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Mps, da Bce nessuna richiesta revisione piano

La Bce non ha chiesto a Banca Monte dei Paschi di presentare un nuovo piano a copertura dello shortfall di capitale. “Da Francoforte nessuna comunicazione. Non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione. Loro lavorano e noi aspettiamo”, ha detto oggi il presidente, Alessandro Profumo, smentendo quindi le indiscrezioni di stampa del fine settimana.

Secondo queste indiscrezioni la Bce ha mosso delle obiezioni alla richiesta della banca senese di mitigare il deficit patrimoniale di 2,11 miliardi di euro emerso negli esercizi europei. Mps ha annunciato un aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro per coprire lo shortfall. Il piano reso noto lo scorso novembre 5 novembre prevede anche cessioni di asset per 220 milioni e chiede alla Bce uno sconto di 390 milioni sullo shortfall per considerare gli utili operativi stimati per quest’anno.

Il punto che fa discutere è proprio questo quest’ultimo: la Bcesembra incline ad accettarenon più di150/180 milioni di euro. Peraltro già lo scorso venerdì una fonte di Banca d’Italia aveva sottolineato che al momento non risulta che alle banche italiane sia stato richiesto di presentare all’Istituto centrale nuovi piani relativi allo shortfall di capitale. Questo dopo che in un’intervista Daniele Nouy, responsabile dell’organo di vigilanza della Bce sulle banche della zona euro, ha detto che la l’Eurotower ha già chiesto ad alcuni istituti di credito che hanno avuto problemi negli stress test di re-inviare i loro piani di rafforzamento patrimoniale.

La decisione finaledella Bce dovrebbe arrivareil10-11 dicembre. “Stanno lavorando sul piano, vedremo cosa ci diranno”, ha aggiunto Profumo, soffermandosi nella veste in questo caso di presidente del Comitato sindacale dell’Abi anche sulla trattativa sul rinnovo del contratto nazionale dei bancari: “ci sono punti di partenza diversi ma prima o poi bisognerà trovare una sintesi.

“Le posizioni”, ha spiegato in un dibattito con Susanna Camusso, segretario della Cgil, a Chianciano Terme, trasmesso in diretta su Class Cnbc, “sono abbastanza chiare: c’è un punto di vista nostro che vede con preoccupazione i cambiamenti strutturali nel nostro settore e che non ci consentono di avere visibilità sul futuro. I colleghi del sindacato dicono che non sono in grado oggi di gestire questa strutturalità del cambiamento del costo del lavoro: bisogna trovare un equilibrio tra queste componenti”.

D’altra parte, ha citato a titolo d’esempio, anche Mps è stata costretta a ridurre drammaticamente il costo del lavoro “altrimenti la banca non sarebbe stata in piedi, siamo riusciti a fare un aumento di capitale e a riunire un consorzio per un secondo aumento grazie a questo percorso di riduzione di costi, ora auspichiamo di avere visibilità sul nostro futuro. Ora bisogna riuscire a capire quali sono gli elementi che ci rimettono in moto”, ha concluso Profumo.

A Piazza Affari al momento il titolo Mps cede il 2,54% a 0,6325 euro anche perché sempre lo scorso venerdì Luigi Abete, presidente di Bnl (gruppo Bnp Paribas) ha di nuovo messo a tacere le voci di un interesse per la banca senese. “Noi abbiamo una strategia standalone e non abbiamo nessuna attenzione, in questo momento, a forme di investimento in termini di integrazione con altri”, ha spiegato Abete.


Autore: Francesca Gerosa
Fonte:

Mlano Finanza

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