito e che a oggi, a 7 anni dalla crisi dello shadow banking system, non hanno ancora posto un freno all’uso eccessivo della leva finanziaria anche attraverso le voci fuori bilancio”.
Comunque per le banche italiane si profila dall’anno prossimo un triennio roseo con utili netti per oltre 24 miliardi, anche se la redditività resterò bassa con un roe che nel 2017 sarà poco superiore al 2,5%, ben lontano quindi dai livelli pre crisi. Le banche italiane stanno per archiviare un 2014 che sarà ancora in rosso soprattutto per gli accantonamenti legati agli esami della Bce, ma già nel 2015 la stima è di utili netti per 3,1 miliardi, che saliranno a 8 miliardi nel 2016 e a 13,5 nel 2017.
Autore: Carlo Brustia
Fonte:
Milano Finanza