Nel 2013 sono stati pari a 48,6 miliardi di euro gli scaduti provenienti dal settore bancario/finanziario (60%) e dalle utility/telecomunicazioni (37%). 39 milioni i volumi di recupero gestiti il cui tasso medio è sceso di quasi due punti percentuali nello stesso 2013 (19,6%), rispetto al 2012 (21,5%). Secondo dati Cerved, nel 2° trimestre 2014 oltre 4.000 imprese hanno aperto una procedura fallimentare, il che significa il 14,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Contemporaneamente le sofferenze, bancarie e non, continuano a crescere.
E noto che dietro un credito non pagato ci sono aziende che soffrono, chiudono, licenziano. In questo circolo vizioso sembra evidente che gli operatori del settore, committenti e service, siano costretti ad operare su un nervo scoperto del Paese, in condizioni di estrema difficoltà. Ed appare inevitabile qualche cortocircuito.
Il 19 novembre Credit Village, presenta lottava edizione del CREDIT VILLAGE DAY – RECUPERI (RECLAMI?) Compliance aziendali: KPI e politica dei compensi – che si svolge come di consueto a Milano, nella sala convegni dell Hotel Crowne Plaza, Milano Linate.
Lappuntamento deccezione per il settore del recupero crediti, in questa edizione punta la sua attenzione su un aspetto delicato del processo della tutela del credito: i reclami. Lo fa con relatori di spicco, tra cui Il Direttore Generale per la tutela del consumatore dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giovanni Calabrò e un moderatore altrettanto di rilievo, Oscar Giannino, alla guida dei lavori della mattina.
Davvero i reclami, importanti e non pretestuosi, quei reclami presi spesso in seria considerazione dalle autorità garanti, sono inevitabili? O cè piuttosto, anche in questo delicatissimo ambito della vita economica e sociale del Paese, una fragilità e farraginosità interpretativa delle norme che rischia di aggiungere danno a danno in una fase di acutissima crisi? Questo, ma non solo, sarà affrontato la mattina con focus specifici sulla situazione economica italiana, il governo del costo del rischio e la misurazione dei Key Performance Iindicator (KPI) quantitativi e qualitativi e, nel pomeriggio, con il confronto aperto tra i protagonisti del mercato: associazioni di categoria, rappresentanti dei consumatori, players, professionisti.
Autore: Redazione Credit Village
Fonte:
Credit village
Nel 2013 sono stati pari a 48,6 miliardi di euro gli scaduti provenienti dal settore bancario/finanziario (60%) e dalle utility/telecomunicazioni (37%). 39 milioni i volumi di recupero gestiti il cui tasso medio è sceso di quasi due punti percentuali nello stesso 2013 (19,6%), rispetto al 2012 (21,5%). Secondo dati Cerved, nel 2° trimestre 2014 oltre 4.000 imprese hanno aperto una procedura fallimentare, il che significa il 14,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2013. Contemporaneamente le sofferenze, bancarie e non, continuano a crescere.
E noto che dietro un credito non pagato ci sono aziende che soffrono, chiudono, licenziano. In questo circolo vizioso sembra evidente che gli operatori del settore, committenti e service, siano costretti ad operare su un nervo scoperto del Paese, in condizioni di estrema difficoltà. Ed appare inevitabile qualche cortocircuito.
Il 19 novembre Credit Village, presenta lottava edizione del CREDIT VILLAGE DAY – RECUPERI (RECLAMI?) Compliance aziendali: KPI e politica dei compensi – che si svolge come di consueto a Milano, nella sala convegni dell Hotel Crowne Plaza, Milano Linate.
Lappuntamento deccezione per il settore del recupero crediti, in questa edizione punta la sua attenzione su un aspetto delicato del processo della tutela del credito: i reclami. Lo fa con relatori di spicco, tra cui Il Direttore Generale per la tutela del consumatore dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Giovanni Calabrò e un moderatore altrettanto di rilievo, Oscar Giannino, alla guida dei lavori della mattina.
Davvero i reclami, importanti e non pretestuosi, quei reclami presi spesso in seria considerazione dalle autorità garanti, sono inevitabili? O cè piuttosto, anche in questo delicatissimo ambito della vita economica e sociale del Paese, una fragilità e farraginosità interpretativa delle norme che rischia di aggiungere danno a danno in una fase di acutissima crisi? Questo, ma non solo, sarà affrontato la mattina con focus specifici sulla situazione economica italiana, il governo del costo del rischio e la misurazione dei Key Performance Iindicator (KPI) quantitativi e qualitativi e, nel pomeriggio, con il confronto aperto tra i protagonisti del mercato: associazioni di categoria, rappresentanti dei consumatori, players, professionisti.
Autore: Redazione Credit Village
Fonte:
Credit village