Dopo la folle corsa degli ultimi anni il mattone residenziale frena anche a Londra, meta preferita dei ricchi di ogni Paese. A Londra l’indice dei prezzi delle case è sceso a ottobre al minimo degli ultimi quattro anni in scia alle nuove norme in materia di prestiti in Gran Bretagna e della nuova Mansion Tax, la patrimoniale sugli immobili di lusso.
E’ quanto rileva Rics (Royal Institution of Chartered Surveyors), sottolineando che la capitale britannica è la capofila del nuovo movimento di rallentamento. L’indice Rics relativo a Londra è infatti sceso a -35, il livello più basso da ottobre 2010, dal -9 di settembre. L’indice nazionale è invece sceso da 30 a 20, il minimo da maggio dello scorso anno.
“L’appiattimento del trend di mercato è in parte un riflesso dell’attuale maggiore cautela dei potenziali acquirenti”, ha spiegato Simon Rubinsohn, capo economista di Rics. Tuttavia, ha aggiunto, “non sembra plausibile che il tuffo della domanda si traduca in un forte calo dei prezzi delle case”.
Come accennato, a causare il raffreddamento del mercato immobiliare evidenziato dall’indice sono le nuove regole per impedire un aumento dei prestiti ipotecari a rischio introdotte dalla Banca d’Inghilterra unite alla Mansion Tax, la patrimoniale sugli immobili di lusso ormai certa ma di cui si stanno definendo gli ultimi dettagli. A pagare la nuova tassa saranno i proprietari di case del valore di oltre 2 milioni di sterline (l’obiettivo del governo è di raccogliere un extra di 1,2 miliardidi sterline): il prelievo andrà dalle 3.000 sterline in su all’anno per le case che costano 2-3 milioni di sterline. Il tutto col risultato che, proprio nei giorni scorsi, la banca centrale ha confermato che le prospettive a breve termine per gli immobili residenziali sono in rallentamento.
Finora, delle 12 regioni monitorate da Rics, Londra è stata l’unica a evidenziare un declino dei valori nel mese di ottobre. Lo squilibrio tra domanda e offerta nella capitale che ha fatto schizzare i prezzi nel corso del 2013 ha in gran parte fatto retromarcia. Ed è evidente che la speculazione sulla cosiddetta mansion-tax sta avendo un impatto deleterio sulla fascia alta del mercato londinese, quella delle case della fascia 1,8-3 milioni di sterline.
A livello nazionale l’indice della domanda da parte dei nuovi compratori è sceso al minimo degli ultimi sei anni. In particolare l’indicatore di Londra è precipitato al valore più basso da aprile 2008.
Fonte:
Milano Finanza
Dopo la folle corsa degli ultimi anni il mattone residenziale frena anche a Londra, meta preferita dei ricchi di ogni Paese. A Londra l’indice dei prezzi delle case è sceso a ottobre al minimo degli ultimi quattro anni in scia alle nuove norme in materia di prestiti in Gran Bretagna e della nuova Mansion Tax, la patrimoniale sugli immobili di lusso.
E’ quanto rileva Rics (Royal Institution of Chartered Surveyors), sottolineando che la capitale britannica è la capofila del nuovo movimento di rallentamento. L’indice Rics relativo a Londra è infatti sceso a -35, il livello più basso da ottobre 2010, dal -9 di settembre. L’indice nazionale è invece sceso da 30 a 20, il minimo da maggio dello scorso anno.
“L’appiattimento del trend di mercato è in parte un riflesso dell’attuale maggiore cautela dei potenziali acquirenti”, ha spiegato Simon Rubinsohn, capo economista di Rics. Tuttavia, ha aggiunto, “non sembra plausibile che il tuffo della domanda si traduca in un forte calo dei prezzi delle case”.
Come accennato, a causare il raffreddamento del mercato immobiliare evidenziato dall’indice sono le nuove regole per impedire un aumento dei prestiti ipotecari a rischio introdotte dalla Banca d’Inghilterra unite alla Mansion Tax, la patrimoniale sugli immobili di lusso ormai certa ma di cui si stanno definendo gli ultimi dettagli. A pagare la nuova tassa saranno i proprietari di case del valore di oltre 2 milioni di sterline (l’obiettivo del governo è di raccogliere un extra di 1,2 miliardidi sterline): il prelievo andrà dalle 3.000 sterline in su all’anno per le case che costano 2-3 milioni di sterline. Il tutto col risultato che, proprio nei giorni scorsi, la banca centrale ha confermato che le prospettive a breve termine per gli immobili residenziali sono in rallentamento.
Finora, delle 12 regioni monitorate da Rics, Londra è stata l’unica a evidenziare un declino dei valori nel mese di ottobre. Lo squilibrio tra domanda e offerta nella capitale che ha fatto schizzare i prezzi nel corso del 2013 ha in gran parte fatto retromarcia. Ed è evidente che la speculazione sulla cosiddetta mansion-tax sta avendo un impatto deleterio sulla fascia alta del mercato londinese, quella delle case della fascia 1,8-3 milioni di sterline.
A livello nazionale l’indice della domanda da parte dei nuovi compratori è sceso al minimo degli ultimi sei anni. In particolare l’indicatore di Londra è precipitato al valore più basso da aprile 2008.
Fonte:
Milano Finanza