Al 30 ottobre sono stati erogati 40,1 miliardi di euro agli enti debitori per il pagamenti degli arretrati dei debiti della pubblica amministrazione, mentre 32,5 miliardi risultano già utilizzati per i pagamenti ai soggetti creditori.
Lo rende noto il ministero dell’economia e delle finanze, spiegando che rispetto alla rilevazione precedente del 23 settembre le erogazioni sono aumentate del 4,43%, mentre i pagamenti del 3,83%.
Il Mef spiega che il debito commerciale delle pubbliche amministrazione è una grandezza in evoluzione costante: ogni mese viene estinta una parte del debito attraverso il pagamento di fatture scadute e al tempo stesso nuove fatture arrivano a scadenza integrando il valore del debito. Poiché non è ancora disponibile un sistema di gestione che coinvolga tutte le amministrazioni, capace di monitorare la maturazione di nuovo debito e l’estinzione di quello pre-esistente, il fenomeno viene valutato attraverso le stime della Banca d’Italia, formulate tramite sondaggi sul lato dei creditori, e censimenti del ministero dell’economia e delle finanze realizzati sul lato dei debitori.
Fonte:
Italia Oggi
Al 30 ottobre sono stati erogati 40,1 miliardi di euro agli enti debitori per il pagamenti degli arretrati dei debiti della pubblica amministrazione, mentre 32,5 miliardi risultano già utilizzati per i pagamenti ai soggetti creditori.
Lo rende noto il ministero dell’economia e delle finanze, spiegando che rispetto alla rilevazione precedente del 23 settembre le erogazioni sono aumentate del 4,43%, mentre i pagamenti del 3,83%.
Il Mef spiega che il debito commerciale delle pubbliche amministrazione è una grandezza in evoluzione costante: ogni mese viene estinta una parte del debito attraverso il pagamento di fatture scadute e al tempo stesso nuove fatture arrivano a scadenza integrando il valore del debito. Poiché non è ancora disponibile un sistema di gestione che coinvolga tutte le amministrazioni, capace di monitorare la maturazione di nuovo debito e l’estinzione di quello pre-esistente, il fenomeno viene valutato attraverso le stime della Banca d’Italia, formulate tramite sondaggi sul lato dei creditori, e censimenti del ministero dell’economia e delle finanze realizzati sul lato dei debitori.
Fonte:
Italia Oggi