LIstat conferma il risveglio del mercato immobiliare nella prima parte del 2014 (+1,3% di compravendite e +5% per i mutui). Ma corregge leggermente al ribasso i dati forniti a giugno dallAgenzie delle Entrate (+1,6% con il residenziale a guidare la crescita con il +4,1%). Nel frattempo le Entrate hanno però già reso noti i dati del secondo trimestre, che hanno gelato facili entusiasmi, segnando un -3,6% complessivo (dato mitigato per il settore residenziale a -1% e con le grandi città in controtendenza a +3,8%).
«Dopo due anni di variazioni negative in tutti i comparti immobiliari – comunica lIstituto di statistica – le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari, sia ad uso residenziale sia ad uso commerciale, registrano nuovamente valori positivi». In particolare, nel primo trimestre 2014, sono 140.716 le convenzioni notarili per trasferimenti di proprietà di unità immobiliari, in crescita dell’1,3% tendenziale (-10,3% nel primo trimestre 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012). Il 93,1% delle convenzioni ha riguardato trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (131.072), il 6,3% unità immobiliari ad uso economico (8.860) e lo 0,6% unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (784).
Anche le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (63.084) registrano una crescita del 5% (-6,3% nel primo trimestre del 2013 rispetto allo stesso
periodo del 2012). Su questo fronte ben più positive sono i dati forniti dallAbi (+28% di erogazioni nel prini 8 mesi dellanno).
«La crescita registrata sul fronte dello scambio immobiliare è in parte attribuibile agli effetti che ha avuto la riforma della tassazione dei trasferimenti immobiliari a titolo oneroso – commenta lIstat – stabilita nel dl sulla fiscalità immobiliare del settembre dello scorso anno».Misura che «ha comportato a decorrere dal primo gennaio 2014, un alleggerimento della tassazione degli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di beni immobili».
Sul fronte prezzi, sempre listat poche settimnane fa ha diffuso i dati relativi al secondo trimestre: da marzo a giugno le quotazioni delle abitazioni sono scese dello 0,6% sul periodo precedente e del 4,8% rispetto al 2013.
Autore: Emiliano Sgambato
Fonte:
Il sole 24 ore
LIstat conferma il risveglio del mercato immobiliare nella prima parte del 2014 (+1,3% di compravendite e +5% per i mutui). Ma corregge leggermente al ribasso i dati forniti a giugno dallAgenzie delle Entrate (+1,6% con il residenziale a guidare la crescita con il +4,1%). Nel frattempo le Entrate hanno però già reso noti i dati del secondo trimestre, che hanno gelato facili entusiasmi, segnando un -3,6% complessivo (dato mitigato per il settore residenziale a -1% e con le grandi città in controtendenza a +3,8%).
«Dopo due anni di variazioni negative in tutti i comparti immobiliari – comunica lIstituto di statistica – le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari, sia ad uso residenziale sia ad uso commerciale, registrano nuovamente valori positivi». In particolare, nel primo trimestre 2014, sono 140.716 le convenzioni notarili per trasferimenti di proprietà di unità immobiliari, in crescita dell’1,3% tendenziale (-10,3% nel primo trimestre 2013 rispetto allo stesso periodo del 2012). Il 93,1% delle convenzioni ha riguardato trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (131.072), il 6,3% unità immobiliari ad uso economico (8.860) e lo 0,6% unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (784).
Anche le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (63.084) registrano una crescita del 5% (-6,3% nel primo trimestre del 2013 rispetto allo stesso
periodo del 2012). Su questo fronte ben più positive sono i dati forniti dallAbi (+28% di erogazioni nel prini 8 mesi dellanno).
«La crescita registrata sul fronte dello scambio immobiliare è in parte attribuibile agli effetti che ha avuto la riforma della tassazione dei trasferimenti immobiliari a titolo oneroso – commenta lIstat – stabilita nel dl sulla fiscalità immobiliare del settembre dello scorso anno».Misura che «ha comportato a decorrere dal primo gennaio 2014, un alleggerimento della tassazione degli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà di beni immobili».
Sul fronte prezzi, sempre listat poche settimnane fa ha diffuso i dati relativi al secondo trimestre: da marzo a giugno le quotazioni delle abitazioni sono scese dello 0,6% sul periodo precedente e del 4,8% rispetto al 2013.
Autore: Emiliano Sgambato
Fonte:
Il sole 24 ore