E’ scaduto venerdì scorso, 31 ottobre, il termine entro il quale coloro che vantano crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni potevano attivarsi per usufruire della garanzia dello stato al fine di ottenere il dovuto. Ma purtroppo, secondo quanto risulta a ItaliaOggi Sette, non tutto sta filando liscio.
Spesso, infatti, i creditori non sono riusciti a ottenere la preziosa e indispensabile certificazione attraverso la piattaforma elettronica. Nei casi peggiori, la resistenza degli enti debitori è tale che neppure i commissari nominati dal Mef riescono a sbrogliare la matassa. Nel frattempo, imprese e professionisti sono lasciati senza alcuna informazione e quindi senza alcuna certezza sui tempi del pagamento.
La procedura di certificazione, in effetti, rappresenta lo snodo cruciale di tutta loperazione si smobilizzo dei crediti verso le p.a., in particolare, per chi intenda ricorrere allo strumento della cessione. Il creditore, infatti, può cedere il proprio credito certificato a una banca o a un altro intermediario finanziario abilitato, che a questo punto subentra al creditore stesso nel rapporto con il debitore. La cessione può essere disposta sia «pro-solvendo» che «pro-soluto».
Autore: Matteo Barbero
Fonte:
Italia Oggi
E’ scaduto venerdì scorso, 31 ottobre, il termine entro il quale coloro che vantano crediti nei confronti delle pubbliche amministrazioni potevano attivarsi per usufruire della garanzia dello stato al fine di ottenere il dovuto. Ma purtroppo, secondo quanto risulta a ItaliaOggi Sette, non tutto sta filando liscio.
Spesso, infatti, i creditori non sono riusciti a ottenere la preziosa e indispensabile certificazione attraverso la piattaforma elettronica. Nei casi peggiori, la resistenza degli enti debitori è tale che neppure i commissari nominati dal Mef riescono a sbrogliare la matassa. Nel frattempo, imprese e professionisti sono lasciati senza alcuna informazione e quindi senza alcuna certezza sui tempi del pagamento.
La procedura di certificazione, in effetti, rappresenta lo snodo cruciale di tutta loperazione si smobilizzo dei crediti verso le p.a., in particolare, per chi intenda ricorrere allo strumento della cessione. Il creditore, infatti, può cedere il proprio credito certificato a una banca o a un altro intermediario finanziario abilitato, che a questo punto subentra al creditore stesso nel rapporto con il debitore. La cessione può essere disposta sia «pro-solvendo» che «pro-soluto».
Autore: Matteo Barbero
Fonte:
Italia Oggi