Si tratta di mancati pagamenti relativi a rate di prestiti, di mutui, di acquisto di beni di largo consumo, leasing, scoperti di conti bancari, carte di credito revolving, ma anche di bollette per le utenze domestiche non saldate, cui si aggiungono debiti commerciali di vario tipo, per i quali sono state avviate le procedure di recupero. Nel 2012 il debito dei cittadini per le medesime voci ammontava a circa 43 miliardi di euro; ciò significa che i mancati pagamenti da parte degli italiani sono cresciuti del 16% in due anni arrivando, nel 2013 a 50 miliardi di euro.
Praticamente – spiega il Codacons – ogni singolo italiano, neonati compresi, appare debitore nel 2014 per un importo medio di 833 euro.Solo per le bollette, 19,1 milioni di italiani risultano oggi morosi almeno su una utenza relativa alla fornitura di elettricità, gas, acqua o telefonia. Dopo la Sicilia, livelli alti di insolvenza li troviamo in Lombardia (6,7 miliardi di euro), Campania (5,7 miliardi di euro) e Lazio (4,5 miliardi di euro).
Da un lato i debiti, dall’ altro i crediti. Gli ultimi dati Abi, evidenziano, in Italia, che nei primi otto mesi del 2014 c’ è stata una ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie per l’ acquisto delle abitazioni. Dal campione ABI, composto da 84 banche, che rappresenta circa l’ 80% della totalità del mercato bancario italiano, emerge che tra gennaio e agosto 2014 l’ ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 15,543 miliardi di euro rispetto ai 12,089 miliardi dello stesso periodo del 2013. L’ incremento su base annua è, quindi, del 28,6%.L’ ammontare delle nuove erogazioni di mutui nel 2014 è superiore anche al dato dei primi otto mesi del 2012, quando si attestarono sui 13,924 miliardi di euro.
Sono in aumento soprattutto i mutui a tasso variabile che rappresentano, nei primi otto mesi del 2014, il 79,7% delle nuove erogazioni complessive; tale valore era del 77,2% nello stesso periodo del 2013 e del 69,1% nei primi otto mesi del 2012.Intanto in Sicilia, dichiara il presidente Abi Sicilia, Giovanni Chelo: “Le banche sono pronte a soddisfare la buona domanda di credito, sono pronte a dare credito per investimenti”.”Lo stesso Presidente di Confindustria – ha aggiunto Chelo – ha ricordato che le banche sono molto liquide in questo momento, ma non c’ è richiesta di denaro per gli investimenti”.Chelo ha sottolineato che: “La domanda è debole per la lunga crisi e vi è anche un problema di merito di credito dei richiedenti. Sull’ offerta di credito abbiamo una regolamentazione internazionale, Basilea III, poi delle regole nazionali, alcune delle quali, se violate, possono avere anche conseguenze penali”.”Per quanto riguarda situazioni di difficoltà – ha concluso Chelo – con le moratorie oltre 15.500 PMI siciliane hanno potuto contare sulla sospensione del mutuo, con una quota sospesa di liquidità liberata pari a 557,8 milioni di euro”.
In Sicilia, secondo gli ultimi dati Banca Italia del 2013, il credito alle famiglie consumatrici siciliane concesso da banche e società finanziarie è diminuito complessivamente del 2,2 per cento. Sull’ andamento negativo ha inciso soprattutto la componente del credito al consumo (-4,4 per cento). La riduzione dei finanziamenti destinati all’ acquisto di abitazioni, che alla fine del 2013 rappresentavano quasi la metà dell’ indebitamento delle famiglie, è stata dell’ 1,6 per cento.
I DATI PARLANO: 7,4 miliardi di i debiti accumulatidalle famiglie siciliane -2,2 per cento il credito concessoalle famiglie siciliane. 15.500 PMI siciliane hanno potuto contare sulla sospensionedel mutuo -4,4 per cento il credito al consumo in Sicilia. 50 miliardi di il debito dei cittadini italiani nel 2013. Protocollo Abi-Tesoro Fondo di garanzia per la casa. Intanto una notizia per le giovani coppie: al via, con firma di Abi e Direttore Generale del Tesoro, Vincenzo La Via, il Protocollo di intesa per il nuovo Fondo di garanzia per la casa (che sostituisce fondo Giovani Coppie), previsto dal Decreto Interministeriale del 31 Luglio 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 settembre scorso. Il Fondo (sostituisce e amplia il raggio d’ azione del vecchio fondo “Giovani Coppie”) è volto alla concessione di garanzie nella misura massima del 50 per cento della quota capitale di mutui ipotecari, di ammontare non superiore a 250mila euro, per l’ acquisto (ovvero l’ acquisto con interventi di ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica) di immobili, non di lusso, da adibire ad abitazione principale del mutuatario.Possono infatti fare richiesta delle nuove garanzie tutti coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non siano proprietari di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquisiti per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
Fonte:
Quotidiano di Sicilia
Si tratta di mancati pagamenti relativi a rate di prestiti, di mutui, di acquisto di beni di largo consumo, leasing, scoperti di conti bancari, carte di credito revolving, ma anche di bollette per le utenze domestiche non saldate, cui si aggiungono debiti commerciali di vario tipo, per i quali sono state avviate le procedure di recupero. Nel 2012 il debito dei cittadini per le medesime voci ammontava a circa 43 miliardi di euro; ciò significa che i mancati pagamenti da parte degli italiani sono cresciuti del 16% in due anni arrivando, nel 2013 a 50 miliardi di euro.
Praticamente – spiega il Codacons – ogni singolo italiano, neonati compresi, appare debitore nel 2014 per un importo medio di 833 euro.Solo per le bollette, 19,1 milioni di italiani risultano oggi morosi almeno su una utenza relativa alla fornitura di elettricità, gas, acqua o telefonia. Dopo la Sicilia, livelli alti di insolvenza li troviamo in Lombardia (6,7 miliardi di euro), Campania (5,7 miliardi di euro) e Lazio (4,5 miliardi di euro).
Da un lato i debiti, dall’ altro i crediti. Gli ultimi dati Abi, evidenziano, in Italia, che nei primi otto mesi del 2014 c’ è stata una ripresa del mercato dei finanziamenti alle famiglie per l’ acquisto delle abitazioni. Dal campione ABI, composto da 84 banche, che rappresenta circa l’ 80% della totalità del mercato bancario italiano, emerge che tra gennaio e agosto 2014 l’ ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 15,543 miliardi di euro rispetto ai 12,089 miliardi dello stesso periodo del 2013. L’ incremento su base annua è, quindi, del 28,6%.L’ ammontare delle nuove erogazioni di mutui nel 2014 è superiore anche al dato dei primi otto mesi del 2012, quando si attestarono sui 13,924 miliardi di euro.
Sono in aumento soprattutto i mutui a tasso variabile che rappresentano, nei primi otto mesi del 2014, il 79,7% delle nuove erogazioni complessive; tale valore era del 77,2% nello stesso periodo del 2013 e del 69,1% nei primi otto mesi del 2012.Intanto in Sicilia, dichiara il presidente Abi Sicilia, Giovanni Chelo: “Le banche sono pronte a soddisfare la buona domanda di credito, sono pronte a dare credito per investimenti”.”Lo stesso Presidente di Confindustria – ha aggiunto Chelo – ha ricordato che le banche sono molto liquide in questo momento, ma non c’ è richiesta di denaro per gli investimenti”.Chelo ha sottolineato che: “La domanda è debole per la lunga crisi e vi è anche un problema di merito di credito dei richiedenti. Sull’ offerta di credito abbiamo una regolamentazione internazionale, Basilea III, poi delle regole nazionali, alcune delle quali, se violate, possono avere anche conseguenze penali”.”Per quanto riguarda situazioni di difficoltà – ha concluso Chelo – con le moratorie oltre 15.500 PMI siciliane hanno potuto contare sulla sospensione del mutuo, con una quota sospesa di liquidità liberata pari a 557,8 milioni di euro”.
In Sicilia, secondo gli ultimi dati Banca Italia del 2013, il credito alle famiglie consumatrici siciliane concesso da banche e società finanziarie è diminuito complessivamente del 2,2 per cento. Sull’ andamento negativo ha inciso soprattutto la componente del credito al consumo (-4,4 per cento). La riduzione dei finanziamenti destinati all’ acquisto di abitazioni, che alla fine del 2013 rappresentavano quasi la metà dell’ indebitamento delle famiglie, è stata dell’ 1,6 per cento.
I DATI PARLANO: 7,4 miliardi di i debiti accumulatidalle famiglie siciliane -2,2 per cento il credito concessoalle famiglie siciliane. 15.500 PMI siciliane hanno potuto contare sulla sospensionedel mutuo -4,4 per cento il credito al consumo in Sicilia. 50 miliardi di il debito dei cittadini italiani nel 2013. Protocollo Abi-Tesoro Fondo di garanzia per la casa. Intanto una notizia per le giovani coppie: al via, con firma di Abi e Direttore Generale del Tesoro, Vincenzo La Via, il Protocollo di intesa per il nuovo Fondo di garanzia per la casa (che sostituisce fondo Giovani Coppie), previsto dal Decreto Interministeriale del 31 Luglio 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 29 settembre scorso. Il Fondo (sostituisce e amplia il raggio d’ azione del vecchio fondo “Giovani Coppie”) è volto alla concessione di garanzie nella misura massima del 50 per cento della quota capitale di mutui ipotecari, di ammontare non superiore a 250mila euro, per l’ acquisto (ovvero l’ acquisto con interventi di ristrutturazione e accrescimento di efficienza energetica) di immobili, non di lusso, da adibire ad abitazione principale del mutuatario.Possono infatti fare richiesta delle nuove garanzie tutti coloro che, alla data di presentazione della domanda di mutuo, non siano proprietari di altri immobili ad uso abitativo salvo quelli acquisiti per successione mortis causa, anche in comunione con altri successori, e in uso a titolo gratuito a genitori o fratelli.
Fonte:
Quotidiano di Sicilia